lunedì 15 dicembre 2008

Roccella: di lotta e di governo

È questione di poco tempo l'introduzione in Italia della Ru486, la pillola abortiva. Questa settimana il Consiglio di amministrazione dell'Aifa, l'Agenzia del farmaco, potrebbe dare il via libera definitivo alla pasticca che ha consentito a milioni di donne in tutto il mondo di interrompere la gravidanza senza entrare in sala operatoria. E il governo non può fare niente, ammette Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare. (...)
«Noi non possiamo fare più niente per bloccare un farmaco che a nostro parere espone a molti rischi. Ma è una truffa dire alle donne che è sicuro e che rende l'aborto facile», contesta Eugenia Roccella, impegnata a denunciare con Assuntina Morresi (ora sua collaboratrice al ministero) i pericoli della Ru486. «Poi questo farmaco ha ancora molti lati oscuri. Ha provocato almeno 16 morti», sottolinea. «E verrà somministrata in ospedale solo in teoria. Nella pratica le donne firmeranno il registro delle dimissioni e torneranno a casa, senza neppure una notte di ricovero, come è avvenuto nel 90% delle volte nel corso della sperimentazione a Torino. E questo è un rischio», aggiunge il sottosegretario.(...)
Eugenia Roccella però vuole continuare la sua battaglia: «Le donne devono sapere che l'aborto chimico non è una passeggiata».

Certo: se si dice pubblicamente che "la legge 194 non deve essere modificata e deve essere applicata integralmente", difficile opporsi all'introduzione della RU486 ...

Ma, verrebbe da chiedere al Sottosegretario: l'aborto chimico non è una passeggiata ... l'aborto chirurgico lo è?

"Noi non possiamo fare più niente ...". Tre suggerimenti:
a) una proposta di legge che vieti l'aborto volontario
b) un decreto leggi che vieti l'introduzione della RU486

oppure - con molta classe e coerenza: DIMISSIONI!

Giacomo Rocchi

1 commento:

  1. L'arte del compromesso porta a gravi conseguenze. Ora si finge di non poter far nulla contro la 486... a breve sarà difficile non approvare una legge sul testamento biologico o pasticcio pro-eutanasia.
    La storia si ripete, divorzio, aborto, fivet, e ora aborto chimico ed eutanasia passano/passeranno con il benestare dei cattolici in carica, del resto restare in carica e non dimettersi è pure il male minore n'evvero?

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