lunedì 2 marzo 2009

Autodeterminazione?

Dal ricorso di Beppino Englaro contro il decreto della Corte d'Appello che respingeva la richiesta di interruzione del sondino nasogastrico:

"I convincimenti di Eluana sarebbero stati chiesti e sarebbero stati oggetto di istruttoria non perché taluno potesse pensare che essi, manifestati in un tempo lontano, quando ancora Eluana era in piena salute, valgano oggi come manifestazione di volontà idonea, equiparabile ad un dissenso in chiave attuale dai trattamenti che ella subisce": lo stesso Beppino Englaro riteneva che la volontà espressa dalla figlia fosse irrilevante!

Dal decreto della Corte d'Appello di Milano del 2006: il contenuto delle testimonianze delle amiche "benché indicativo della personalità di Eluana, caratterizzato da un forte senso di indipendenza, intollerante delle regole e degli schemi, amante della libertà della vita dinamica, molto ferma nelle sue convinzioni, non può essere utilizzato al fine di evincere una volontà sicura della stessa contraria alla prosecuzione delle cure e dei trattamenti che attualmente la tengono in vita" ...

La Cassazione del 2007, secondo la Corte d'Appello di Milano del 2008, "non ha ritenuto che fosse indispensabile la diretta ricostruzione di una sorta di testamento biologico effettuale di Eluana, contenente le sue precise dichiarazioni anticipate di trattamento, sia pure rese in modo non formale; ma che fosse necessario e sufficiente accertare che la richiesta di interruzione del trattamento formulata dal padre in veste di tutore riflettesse gli orientamenti di vita della figlia".

Ma davvero qualcuno continua a credere che Eluana è stata uccisa perché il padre ha ubbidito alla sua richiesta di morire?

Giacomo Rocchi

11 commenti:

  1. Sarebbe più corretto dire che al corpo di Eluana, ormai in stato vegetativo irreversibile, è stato tolto l'ARTIFICIO del sondino nasogastrico, e la natura ha fatto il suo corso (Eluana come persona umana era già morta). Caso differente è quello di Crisafulli, che mantiene un contatto con la realtà ed è cosciente e consapevole (e sicuramente alterna questa sua consapevolezza con periodi di sogni REM, cosa del tutto ormai assente in Eluana:i neuroni e le sinapsi dedicate non esistevano più, perchè atrofizzati). I medici che avevano in cura Crisafulli avevano fatto una diagnosi SBAGLIATA: non era solo vita vegetativa. Farlo morire, in questo caso, corrisponderebbe ad EUTANASIA (cosa, ripeto diversa, nel caso di Eluana). Oggi vi sono "risonanze magnetiche avanzate" in grado di individuare l'attività dei neuroni e delle sinapsi in ogni singola area del cervello.
    Per quanto riguarda il padre di Eluana, ritengo che abbia agito in buona fede, interpretando "la visione di vita umana" che sua figlia aveva quando era consapevole, prima dell'incidente. Per la cassazione questo è stato sufficiente.
    Riccardo Calantropio

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  2. In realtà la scienza conosce ancora pochissimo del cervello e non può mai prevedere cosa capiterà nello sviluppo futuro di qualsiasi persona. Qui semplicemente si è negato acqua e cibo ad una persona innocente, per quanto sia difficile interpretare il significato di quello stato di vita. Lei era comunque viva, ci sono testimonianze sul fatto che reagiva agli stimoli, dormiva, talvolta sorrideva, annuiva, addirittura poteva anche nutrirsi deglutendo autonomamente.... Ma anche non avesse avuto alcuna di queste facoltà e fosse stata immobile in coma, negarle le cure mediche salvavita, le cure mediche ordinarie e straordinarie (quando non sproporzionate o inutili), il cibo e l'acqua sarebbe stato un anticipare la sua morte, pertanto azioni illecite.

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  3. Riccardo Calantropio continua a proporci la "sua" idea di persona e la "sua" idea di vita.

    Nonostante ritenga di essere stato male considerato in precedenti post, in realtà la sua posizione si può riassumere così: contrariamente a quanto stabilisce l'ordinamento giuridico e la legge penale e civile, alcuni uomini, benché vivi, non sono persone e non hanno diritti.
    Il criterio di distinzione proposto (questo è un mio parere, e mi guardo bene dal cercare di contraddirlo sul suo terreno) sfiora il grottesco ("hai sogni REM? Sei persona! Non li hai? Peccato ...), ma è, d'altro canto, la dimostrazione plastica che, quando si abbandonano i criteri oggettivi e si apre la porta alla discriminazione fra essere umani (questo sì, questo no), di fatto si apre la porta all'arbitrio, con la facile previsione della sopraffazione dei più forti sui più deboli (e Eluana Englaro era, senza dubbio, una persona debole e indifesa).

    L'operazione che compie Calantropio (e come lui molti altri, magari con criteri diversi) passa attraverso il concetto di "persona": uomo sì, persona no, oppure - come scrive in questo commento - "persona già morta".

    Noi ci vantiamo di difendere i diritti dell'uomo - dal concepimento fino alla morte naturale - di ogni uomo, e sopratutto di quelli che si trovano nella debolezza, nella malattia, nella disabilità!

    Giacomo Rocchi

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  4. Per Giacomo Rocchi.
    Il problema è filosofico-religioso-ideologico; e si dovrebbe avere l'umiltà di prendere atto che vi è diversità di basi di partenza: metafisica, relativismo, olismo. Ovviamente, il comitato che rappresenta ha basi filosofiche metafisiche e quindi dogmatiche. Io, come la stragrande maggioranza dei cittadini europei, sono contrario al dogmatismo, che i cattolici vorrebbero imporre agli altri. Faccio un esempio, a voi caro: L'embrione è uno di noi? (Per me lo è solo a partire dai tre mesi circa): prima è un progetto di individuo umano. Ma ora rispondetemi a queste altre domande: uno spermatozoo è uno di noi? (Per me è un preprogramma di un embrione, che dipende da una percentuale aleatoria) Un embrione ibrido uomo-animale è uno di noi? (o bisogna vedere in che percentuali il genoma umano prevale?). Rispondetemi, se potete, in modo dogmatico.
    Riccardo Calantropio

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  5. Caro Calantropio,
    continui a baloccarsi.

    Eluana Englaro era uno di noi: una donna viva che è stata uccisa!

    La saluto,
    Giacomo Rocchi

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  6. Caro Calantropio,
    non siamo obbligati ad allontanarci dal tema del post del blog. Se vuole continuare sui suoi temi la prego di farlo in altra sede. Qui stiamo parlando di Eluana. E la domanda posta alla fine era "Ma davvero qualcuno continua a credere che Eluana è stata uccisa perché il padre ha ubbidito alla sua richiesta di morire?"
    Cordialmente
    Giovanni Ceroni

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  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  8. Per Calantropio, pregherei di rivolgersi con nome e cognome corretti e di attenersi ai temi dei blog.

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  9. Il mio primo intervento contestava l'impostazione della domanda, che implica le vostre opinioni dogmatiche sul fatto che Eluana sia stata uccisa.
    Se non siete in grado di controbbattere con argomentazioni razionali, invece di censurare i post, forse è meglio dire apertamente che preferite solo interventi di chi la pensa come voi.
    Riccardo Calantropio

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  10. Caro Calantropio, non c'è nessun'accanimento nei suoi confronti, le risposte le ha ricevute abbondantemente. Inoltre, per il futuro, non siamo disposti a farci 'usare' per pubblicizzare incessantemente le sue teorie, il blog non è fatto per questo.
    Sempre cordialmente.
    Giovanni Ceroni

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  11. Proprio in questo BLOG non ho pubblicizzato le mie teorie (che riguardano altri argomenti: l'inconscio), semmai nell'altro blog qualcosa di secondario;.....ma accetto la vostra sfida: Nel futuro, probabilmente, farò interventi usando uno pseudonimo, senza nessun riferimento al mio sito; e vedremo come vi comporterete, visto che conoscete il mio ID.
    Saluti
    Riccardo Calantropio

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