domenica 20 dicembre 2009

Due bambini uccisi, nessun colpevole


Si è concluso con un'assoluzione il processo contro i due medici che, incaricati di un aborto selettivo diretto a sopprimere il gemello con sindrome di Down, avevano ucciso, per errore l'altro gemello.

Abbiamo già parlato di questo processo in un precedente post "il gemello sbagliato" che si concludeva con una domanda: "se il processo che si sta conducendo si basa su una legge ingiusta come la legge 194, la sentenza che verrà emessa come potrà fare giustizia?"

Chi sono stati gli attori in questa rappresentazione che avrebbe dovuto portare ad una "sentenza giusta"?

Abbiamo la pubblica accusa che, come abbiamo già visto, si scandalizza per il banale errore in cui sono incorsi i medici che non hanno riconosciuto il gemello da uccidere: "bastava un semplice colorante per individuare il gemello malato!"

Abbiamo gli imputati che si difendono: "volevamo uccidere il gemello giusto, ci siamo sbagliati perché i due bambini si sono scambiati di posto!" Uno dei due medici aveva dichiarato: "Ma io sono a posto con la coscienza. È stato un fallimento, ma l'errore era del tutto imprevedibile".


Abbiamo, poi, i genitori dei due bambini uccisi, decisi ad ottenere un lauto risarcimento del danno (un milione di euro). Sentite cosa affermava il loro avvocato: "Si tratta della perdita di una vita umana , dell'impossibilità di questa coppia di avere in futuro una nuova gravidanza per il trauma subito (...) Nessuna condanna o risarcimento darà mai ristoro a questa coppia".

No, avvocato: si tratta della perdita di due vite umane, non di una sola! Non è che il gemello con la sindrome di down, per il solo fatto che la madre aveva deciso che avrebbe dovuto morire, era svanito: è stato ucciso anche lui!

Si, perché i genitori di quella coppia di gemelli piange la perdita di una vita dopo che la madre aveva, nella sua libertà, deciso la soppressione dell'altra, aveva deciso che avere un gemello down non era opportuno per il bambino sano ...

Un processo o una rappresentazione tragica e grottesca?
E così il Giudice non ha potuto che completare il quadro: uccidere i bambini prima della nascita, in Italia, non è reato ...

Giacomo Rocchi

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