«Penso sia un diritto umano pianificare la propria famiglia in modo sereno. In un mondo ideale, con una sessualità sempre informata e responsabile, l'interruzione volontaria di gravidanza sarebbe destinata a finire nei libri di storia. Ma in quello reale, in cui le donne sono sottoposte a un'incredibile quantità di violenze, penso che sia inevitabile garantire il diritto all'Ivg ... L'interruzione volontaria di gravidanza è uno strumento per garantire che non ci siano gravidanze indesiderate. Oggi serve a sanare violenze ed errori. Certo, se le madri educassero meglio i propri figli, se gli insegnanti educassero meglio gli alunni, se i medici parlassero ai pazienti di una sessualità libera ma responsabile, l'aborto non servirebbe più. Ma siamo nel mondo reale».
Per farci entrare nella realtà, Flamigni in primo luogo nasconde il bambino; in secondo luogo distribuisce responsabilità a tutti - madri, insegnanti, medici, uomini che usano violenza - ma non alle donne che abortiscono (eterne minorenni ...); infine mostra di credere (e forse - questo sarebbe davvero pazzesco! - ci crede davvero!) che gli aborti riparino solo violenze sessuali e malfunzionamento dei contraccettivi!
Ecco il rimedio: sessualità responsabile - ma, mi raccomando, sempre libera, non siamo mica dei puritani!
Ecco i diritti umani: non il diritto alla vita dei bambini, ma il diritto alla sessualità libera e alla serena (per chi?) pianificazione della famiglia.
Questo sarebbe un luminare ...
Giacomo Rocchi
Altro grave aspetto è la responsabilità dei medici! I medici vedono i bimbi abortiti, conoscono il sangue innocente delle membra straziate, sono informati sulla natura umana degli uomini che deliberatamente uccidono. Guardate i medici abortisti portano una responsabilità enorme. Possano pentirsi per la perversione che attuano in ogni gesto abortivo. Nathanson dimostra che cambiare si può e che si può lavorare per la vita. Pensare che dal 'grido silenzioso' stesso tutti gli operatori di tale esecuzione si sono pentiti e hanno cambiato vita....
RispondiEliminaNelle parole di Flamigni è comunque implicito che l'aborto è qualcosa di negativo, altrimenti non avrebbe senso auspicarne la scomparsa.
RispondiEliminaI pro-aborto infatti parlano spesso di aborto "sicuro e raro".
Ma evidentemente non ci credono completamente neanche loro al fatto che si elimini solo del "tessuto", "un grumo di cellule", una "non-persona", altrimenti non sarebbero spinti a dire continuamente che ne vogliono la diminuzione.
Solo la posizione pro-vita è limpida e coerente.