martedì 3 marzo 2009

Cattivi maestri/4

Enzo Bianchi sulla Stampa:

"La Chiesa cattolica e tutte le Chiese cristiane sono convinte di dover affermare pubblicamente e soprattutto di testimoniare con il vissuto che la vita non può essere tolta o spenta da nessuno e che, dal concepimento alla morte naturale, essa ha un valore che nessun uomo può contraddire o negare; ma i cristiani in questo impegno non devono mai contraddire quello stile che Gesù ha richiesto ai suoi discepoli: uno stile che pur nella fermezza deve mostrare misericordia e compassione senza mai diventare disprezzo e condanna di chi pensa diversamente".

Periodo molto interessante: da una parte ribadisce il divieto di uccidere, dal concepimento fino alla morte naturale; dall'altra, nella vicenda Englaro, non riesce a vedere che qualcuno ha "tolto" o "spento" quella vita (per usare le sue stesse espressioni): in realtà si è trattato soltanto di "pensarla diversamente". Beppino Englaro si è limitato a pensarla diversamente?
E infatti la severità del monaco si concentra su altri: coloro che mancano dello "stile" cristiano: fermezza sì, disprezzo e condanna no e soprattutto misericordia e compassione.

Ma cosa è successo a Udine? Enzo Bianchi non lo dice (non lo vuole dire?); parla, riferendosi ad Eluana Englaro, di "agonia lunga 17 anni di una donna", e poi, generalizzando, osserva: "la morte non è sempre quella di un uomo o una donna che, sazi di giorni, si spengono quasi naturalmente come candela, circondati dagli affetti più cari. No, a volte è «agonia», lotta dolorosa, perfino abbrutente a causa della sofferenza fisica; oggi è sempre più spesso consegnata alla scienza medica, alla tecnica, alle strutture e ai macchinari... "
Eluana Englaro, quando viveva a Lecco, era in agonia? Soffriva fisicamente? Era ostaggio di "strutture e macchinari"?
Ecco: il gesto di Beppino Englaro è stato un gesto cristiano! "Ma il credente sa che molti cristiani di fronte a quell’incontro finale con Dio hanno deciso di pronunciare un «sì» che comportava la rinuncia ad accanirsi per ritardare il momento di quel faccia a faccia temuto e sperato".
E naturalmente, Paolo VI aveva previsto tutto:
"Il carattere sacro della vita è ciò che impedisce al medico di uccidere e che lo obbliga nello stesso tempo a dedicarsi con tutte le risorse della sua arte a lottare contro la morte. Questo non significa tuttavia obbligarlo a utilizzare tutte le tecniche di sopravvivenza che gli offre una scienza instancabilmente creatrice. In molti casi non sarebbe forse un’inutile tortura imporre la rianimazione vegetativa nella fase terminale di una malattia incurabile? In quel caso, il dovere del medico è piuttosto di impegnarsi ad alleviare la sofferenza, invece di voler prolungare il più a lungo possibile, con qualsiasi mezzo e in qualsiasi condizione, una vita che non è più pienamente umana e che va naturalmente verso il suo epilogo: l’ora ineluttabile e sacra dell’incontro dell’anima con il suo Creatore, attraverso un passaggio doloroso che la rende partecipe della passione di Cristo. Anche in questo il medico deve rispettare la vita".

Enzo Bianchi ci spieghi perché il discorso di Paolo VI aveva a che fare con Eluana Englaro: che non aveva una malattia incurabile, non era nella fase terminale della sua vita, non soffriva! Eluana Englaro veniva semplicemente nutrita ed amorevolmente accudita: la sua era una vita pienamente umana e che non stava affatto andando verso il suo epilogo.

Qualcuno - che, senza dubbio, la pensava diversamente - non si è limitato a pensare.
Caro Bianchi: se vuole fare una predica, non giochi sulle parole e sulle persone!

Giacomo Rocchi

35 commenti:

  1. Trovo questo articolo un po' spiazzante. Agite da un punto di vista di diritto o da un punto di vista religioso?
    Se agite da un punto di vista del diritto come ho scritto più volte, anche se non condivido la vs denuncia, la trovo lecita.
    Però qua contestate Bianchi, su un articolo legato alla sua fede cristiana, rispetto ad una vostra azione legata ad una questione di diritto. Vi muovete quindi da un punto di vista di diritto, da un punto di vista di teologia cristiana, o in certe occasioni da un approccio ed in altre da un altro?

    La posizione di Bianchi mi sembra chiara: non fa commenti credo in una prospettiva di diritto. Ciò che afferma può non collimare con il diritto (lo si vedrà dagli sviluppi della denuncia), ma la chiave per leggere quel suo articolo mi sembra la seguente:
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    Non potevo ascoltare quelle grida – “assassini”, “boia”, “lasciatela a noi”... – senza pensare a Gesù di Nazaret che quando gli hanno portato una donna gridando “adultera” ha fatto silenzio a lungo, per poterle dire a un certo punto: “Donna (non “adultera”), neppure io ti condanno: va’ e non peccare più”; non riuscivo ad ascoltare quelle urla minacciose senza pensare a Gesù che in croce non urla “ladro, assassino!” al brigante non pentito, ma in silenzio gli sta accanto, condividendone la condizione di colpevole e il supplizio. Che senso ha per un cristiano recitare rosari e insultare? O pregare ostentatamente in piazza con uno stile da manifestazione politica o sindacale?
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    La parola chiave è "perdono", anche di coloro che forse si pensa che abbiano sbagliato. Non è un discorso sul piano del diritto, non dava indicazioni ai tribunali. Parlava a dei credenti credo o comunque a degli interessati, singoli, in una prospettiva legata alla sua fede cristiana.

    Se non ho capito male:

    - il contesto in cui si situa la vostra denuncia è differente: diritto, piuttosto che teologia o fede

    - i referenti sono diversi. parlate a coloro che hanno emesso la sentenza della corte d'appello e, lo avete ribadito più volte, non tanto a B. Englaro, quanto all'azione che egli ha commesso

    Tra l'altro trovo comunque inefficace il fatto che l'articolo sia postato su questo blog: non credo che Bianchi legga i blog. Potrebbe essere interessante scrivergli una email o una lettera, magari ne nascerebbe un confronto stimolante

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  2. Proviamo a rispondere in vece di Bianchi.
    1) Eluana aveva o no una malattia incurabile? Eluana aveva la più grave malattia incurabile esistente: la perdita delle funzioni cerebrali che rendono umana una persona.
    2) Era imposta la rianimazione vegetativa (leggasi il testo originale di Paolo VI)?
    Si, il sondino artificiale nasogastrico alimentava solo una vita vegetativa.
    3) Era nella fase terminale?
    Si, anche se era una fase terminale lunga 17 anni, in quanto la fase successiva sarebbe stata la morte anche vegetativa (il che aggrava anzi la situazione, rispetto a una fase vegetativa terminale più breve).
    4)Soffriva?
    Il corpo vegetativo soffriva, anche se Eluana non aveva più consapevolezza del dolore, il corpo era pieno di piaghe e con la colonna vertebrale spezzata (soffrono anche le piante e i molluschi).
    Giovanni Archia

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  3. Forse il discorso di Bianchi si potrebbe tradurre in questo modo:
    Se oggi fosse presente Gesù Cristo, o San Francesco d'Assisi o Madre Teresa di Calcutta (ovvero chi ha dimostrato nei fatti di interpretare e vivere il messaggio evangelico), avrebbe usato il linguaggio e i modi degli accusatori di B. Englaro?
    Probabilmente questi ultimi hanno travisato del tutto il messaggio evangelico, e, a tempo debito, riceveranno la giusta punizione divina.
    Dante Rossi

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  4. I sofismi di Giovanni Archia sono all'altezza di quelli di Beppino Englaro. Attenzione: stiamo parlando dell'uccisione di una persona viva.
    E allora: Eluana, secondo Archia, "soffriva ma non aveva più consapevolezza del dolore" ... cioè non soffriva! Ma il paragone che fa subito dopo Archia è illuminante: "soffrono anche le piante e i molluschi": abbiamo capito come Archia considera i soggetti in stato vegetativo persistente!
    Era terminale? Si, ma la fase terminale era durata 17 anni! Ma il malato terminale è quello la cui morte è imminente e inevitabile (e Paolo VI si riferiva a questo paziente!). Archia, in sostanza, sostiene che, poiché tutti moriremo prima o poi, stiamo già morendo ...
    Eluana aveva una malattia incurabile? Attenzione, Archia dice che "aveva perso le funzioni cerebrali": ciò significa che Eluana "aveva avuto" una malattia e ora, invece, si trovava in una "condizione" stabile; non c'era un processo patologico in atto (è questa la malattia), la situazione era stabile. Una persona che ha avuto amputata una gamba per un'esplosione è malata? Dopo che l'infezione è stata curata, essa non è più malata: è una disabile.

    Archia, in realtà, lascia trasparire quello che pensa veramente (e che certamente Paolo VI non pensava affatto): Eluana non era degna di essere considerata una persona umana, era un vegetale.

    E' proprio quello che pensava Beppino Englaro, prima che la Cassazione gli desse la "dritta" di puntare alla volontà presunta di Eluana.
    Questa è eutanasia.

    Giacomo Rocchi

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  5. Per Dante Rossi:

    è vero, non siamo né Francesco d'Assisi né Madre Teresa di Calcutta; aggiungo anche ciò che ho ripetuto più volte: non siamo un'associazione ecclesiale.

    Quanto alla punizione divina ... siccome Rossi la preannuncia "giusta" (d'altro canto, se viene da Dio, l'aggettivo è tautologico), non possiamo che attendere e sperare nella misericordia di Dio.

    Giacomo Rocchi

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  6. La logica della sopraffazione ha fatto sì non solo che si considerasse indegna di vivere una donna innocente. Ma in maniera del tutto arbitraria ed ingiusta la si è condannata a morte nella più atroce delle maniere. Si è detto il falso e si è proceduto all'omicidio.

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  7. Per Giacomo Rocchi.
    Anche se la sua intelligenza non riesce ad arrivarci: stiamo parlando di una persona MORTA: solo il corpo era in uno stato vegetativo (Una persona non è solo un corpo), per cui non è stata uccisa! Ma, ben presto, anche il tribunale a cui vi siete rivolti vi darà torto. Quanto denaro siete disposti a scommettere?
    E' una buona occasione per dimostrare la vostra onestà intellettuale o la vostra ipocrisia. E ritengo che a migliaia vorranno partecipare con me a questa scommessa contro di Voi.
    Il resto dell'intervento è sulla stessa linea: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
    Giovanni Archia

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  8. Che non siete Cristo, San Francesco o Madre Teresa di Calcutta era ovvio. Il senso dell'intervento era che non li prendevate ad esempio; ma visto che questo blog si chiama proprio "cattivi maestri", Voi a quali buoni maestri vi ispirate nelle azioni della vostra associazione? ..... Qualche nome in merito?
    Riguardo alla punizione Divina (Il Dio della bibbia era anche vendicativo e le punizioni li dava anche in vita, come nel caso di Sodoma e Gomorra; per cui la giustizia divina non sempre segue il nostro metro umano) potrebbe arrivare, in infiniti modi e con infiniti strumenti, prima del vostro pentimento (e senza pentimento, difficilmente ci sarà MISERICORDIA). Forse è meglio che iniziate a fare un serio esame di coscienza.
    Dante Rossi

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  9. Voglio dire anche qualcosa a Giovanni Ceroni.
    Mi stupisce sinceramente con quale sicurezza afferma "La logica della sopraffazione ha fatto sì non solo che si considerasse indegna di vivere una donna innocente. Ma in maniera del tutto arbitraria ed ingiusta la si è condannata a morte nella più atroce delle maniere. Si è detto il falso e si è proceduto all'omicidio.". Ci crede veramente alle cose che dice, o esagera per propaganda? Io pensavo che il fine ultimo dell'associazione fosse la legge sull'aborto, e la vicenda attuale era un modo per farsi propaganda. Se, invece, ci crede veramente, sono pronto ad associarmi alla scommessa di Giovanni Archia. Anzi, propongo di sottoporla all'AAMS, tramite un mio amico concessionario di scommesse,per avere legalità a tutti gli effetti e farvi partecipare più persone possibili.
    Dante Rossi

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  10. Vedo che si ripone il problema di cosa si intenda per persona umana.
    Dal vostro sito, nello spazio dedicato al Comitato Nazionale di Bioetica, si legge:
    L'embrione è uno di noi: questa frase, talmente semplice da suonare per alcuni irritante, esplicita bene l'atteggiamento bioetico fondamentale che emerge dal nostro testo: il senso del limite al nostro possibile operare tecnologico.
    (omissis)

    Il Comitato ne ha dedotto unanimemente una serie di indicazioni circa i trattamenti moralmente illeciti nei confronti degli embrioni umani, a qualunque stadio del loro sviluppo:
    - produzione di embrioni a fini sperimentali, commerciali o industriali;
    - generazione multipla di esseri umani geneticamente identici mediante fissione gemellare o clonazione;
    - creazione di chimere;
    - produzione di ibridi uomo-animale;
    - trasferimento di embrioni umani in utero animale o viceversa.

    Bene, poniamo il caso, molto probabile e reale, che in Cina o altro paese non occidentale, si facciano nascere, ANCHE CON TUTTO IL NOSTRO DISSENSO E LA NOSTRA CONDANNA, esseri umani clonati, chimere, ibridi uomo-animale, e che questi individui arrivino allo stadio adulto.
    Saranno da considerarsi NOSTRI FRATELLI? Che diritti avranno nella comunità umana? Sarà lecito ucciderli? Si dovrà valutare la percentuale di geni umani presenti?
    SFIDO I MASSIMI TEOLOGI E FILOSOFI CONTEMPORANEI A DARE DELLE RISPOSTE IN MERITO, in accordo alle loro teologie e filosofie. Probabilmente sarà proprio una parte dei cattolici integralisti a dare le risposte più razziste e discriminatorie.
    Alessio Poidimani

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  11. «Eluana è stata eliminata perché era Cristo in croce. Era un segno visibile e tangibile dell’ineluttabilità, nella nostra vita, della sofferenza», la frase è di Felice Manti, credo sia un giornalista.

    Poche parole per descrivere la Croce che ogni cristiano è destinato a portare nel percorso della propria vita. E' il compimento del volere del Padre.
    Gesu' prima di spirare gridò: Eloì, eloì, lama sabactani?..., ma non l'aveva abbandonato, risorse nel terzo giorno.
    Gli "ultimi" sono sempre stati i più amati dal Padre...gli ultimi saranno i primi.E' scritto.
    In bocca al lupo ragazzi.
    tyi

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  12. Di profeti e veggenti è piena la storia, in tutti i culti e le religioni. Annoveriamo, allora, anche Felice Manti tra questi. Se per qualcuno questo è consolante, ben venga. Una domanda però: come si fa a distinguere le cose che accadono per volere del Padre e quelle che accadono non per suo volere?
    Hitler, Stalin, l'aids, la peste, e tutti gli altri cataclismi sono accaduti per volere del Padre?
    Spero che tyi abbia una risposta convincente.
    Paolo Barone

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  13. Io non possiedo risposte,
    però Dio per natura è imperscrutabile ed ha sacrificato suo figlio per salvare gli uomini ed indicare loro la via della salvezza. Il problema forse è che gli uomini sono stati creati a sua immagine e somiglianza, pur non avendo le stesse doti di Dio questi sono alla continua ricerca della dominanza ( potere) sulla natura e su gli esseri in genere. Gli Hitler, gli Stalin e tante altre facce brutte potremmo considerarli incidenti di percorso degli umani nell'imitazione di Dio appunto perchè non sono infallibili come Dio ( gli somigliano solo). Il Padre non possiede imitatori è UNICO: è Padre, figlio e Spirito Santo, nella spessa persona... E soprattutto ha vinto la battaglia sul male...Apocalisse.
    Il discorso è difficile,molto difficile, ma Dio ha combattuto per affermare l'amore....ed ha vinto anche la battaglia del figlio quando l'ha fatto risuscitare dopo che gli uomini lo avevano crocifisso e ucciso.
    tyi

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  14. Caro Dante Rossi,
    sono contento che possa rimanere stupito dalla mia affermazione, è segno che ha cercato di dargli un senso.
    E' proprio vero, ci credo a quello che ho scritto, credo che il binomio menzogna/morte sia evidente sul caso di Eluana, sull'aborto, sulla produzione dell'uomo.
    Cercando la verità si scopre sempre più l'orrore della nostra 'civiltà' che proclama diritti e poi in realtà dimostra di diventare società di esclusi, di emarginati, di rimossi e soppressi. (EV)
    Giovanni Ceroni

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  15. Per tyi.
    In realtà la mia domanda non era casuale. Già nel 2200 a.c. vi è tracca di un papiro egiziano in cui si poneva la stessa domanda. E solo 1600 anni dopo, verso il 600 a.c. l'uomo arrivava ad una risposta soddisfacente.
    Se va sul sito: http://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/osservatorio/articoli/osserva16.htm
    troverà l'autentica storia di Giobbe, e qui trascrivo qualche riga:
    "Durante la visione del Principio Creatore Giobbe sospende ogni giudizio, dato che comprende che le Leggi del Creato esistono indipendentemente da ogni desiderio umano: anche se per motivi assolutamente incomprensibili all’uomo, il Principio Vitale ingenera il sole, gli astri, gli oceani insieme ai mostri Behemot e Leviatan. che sono emanazioni indissociabili della stessa Legge. Lo stesso Contenitore abbraccia aspetti diversi e contrapposti, senza contraddizione alcuna. Giobbe si rende conto che non è più possibile scindere il Creato nei suoi aspetti buoni e cattivi, che non esiste in Dio una volontà diretta volta alla protezione dell’Uomo e che le Sue Leggi non possono essere commisurate alla volontà umana.
    Scrive G.Ravasi”...In questo mirabile discorso si celebra una vera e propria rivoluzione copernicana nella cultura dell'antico Oriente: l'uomo non è più al centro del creato, come insegnava la sapienza tradizionale, ma ne è solo una microscopica componente che non riesce a rendere conto dell'insieme del cosmo. L' universo appare incomprensibile e ignoto nell' infinitamente grande (le strutture planetarie) e nell' infinitamente piccolo (il parto delle camosce). Eppure, l'Essere ha un progetto che tiene insieme armonicamente aspetti tanto disparati...(omissis.). P. Ricoeur così commenta le parole di Dio al balbettante Giobbe:
    "...Non è una risposta quella che Giobbe ha ricevuto da Dio, ma il potere di sospendere la sua domanda, comprendendo che c'è un ordine incomprensibile" ..."
    Spero che quanto troverà nel sito le serva a motivo di allargare gli orizzonti, così da formarsi un suo pensiero basato su una più multiforme conoscenza dei problemi.
    Paolo Barone

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  16. Caro Dante Rossi,
    la prego di voler scrivere nomi e cognomi corretti.
    Giovanni Ceroni

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  17. Mi scuso, Sig. Giovanni Ceroni; sono un po' sbadato, e a volte faccio anche errori di grammatica e di sintassi.
    Le rifaccio la domanda:
    "Tra gli esclusi, gli emarginati, i rimossi e i soppressi, include anche GLI OMOSESSUALI? O li considera un caso a parte? Non mi è ancora capitato di leggere qualcosa in merito scritto dalla vostra associazione.
    Dante Rossi

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  18. Di nulla Sig. Dante Rossi, non c'è problema, la riposta è semplicemente tutti sono degni di essere trattati come persone. Anche un assassino ha una dignità di persona, anche Hitler o qualsiasi altro tiranno.
    Qui parliamo e condanniamo gesti come l'eliminazione di una persona innocente ed indifesa. La nostra denuncia forse non avrà la meglio, ma è un gesto di giustizia farlo, come si denuncerebbe qualsiasi altro omicidio inpunito che ci vede testimoni (in questo caso impotenti spettatori dei media...). Gesti occisivi che simili a quelli che eliminano con violenza ogni giorno 400 bambini in grembo alle proprie madri a seguito prima di sentenze, e poi di leggi ingiuste come la 194.
    Giovanni Ceroni

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  19. Grazie della risposta, Sig. Giovanni Ceroni. Però, messo sotto questo aspetto, mi sembra più un problema formale che sostanziale. Vi preoccupate più di denunciare, che di cercare di evitare che queste cose accadano.
    Per quanto riguarda le statistiche sembra che prima della 194, il totale degli aborti clandestini o fatti all'estero (vedi caso della signora Berlusconi), era anche superiore a quelli oggi legali, a cui poi si sommavano le morti di tante madri che non si potevano permettere economicamente buoni medici. Ugualmente, anche se fosse approvata l'attuale legge sul Testamento Biologico che, a detta della stragrande maggioranza dei costituzionalisti sarebbe prima o poi dichiarata anticostituzionale, nel frattempo si potrebbe portare il congiunto all'estero e poi ritornare tranquillamente in Italia, senza essere perseguiti.
    E' contento di essere un cittadino Europeo, e che prima o poi diventeremo tutti cittadini europei al 100%, o vorrebbe che lo stato Italiano su queste questioni fosse più indipendente e meno laico?
    Dante Rossi

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  20. Per Dante Rossi.
    Su questioni come il diritto alla vita è ovvio che ogni Paese facente parte dell'Unione Europea ha diritto ad autodeterminarsi: l'adesione all'UNione è libera e far parte di essa non significa affatto realizzare un unico Stato con leggi tutte uguali, magari determinate per il pricnipio di maggioranza (siccome la legge sull'aborto nella maggior parte dei paesi sono fatte in un certo modo, tutti i paesi devono adeguarsi).
    La questione del turismo (procreativo, abortivo, eutanasico ecc.) è, in realtà, un falso problema: come è noto la mobilità in Europa è ormai facilissima e a basso costo; quindi se un Paese vuole determinarsi in un certo modo, non si vede perché non lo possa fare ... in realtà si agita questo problema perché i Paesi che si permettono di dissentire dagli altri sulle questioni dei diritti fondamentali danno evidentemnete fastidio perché costringono a continuare a pensare.
    Vuole andare ad uccidere il suo congiunto all'estero? Lo faccia! Questo non incide sulla libertà dell'Italia di determinarsi sulle questioni fondamentali come meglio ritiene.

    Quanto alle banalità sugli aborti clandestini ante legge 194 (a parte il riferimento alla moglie di Berlusconi che, mi lasci dire, non è particolarmente elegante, anche se fa parte del consueto ciarpame di questo periodo), la questione non è affatto formale: le leggi ingiuste - come è quella sull'aborto - non solo rendono lecito ciò che dovrebbe essere considerato un delitto - perché, come lei sa, l'aborto è l'uccisione volontaria di un bambino! - ma fanno cultura. Non è affatto un caso che, in questi commenti, si teorizzi la necessità di abortire bambini che si teme possano essere malati; discorsi palesemente eugenetici che, nel 1978, nessuno si sognava di fare (nemmeno i fautori della legge 194).

    Giacomo Rocchi

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  21. Ovviamente non mi riferivo alla data odierna, ma alla prospettiva futura, in cui LE DIRETTIVE DELLA COMUNITA' EUROPEA SARANNO SEMPRE PIU' VINCOLANTI. Oggi vi sono le procedure di infrazione: A titolo esemplificativo e non esaustivo sulla lunghezza dei processi in Italia, che ledono il diritto dei cittadini. E le multe sono salate.
    Da quanto sopra è chiaro che Ella è contrario alla progressiva unificazione degli stati Europei, a modello degli STATI UNITI d'America, dove vi è anche una CORTE SUPREMA.
    Credo, sinceramente, che dovrà accettare il corso della storia, al pari del Vaticano, deluso che nell'atto costitutivo non sia stato inserita la frase "delle radici ebraico-cristiane". Il riferimento a Berlusconi, penso che sia leggittimo, in quanto a capo dell'attuale maggioranza che si appresta a legiferare in sintonia con il Vaticano.
    Per quanto riguarda l'aborto, le ricordo la posizione di San Tommaso d'Aquino (era un santo, o no?).
    Ma davvero crede che la stragrande maggioranza degli intellettuali che non la pensa come lei, in fatto di aborto prima dei tre mesi e di vita vegetativa, sia in malafede?
    Dante Rossi

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  22. Qualche ossservazione in merito al pensiero di Tommaso D'Aquino sull'infusione dell'anima razionale al 40° giorno. La questione è frusta e viene tirata sempre fuori a sproposito.
    1) La Chiesa da sempre si rifà a quanto dice la scienza sul momento inziale a cui far risalire la comparsa di un essere umano (così parimenti fa riferimento a parametri scientifici per determinare quando una persona è morta). Si rifà alla scienza, in particolare alla biologia, perchè è argomento di sua competenza. E' di tutta evidenza che le conoscenze scientifiche del 1200 non sono quelle attuali. Tommaso non era uno scienziato (termine tra l'altro sconosciuto all'epoca)ed ovviamente poteva sbagliarsi. Un esempio tra tutti: Tommaso sosteneva che gli astri influenzano l'operare dell'uomo. Dobbiamo allora credere ai cartomanti?
    2) citare Tommaso in questo caso però è un autogol. Perchè Tommaso fissava nel 40° giorno l'infusione dell'anima razionale e quindi l'esistenza da quel momento di una persona? Perchè, per le povere conoscenze di biologia che si potevano avere all'epoca, si riteneva che nel 40° giorno la materia organica diventasse umana. Ecco il riferimento "scientifico" a cui ci si appella, e che oggi appare chiaramente risibile: “Negli uomini questo si verifica gradualmente, per cui il concepimento del maschio non si compie fino al quarantesimo giorno[...]Ma nel completamento del corpo del maschio, S. Agostino sembra aggiungere sei giorni, che secondo lui si differenziano così: «nei primi sei giorni il seme assomiglia quasi al latte; in nove giorni si trasforma in sangue; in seguito, in dodici giorni si solidifica; in diciotto giorni si forma sino alle perfette fisionomie delle membra; da questo momento, nel periodo che resta fino al tempo del parto, aumenta ormai di volume». E poi aggiunge: «sei giorni in latte, nove in sangue; dodici la carne, diciotto configurano le membra» (Commento alle Sentenze, 3, 5, 2).
    Per Tommaso, come per Aristotele, l'anima razionale, diremmo noi oggi: la sostanza di una persona, doveva trovare un involucro a lei corrispondente, diremmo noi oggi: la forma adatta. Per Tommaso il corpo era pronto per l'anima razionale solo quando assumeva qualità umane. Dicevo che è un autogol perchè lo zigote è già materiale umano, infatti il DNA dello zigote appartiene alla specie dell'homo sapiens sapiens. Quindi in termini tomisti lo zigote è già la forma adatta all'anima razionale, è già il sostrato materiale umano adatto per ricevere l'anima razionale, perchè è "fatto" di DNA umano. Se Tommaso avesse avuto le nostre conoscenze scientifiche attuali, di certo, per le argomentazioni che lui stesso offriva, avrebbe individuato nello zigote la forma adatta allo spirito.
    3) chi cita Tommaso e prende per buone le sue osservazioni sul punto in oggetto allora deve accoglierle tutte: lo sapevate che per lui il maschio veniva ad esistenza al 40° giorno e la femmina solo in tempo successivo (90° giorno)? "Negli uomini questo si verifica gradualmente, per cui il concepimento del maschio non si compie fino al quarantesimo giorno, come dice Aristotele, mentre quello della femmina fino al novantesimo" (Ibidem). Non può essere già questo l'indizio che le argomentazioni dell'Aquinate sono valide sul piano filosofico (vedi forma-sostanza) ma non sul piano scientifico-biologico?


    Tommaso Scandroglio

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  23. Per Tommaso Scandroglio.
    La citazione di san Tommaso è stata fatta da Umberto Eco, Giovanni Sartori, e dagli altri, non ovviamente perchè credevano nell'anima, ma al fine di evidenziare che su questo punto NON VI POTEVA ESSERE UN DOGMA CRISTIANO, visto che la posizione della chiesa si era evoluta nel tempo. Mi farebbe piacere che, chiarito che non è un dogma religioso, la chiesa si rifacesse, oggi e in futuro, alla scienza e alla biologia (dagli ultimi discorsi di papa Benedetto XVI non sembra così evidente).
    A proposito, lei crede nella metafisica neoplatonica?
    Così, vediamo di partire da basi condivise o meno.
    Dante Rossi.

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  24. Gentile Signor Dante Rossi,
    1) la posizione della Chiesa in materia di aborto non è mai cambiata. Le cito, solo per fermarsi ai documenti più antichi:
    La Didaché, dell’età apostolica, dice: “Tu non ucciderai con l’aborto il frutto del grembo e non farai perire il bimbo già nato” (V,2).
    Atenagora di Atene riferisce che i cristiani considerano come omicide le donne che usano medicine per abortire; egli condanna gli assassini dei bambini anche di quelli che vivono ancora nel grembo della loro madre “dove sono già l’oggetto delle cure della provvidenza divina” (Legatio pro christianis, 35).
    Tertulliano: “È un omicidio anticipato impedire di nascere; poco importa che si sopprima l’anima già nata o che la si faccia scomparire sul nascere. È già uomo colui che lo sarà” (Apologeticum, IX, 8).
    Condanne contro l'aborto procurato si possono rinvenire nei documenti dei seguenti concilii:il Concilio di Elvira (306); il Concilio di Ancira (314); il Concilio spagnolo di Lerida (546); il 1° Concilio di Magonza (847).
    2) se invece si riferisce alla posizione della Chiesa in merito al momento in cui viene ad esistenza un essere umano, è ovvio che è cambiata nel tempo perchè le conoscenze scientifiche sono mutate, conoscenze che hanno anticipato sempre più il momento in cui viene ad esserci un organismo che appartiene alla specie umana. Oggi, in merito al fatto che il concepito è un essere umano, in ambito scientifico si parla di evidenza scientifica (basta prendere in mano un qualsiasi testo universitario di biologia, genetica o ginecologia), cioè non servono prove, semmai solo l'osservazione al microscopio. Così come per l'esistenza della luna non servono prove se non quella della visione ictu oculi. Non sta alla Chiesa decidere quando viene ad esistenza un essere umano, ma alle scienze sperimentali.
    3) il dogma a cui Lei si riferisce riguarda l'asserto che è sempre gravemente immorale provocare direttamente e in modo deliberato la morte di un essere umano innocente. Da qui consegue che anche l'aborto è vietato, essendo solo una particolare specie del genus omicidio. Il dogma quando si riferisce ad asserzioni attinenti alla morale è condivisibile anche dagli atei. Oppure, mi scusi la provocazione, dovremmo pensare che solo i cattolici possono dire che è sbagliato uccidere una persona innocente? La morale naturale è, per usare un'espressione non proprio azzeccata, una morale laica, cioè comprensibile con il retto uso della ragione da chiunque.
    4) se credo nella metafisica neoplatonica? Credo nell'usare nel modo corretto la propria testa, la quale può poggiare su un collo neo o veteroplatonico che sia.

    Tommaso Scandroglio

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  25. Gentile signore Tommaso Scandroglio.
    Ovviamente mi riferivo alla posizione della Chiesa in merito al momento in cui viene ad esistenza un essere umano, al fine di stabilire qunado i suoi diritti prevalgono su quelli della madre (chiaramente si prende atto che per la chiesa anche un embrione, come progetto di vita umana, ha sempre avuto la priorità sulla madre: prima si dubitava persino che la donna avesse un'anima).
    Mi fa piacere che Ella dica: "Oggi, in merito al fatto che il concepito è un essere umano, in ambito scientifico si parla di evidenza scientifica (basta prendere in mano un qualsiasi testo universitario di biologia, genetica o ginecologia), cioè non servono prove, semmai solo l'osservazione al microscopio. Così come per l'esistenza della luna non servono prove se non quella della visione ictu oculi. Non sta alla Chiesa decidere quando viene ad esistenza un essere umano, ma alle scienze sperimentali."
    Saprà, che in un blog parallelo a questo, dove anche lei ha fatto interventi,il sig. Giovanni Ceroni, uno dei gestori del blog, la pensa in modo opposto (per lui: "Il concetto di persona è concetto filosofico e non dimostrabile direttamente.").
    Mi farebbe piacere, a questo punto, sapere come la pensa su alcune questioni:
    1) Un ibrido uomo-animale (ad esempio uomo-coniglio) è una persona?
    2) Un clone è una persona?
    3) Una persona in stato vegetativo irreversibile, senza alcuna coscienza e funzioni inconsce superiori, specificatamente umane, è ancora una persona, o un corpo umano allo stato vegetativo (come, ad esempio, un cuore umano, in attesa di un trapianto)?
    4) Condivide l'attuale legge, in discussione, in senato?
    Grazie, per la pazienza.
    Con cordialità.
    Dante Rossi

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  26. Mi limito a chiedere al sig. Dante Rossi: quale legge si dovrebbe condividere, visto che non esiste ancora un testo stabile?

    Giacomo Rocchi

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  27. La bozza del relatore Calabrò, ad esempio.
    Ma spero in una risposta più articolata da parte di un Assistente di Filosofia del Diritto dell'Università Europea di Roma, oltre che scrittore e direttore di giornale. E non un semplice SI, o NO.
    Con cordialità.
    Dante Rossi

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  28. Il professor Tommaso Scandroglio ha detto:"Se invece si riferisce alla posizione della Chiesa in merito al momento in cui viene ad esistenza un essere umano, è ovvio che è cambiata nel tempo perchè le conoscenze scientifiche sono mutate, conoscenze che hanno anticipato sempre più il momento in cui viene ad esserci un organismo che appartiene alla specie umana."
    Intanto, oggi e sempre più in futuro, esistono ed esisteranno gli ibridi, e si avranno trapianti nell'uomo di organi di animali, per cui la distinzione tra organismo umano e non, alla luce di nozioni di analisi matematica e del paradosso della nave di Teseo, diventerebbe molto dubbia.
    Altro problema, ma è solo un aspetto parziale, è quando un organismo che abbia il dna solo umano diventi persona umana e cessi di esserlo, con tutti i suoi diritti (e qui vi è una varietà di dichiarazione di diritti, ad iniziare da quelli della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELLE NAZIONI UNITE).
    Se a questo aggiungiamo le nuove conoscenze di Meccanica quantistica, di Neuroscienze e di Psicosomatica, nel definire cos'è e come funziona la COSCIENZA UMANA e L'INCONSCIO UMANO, che differenziano la razza umana dalle altre, il concetto di persona umana si complica maggiormente.
    Roberto Ardizzone

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  29. Ho letto l'articolo del sito segnalato su un blog parallelo:
    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/07_Luglio/03/cervello_amorale.shtml
    in cui viene evidenziato il nuovo concetto di "NEURO-ETICA", ovvero che ereditiamo concetti morali acquisiti durane le esperienze evolutive umane. L'articolo dà sostegno alla tesi, promulgata dallo stesso antonio Damasio, che le emozioni giocano un ruolo nelle scelte morali. Specificamente, stabilisce che, quando viene compromesso il processo cerebrale che sostiene le emozioni legate a situazioni collettive, i giudizi che noi formuliamo sui dilemmi etici tendono ad essere più utilitaristi, più radicati in calcoli razionali, meno ispirati da considerazioni umanitarie. Per esempio trascuriamo l'inclinazione a non provocare ad altri danni ingiustificati. Questo risultato non suggerisce certo che tali giudizi a freddo siano anormali, ma solo che non collimano con quanto la maggioranza delle persone ordinarie tende ad approvare e a condividere".
    Ma anche altri autori recenti stanno evidenziando sempre più che l'umanità ha una sua morale di base, che è indipendente da quelle filosofiche e religiose (anzi che queste ultime si siano ispirate, inconsapevolmente, a questa morale di base). Ovviamente, quando prevale l'egoismo individuale e settoriale, la morale di base passa in secondo ordine.
    Facendo allora un'analisi dei film di fantascenza, credo che il nostro atteggiamento verso esseri non umani, ma dotati di razionalità e consapevolezza (ovvero simili a noi, sotto questo aspetto specificatamente umano) sia diverso da quello che abbiamo con altri animali evoluti (tipo cani, cavalli e scimmie). Non deve quindi meravigliare se molti uomini, in perfetta buonafede, e non condizionati da filosofie e teologie dogmatiche, accettino l'aborto entro i tre mesi e la differenziazione tra vita vegetativa irreversibile e vita pienamente umana (senza per questo essere razzisti o discriminatori verso i più deboli).
    Paolo Barone

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  30. Gentile Signor Dante Rossi,

    una precisazione: non sono direttore di nessun giornale (attenzione a ciò che si legge in internet). Pone domande assai interessanti. Purtroppo in un blog non si riesce ad essere esaustivi e La prego quindi di scusare già in anticipo se sarò sintetico (d'altronde si scrivono queste risposte mentre si sta lavorando ad altro, come credo faccia buona parte dei partecipanti a questa discussione).
    1) per prima cosa occorre far chiarezza sui termini. Per essere umano si intende un organismo che appartiene alla specie dell'homo sapiens sapiens. E' la definizione di uomo che dà la scienza sperimentale (è per questo che dicevo che tale definizione è di competenza della scienza e non della Chiesa). Per persona la filosofia classica intendere un essere di natura razionale. E' la definizione di uomo che dà la scienza filosofica ( e qui i biologi devono tacere e possono parlare i filosofi, tra cui anche quelli che portano la talare. Non sta alle scienze empiriche stabilire quando c’è persona, non è di sua competenza). Per soggetto di diritto si intende un individuo titolare di diritti. E' la definizione di uomo che dà la scienza giuridica (tralascio le distinzioni tecniche in merito alle persone giuridiche). La definizione filosofica e giuridica presuppongono quella scientifica empirica: solo laddove c'è un essere umano vivente ci sarà una persona e un soggetto di diritto. Come vede le tre definizioni coincidono, hanno un relazione di identità tra loro: laddove c’è un essere umano vivente c’è una persona e un soggetto di diritto.
    2) si può provare che un essere umano è persona? Sì, provando appunto l'esistenza di un'anima razionale (anima nel contesto filosofico non ha valenza religiosa). Aristotele e poi Tommaso risalgono dagli atti che denotano sicura razionalità (pensiero, astrazione, capacità artistiche, linguaggio complesso, etc.) la prova di un'anima razionale. Si badi bene: non sto dicendo che chi compie questi atti è persona e chi non li compie non è tale. Si scadrebbe nel funzionalismo. Sto solo dicendo che questi atti sono mezzi di prova per sostenere che l'essere umano è persona. Ovviamente provato in un caso (come chiaramente è stato provato), la prova è estensibile a tutti gli appartenenti di quella stessa specie presenti, passati e futuri. E' per questo che possiamo dire senza dubbio che tutti gli esseri umani, cioè tutti gli organismi con DNA umano, sono persone. Cloni compresi e soggetti in SVP. In questo ultimo caso non importa se poi un soggetto riesca ad esternare atti razionali. Infatti siamo già certi che l'essere umano possieda un natura razionale. Lei è persona anche quando dorme, seppur in quel frangente non compia nessun atto libero e non sia cosciente di sè e del mondo che la circonda. I soggetti in SVP, come il concepito, rimangono persone perchè la loro capacità di compiere atti razionali è racchiusa in potenza nella loro natura razionale, anche se poi non riescono a passare dalla potenza all'atto (un pianista è sempre un pianista anche quando non sta suonando il piano). Gli atti non determinano la personalità, ne sono solo un sintomo, un effetto che può anche non appalesarsi. Così come i sintomi di una malattia non costituiscono la malattia ma ci fanno sapere che la malattia c’è. E a volte i sintomi (gli atti razionali) non ci sono, ma la malattia (natura razionale = persona) c’è.
    3)Tutti gli esseri umani sono persone, ma non tutte le persone sono esseri umani. Per la filosofia tomista anche Dio è persona, e non è un essere umano. Attenzione: anche in questo caso ci stiamo muovendo nel solco della filosofia non della teologia. Infatti con il solo uso della ragione, e non della fede, posso provare che Dio esiste e che ha delle qualità (creatore, ordinatore, sommo bene, eterno, essere sussistente, essere semplice, etc) che lo definiscono come persona. Perchè questo discorso? Perchè questo vale per gli embrioni cibridi. E' un punto molto complesso e su cui i bioeticisti si stanno interrogando. Se è interessato la rimando ad un mio articolo che però purtroppo verrà pubblicato solo a settembre sulla rivista di settore Divus Thomas. Molto in sintesi: i cibridi non hanno DNA completamente umano. La domanda giusta da farsi allora non è se gli embrioni cibridi sono esseri umani (a questo ci penserà la biologia) ma se i cibridi sono persone cioè esseri di natura razionale. Quindi seguire la via data dal DNA può essere erronea. Faccio un esempio: se venissero sulla terra gli extraterresti non ci staremmo a domandare se hanno DNA umano e quanto ne hanno per capire se sono persone. Capiremmo intuitivamente che hanno dignità di persone perchè i loro atti ci rivelerebbero che lo sono. Il fatto che hanno saputo costruire un'astronave, che hanno un linguaggio etc. rivela la presenza di un'anima razionale. Così per gli ibridi: ora non possiamo saperlo con certezza. Una volta nati, dagli atti avremmo la prova o meno, o il dubbio, dell'esistenza di un'anima razionale (andrebbero fatti molti distinguo in proposito ma qui non è possibile approfondire). Sottolineo con forza un distinguo importante: l'attestazione di attività chiaramente funzionali non è il fondamento della dignità di una persona, ma è solo mezzo di prova. Non causa , ma mezzo. Sono comunque inoppugnabili due considerazioni di carattere morale che hanno valore sul piano pratico:
    a) mai è permesso intervenire, se non per scopo diagnostico e/o terapeutico, sul patrimonio genetico umano, quando tale intervento vada ad intaccare l’identità genetica del nascituro. Quindi la produzione di embrioni cibridi contrasta gravemente con i principi della legge morale naturale.
    b) qualora però venissero generati degli embrioni cibridi, a questo caso deve essere applicata la posizione tutioristica: nel dubbio di come qualificarli, tali esseri viventi comunque devono essere fatti nascere e non distrutti.
    3) riguardo al Ddl Calabrò: anche in questo caso occorrerebbe analizzare articolo per articolo l’intero disegno (che tra l’altro sta subendo molte modiche in itinere). Come giudizio sintetico potrei formulare il seguente: la disciplina prevista è troppo vaga e generica. Si rischiano, sul piano attuativo, derive eutanasiche. Una battuta: una legge sul testamento biologico è a mio avviso inutile. Il nostro ordinamento giuridico è sostanzialmente esaustivo sul punto e non ci sono lacune. Gli errori ed orrori della magistratura vanno risolti applicando la normativa già vigente e attraverso gli strumenti procedurali della giustizia.

    Con rinnovata cordialità

    Tommaso Scandroglio

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  31. A proposito di Cattivi Maestri, Vi posto una notizia di oggi, tratta dal sitoweb della "Repubblica":

    Brasile, la Chiesa contro i sanitari che hanno interrotto la gravidanza della piccola
    incinta di due gemelli dopo le violenze del patrigno. I dottori: "Rischiava la vita"
    Bimba di 9 anni stuprata abortisce
    l'arcivescovo scomunica i medici
    Il prelato: "Se la legge umana è contraria a quella di Dio, la legge umana non ha valore"
    Il ministro della Salute: "Sono scioccato. E' una posizione estremista e inopportuna"

    Bimba di 9 anni stuprata abortisce l'arcivescovo scomunica i medici

    ROMA - Scomunica. Sentenza inappellabile della Chiesa cattolica brasiliana contro i medici che hanno fatto abortire una bimba di nove anni, stuprata dal patrigno e incinta di due gemelli. L'aborto, ha specificato José Cardoso Sobrinho, arcivescovo di Olinda e Recife, è un crimine agli occhi della Chiesa e la legge degli uomini non può sovrastare quella di Dio. Durissimo il commento del ministro della Sanità brasiliano, che ha accusato la Chiesa di aver adottato una posizione "estremista" e "inopportuna".

    Il patrigno, indagato per stupro, ha ammesso che abusava della bambina da quando aveva 6 anni. Alla piccola, ricoverata presso un ospedale di Recife, sono stati somministrati farmaci abortivi mercoledì pomeriggio. A giudizio dei sanitari portare a termine la gravidanza avrebbe comportato gravi rischi, o addirittura la morte, per la bambina. Secondo la legge brasiliana, l'aborto è consentito in caso di stupro o di rischi per la vita della madre. La bambina, fanno notare i medici, rientrava in ambedue le categorie.

    L'arcivescovo, esponente dell'ala più integralista della Chiesa brasiliana, è immediatamente passato al contrattacco. "La legge di Dio è superiore a qualunque legge umana" ha proclamato. "Quindi se la legge umana, cioè una legge promulgata dagli uomini, è contraria alla legge di Dio, questa legge umana non ha alcun valore" ha detto, riferisce il sito del quotidiano O globo. Quindi tutte le persone che hanno partecipato all'aborto (con l'eccezione però della bambina) sono state scomunicate.

    Fine dell'articolo. Sarei curioso di conoscere il vostro giudizio di moralisti di professione sui seguenti punti:
    1. E' giusta la decisione della famiglia di far abortire la bambina?(patrigno escluso, ovviamente)
    2. I medici chiamati ad eseguire l'aborto, avrebbero dovuto astenersi per ossequio alla morale cattolica?
    3. E' giusta la decisione del vescovo?
    4. La ritenete in linea con le indicazioni vaticane?
    5. Cosa andava fatto secondo voi?

    Grazie per le risposte.

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  32. -così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. "

    -io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici.

    Genesi 22, 9-17


    Signor Barone, nell'ordine incomprensibile di Dio rientra anche il fatto di non aver permesso l'olocausto di Isacco per mano di suo padre Abramo, ma poi permetterà ai farisei l'olocausto di suo Figlio Gesù.
    tyi

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  33. Per Anonimo (il quale cosa fa? ci appella "moralisti di professione", ma non si degna di dirci il suo nome).
    Non siamo affatto moralisti di professione: a meno che tutti coloro che esprimono una valutazione etica o giuridica lo diventino automaticamente.
    Non solo: come più volte ribadito, non siamo nemmeno un blog cattolico, come non è un'associazione ecclesiale il Comitato Verità e Vita.

    Ciò premesso, e senza volermi sottrarre alla domanda, le chiedo: quanto sono attendibili le notizie di Repubblica? Lei ci metterebbe la mano sul fuoco? Questo le chiedo perché, come avrà visto, un punto fondamentale dell'articolo - vale a dire il parere dei sanitari in ordine al pericolo di vita per la bambina derivante dalla prosecuzione della gravidanza - riporta un parere anonimo e collettivo e quindi in nessun modo verificabile.
    Quanto alla "decisione" del vescovo: lei è sicuro che il vescovo abbia "scomunicato" qualcuno? La scomunica per l'aborto volontario non è forse latae sententiae? Secondo me si tratta di una evidente imprecisione (segno, a sua volta, di una palese montatura) dell'articolo, tutto teso a dimostrare che il vescovo è "esponente dell'ala più integralista" ...

    Come vede siamo nel campo dell'incertezza (a meno che lei faccia parte dei "credenti in Repubblica", per i quali ogni parola che scende da quel gionale o da quel sito è oro colato).
    Lei chiede: "è giusta la decisione della famiglia di far abortire la bambina?": le domando: l'articolo parla forse di una decisione della famiglia?
    Il criterio del "giusto" e dello "sbagliato" necessita, comunque, di un criterio; non vi è dubbio che l'aborto ha provocato la morte di due bambini: io non posso che risponderle che, in base a questo criterio - che, secondo me è l'unico davvro importante - se davvero la prosecuzione della gravidanza metteva la vita della piccola mamma in pericolo, l'aborto era lecito. Non sappiamo se ciò era in realtà, se il pericolo fosse imminente o solo potenziale; non sappiamo nemmeno se i "farmaci" (sic!) per far abortire la bambina siano stati per lei altrettanto pericolosi.
    Non rispondo sulle "indicazioni vaticane", sia perché (a quanto risulta dallo stesso articolo!) nessuna indicazione veniva dal Vaticano, sia perché non faccio parte del Vaticano.

    Se lei vuole dire la sua, per favore, si firmi.

    Giacomo Rocchi

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  34. La notizia non è solo su repubblica, ma su tutti i giornali.
    Ma la domanda è: Se la scomunica in caso di aborto è automatica, per quale motivo il Vescovo l'ha sentenziata pubblicamente? La chiesa denuncia pubblicamente tutti gli aborti, o solo quelli che le fanno più comodo per catechizzare?
    Sono solo ipocriti e speculano sui drammi della povera gente!
    La vostra non è un'associazione ecclesiale? Sicuramente è incoraggiata e sostenuta dal Vaticano (ritenete la gente tanto ingenua?).
    Antonio Scoccimarro

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  35. Per Antonio Scoccimarro

    Vedo che Lei ha compreso tutto: il fatto che la notizia sia su tutti i giornali, evidentemnete, per Lei è sufficiente: contento Lei ...

    Non siamo un'associazione ecclesiale, non abbiamo titolo per giudicare quello che i Vescovi fanno all'interno della Chiesa (già: questo non ci aveva pensato! la scomunica è un provvedimento che opera all'interno della Chiesa; non so se il sig. Scoccimarro sia cattolico; se lo è avrà titolo per lamentarsi con il suo vescovo - e non con il nostro blog - delle scelte o delle parole dell'altro vescovo; nel caso contrario: perché ne parla?); quanto all'ingenuità della gente, a parte che noi parliamo alle persone e non alla gente; ma soprattutto credo che alle persone che ci leggono interessi più riflettere sulle questioni che solleviamo, piuttosto che sapere quale comploto ci sia dietro ...
    Comunque, se a Scoccimarro interessa, si può piazzare nel colonnato del Bernini, vicino alle guardie svizzere, per controllare se qualche appartenente a verità e Vita entra in Vaticano per un colloquio segreto con il papa ...

    Giacomo Rocchi

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