giovedì 19 luglio 2012

Comitato permanente unitario


Marcia per la vitaLeggo sulla pagina Vita di Avvenire del 5 luglio che il Movimento per la Vita propone la costituzione di un comitato unitario permanente per l’organizzazione di una manifestazione pro life per il maggio del prossimo anno. Tale comitato dovrebbe prendere gli opportuni contatti con i Movimenti che hanno promosso la marcia del 13 maggio 2012. Si eviterebbe in questo modo di organizzare due eventi, come è successo quest’anno e si punterebbe tutto su di uno. Cercare di fare unità è importante, va sempre bene, e poi è apprezzato da tutti.
Sembrerebbe, tutto sommato, una buona idea. Ma qualcosa non mi torna.
Ripenso alla lunga querelle che in questi ultimi due anni ha opposto il Movimento per la Vita italiano a Federvita Piemonte e che si è conclusa con la costituzione, da parte di Carlo Casini, di una nuova Federazione piemontese antagonista di Federvita Piemonte. Solo perché, tra i membri del direttivo, Federvita Piemonte annovera alcuni appartenenti al Comitato Verità e Vita.
Per questo oggi in Piemonte ci sono due Federazioni di MpV e di CAV.
In nome dell’unità?
Ripenso ai MpV e ai CAV piemontesi espulsi dal Movimento per la Vita nazionale, solo per aver rifiutato di prendere la distanze da Verità e Vita.
In nome dell’unità?
Oggi quei CAV, che continuano come sempre a strappare bambini all’aborto, alla richiesta di un Progetto Gemma per una mamma a rischio di aborto, si sentono rispondere, senza nessuna considerazione per la gravità e l’urgenza del caso, che, in quanto espulsi, fanno parte di una lista speciale e riceveranno qualcosa se e quando saranno evase tutte le richieste della lista ufficiale.
In nome dell’unità?
Grosso problema si pone poi per lo stesso Comitato Verità e Vita. Alla marcia del 13 maggio ha aderito entusiasticamente ed ha partecipato in gran numero. Potrà mai, secondo il concetto di unità di Carlo Casini, far parte del costituendo comitato unitario permanente per l’iniziativa del prossimo anno, stante il proclama che il Nostro, sempre nel corso della vicenda su citata, ha lanciato, chiedendo agli associati del Movimento per la Vita italiano “di fare attenzione ai rapporti che Verità e Vita volesse proporre”. Di starne alla larga, insomma?
Marisa Orecchia
Presidente di Federvita Piemonte
Vice presidente del Comitato Verità e Vita

2 commenti:

  1. No alla parte partitica del Movimento per la Vita (Carlo Casini è un politico UDC), la parte dei compromessi politici, delle ambiguità, delle smanie di protagonismo, delle mezze verità, delle censure, degli ostracismi.
    Benvengano tutti gli amanti della verità, della lotta culturale senza compromessi, dell'indipendenza dalla politica partitica....
    E' necessario essere chiari, non si possono servire due padroni.

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  2. L'unità è sempre auspicabile, ma non quando la richiesta è unilaterale e arriva dopo anni di azioni contrarie. C'è proprio qualcosa che non torna. Anche sull'argomento Marcia per la vita temo che ne vedremo delle belle. Come dice giustamente Giovanni, per prima cosa fuori la politica-partitica dal volontariato prolife.

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