Dal disegno di legge Calabrò modificato in Commissione e in discussione all'Assemblea del Senato dal 18 marzo:
"Salvo i casi previsti dalla legge, ogni trattamento sanitario è attivato previo consenso esplicito ed attuale del paziente ... il consenso al trattamento sanitario può essere revocato, anche parzialmente ... In caso di interdizione ai sensi dell'art. 414 del codice civile, il consenso è prestato dal tutore che appone la firma in calce al documento ... il consenso al trattamento medico del minore è accordato o rifiutato dagli esercenti la potestà genitoriale o la tutela ... La decisione di tali soggetti riguarda quanto consentito dall'art. 3 ed è adottata avendo come scopo esclusivo la salvaguardia della salute psicofisica dell'incapace o del minore".
La discussione sul testamento biologico è stata aperta dalla vicenda dell'uccisione di Eluana Englaro - disabile priva di coscienza e che mai aveva chiesto di essere uccisa - ad opera del padre/tutore: a lui è stato riconosciuto il potere di decidere al posto dell'interdetta e di decidere anche nel senso della morte della stessa.
E' stata eutanasia: lo abbiamo detto e dimostrato; l'uccisione di un disabile motivato dal suo stato di disabilità.
Davvero una legge avrebbe fatto sì che un "caso Englaro" non si sarebbe mai ripetuto?
La risposta sta in queste norme: al tutore e al genitore viene attribuita la rappresentanza dell'interdetto e del minore anche in relazione alle terapie mediche: proprio il principio introdotto dalla Cassazione sul Caso Englaro nel 2007. Il consenso o il rifiuto riguardano tutti i trattamenti sanitari, anche quelli che il medico ritiene possano essere di giovamento al paziente (art. 3 comma 3); il tutore o il genitore potrà rifiutare trattamenti sanitari che ritenga "di carattere sproporzionato, futili, sperimentali, altamente invasivi o altamente invalidanti" (art. 3 comma 4).
Quali criteri dovrà seguire il tutore o il genitore? "La salvaguardia della salute psicofisica dell'incapace". Abbiamo capito bene: non la "difesa della vita" dell'interdetto, ma una "salvaguardia" (concetto già non del tutto preciso) della "salute psicofisica": e con questo termine - lo sappiamo bene, conoscendone la portata rispetto alla legge sull'aborto - il criterio diventa assolutamente vago e assolutamente soggettivo.
Ecco, quindi, il genitore di un neonato prematuro a rischio di disabilità che potrà rifiutare il proseguire delle terapie intensive, ritenendo che il figlio non sarebbe adeguatamente "salvaguardato nella sua salute psicofisica" da una vita con disabilità ... ecco il tutore di un soggetto in stato vegetativo che potrà rifiutare terapie (anche se non chiedere l'interruzione della nutrizione artificiale: ma probabilmente potrà rifiutare l'inserimento del sondino nasogastrico o della PEG).
Quali rimedi a rifiuti ingiustificati? Il medico coscienzioso che vorrà salvare la vita del neonato o del disabile potrà agire ugualmente?
Art. 7 comma 2: "L'autorizzazione giudiziaria è necessaria anche in caso di inadempimento o inerzia da parte di soggetti legittimati ad esprimere il consenso al trattamento sanitario".
No, si dovrà ricorrere al Giudice civile ... occorrono davvero altre parole?
Giacomo Rocchi
E' chiarissimo, per ampie fasce di popolazione entrerà in funzione un meccanismo di eutanasia legalizzata.
RispondiEliminaEntrati in questo 'vicolo' è praticamente impossibile non riscontrare un generale ammorbidimento delle coscienze di fronte alla falsa pietà eutanasica.
'L'hanno uccisa' 'E' stato un assassinio' qualcuno ha gridato quel lunedì triste nelle aule del senato.
In futuro siamo sicuri che ci renderemo conto di quante saranno le vittime di una legge ingiusta?
Quello che si sta rilevando è la deriva eutanasica.
RispondiEliminaE' il registrare che stiamo vivendo una fase critica della storia del nostro paese, dove entra, nelle coscienze e in qualche modo anche nelle leggi, la disponibilità della vita umana.
Qui non è questione di cattolici intransigenti, di destra o di sinistra. Stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per frenare questo lento processo di lavaggio del cervello, di indottrinamento, che vorrebbe sempre più prendere il controllo del nascere e del morire.
Cerchiamo solo di fare il nostro dovere, onestamente.
La vita è sacra, sempre, ma con maggior riguardo nei confronti dei più deboli e di coloro che non possono esprimersi, prime vittime dell'eutanasia (l'aborto stesso è spesso assimilabile all'eutanasia).
Ma la verità alla fine prevarrà!
Abbiatene certezza.
Giovanni Ceroni
Ne sono certissima:
RispondiEliminaLA VERITA' PREVARRA' SEMPRE, basta avere pazienza.
Io,ovviamente, parlo della verità in cui credo; sicuramente diversa da quella del sig. Ceroni. Le guerre di religione da millenni avvengono proprio perchè ognuno è convinto, in buona fede, di una sua verità.
E a proposito di indrottinamento: è prerogativa solo della chiesa cattolica?
Marina N.
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RispondiEliminaE' SBAGLIATO GIA' IL METODO DELL'INDOTTRINAMENTO. L'unico metodo democratico è la libertà di opinione e di espessione, e i confronti onesti e senza disinformazione.
RispondiEliminaI cittadini così potranno giudicare e scegliere liberamente secondo coscienza, e non secondo una dottrina stabilita dall'alto.
lunedì 16 marzo 2009 14.20.
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RispondiEliminaRibadiamo per l'ennesima volta a Marina N. di voler stare a tema, questo è un blog, non un forum.
RispondiEliminaSe Marina N. vuole proporre nuovi argomenti è libera di farlo in un proprio blog.
Giovanni Ceroni
Ancora la legge è in discussione al senato; per cui c'è ancora tempo per modificarla anche alla camera.
RispondiEliminaSperiamo bene
Per me la proposta di Indipendente1 è accettabile.
RispondiEliminaCerto che se un post ha per titolo:
"Ecco l'Eutanasia per legge", e in quel post faccio riferimento alla Germania e al loro testamento biologico approvato anche dalla Conferenza Episcopale, e il Sig. Ceroni mi rimprovera come una scolaretta indisciplinata con le testuali parole:
"Ribadiamo per l'ennesima volta a Marina N. di voler stare a tema, questo è un blog, non un forum.
Se Marina N. vuole proporre nuovi argomenti è libera di farlo in un proprio blog.
Giovanni Ceroni"
si ci si sente presa in giro ed offesa.
Marina N.
Carissimi lettori,
RispondiEliminaChiedo scusa se ho offeso qualcuno, compresa Marina.
Questo non toglie che alcune regole devono essere rispettate.
Il senso di alcune cancellazioni di post è quello di mantenere l'attenzione sull'argomento trattato.
Altre avvengono perchè storpiano i nomi. Altre perchè completamente fuori tema o di stile propagandistico.
Questo è un giudizio di cui ci prendiamo la responsabilità personale di coscienza, consapevoli di poter anche sbagliare.
Giovanni Ceroni