sabato 28 febbraio 2009

La fuga dalla realtà

Se è vero che gli insulti anonimi abbondantemente riversati sul nostro blog nelle ultime ore non meritano repliche, come osserva Pietro Brovarone, non vi è dubbio che i nostri affettuosi amici suscitano alcune riflessioni che vale la pena di riportare.

PREGIUDIZIO. Molti dei nostri commentatori hanno dato per scontato che a motivare la denuncia (e a sostenere l'attività del Comitato Verità e Vita) sia una fede religiosa: questo tentativo di incasellare all'istante l'autore di una certa azione è molto comodo nel ragionamento, perché permette di dire: "voi siete gli integralisti crudeli che ve la prendete con un disgraziato come Beppino Englaro!". Naturalmente il pregiudizio non necessita di riprove e, quindi, i nostri amici non andranno a visitare il sito del nostro Comitato per scoprire che il Comitato Verità e Vita non è affatto un'associazione ecclesiale. D'altro canto, anche tornando indietro ai post di questo blog, potranno vedere come non temiamo di parlare male dei vescovi: provate a digitare "Bagnasco" e vedrete quanti post polemici vi sono nei confronti del Presidente della Conferenza Episcopale.


SMEMORATI! Ma i nostri affettuosi amici, nella loro furia antintegralista, sembrano dimenticare che la difesa dei diritti umani fondamentali - primo fra tutti quello del diritto alla vita dei deboli - non è affatto riservato ai clericali, ma costituisce il fondamento della nostra civiltà. Non pare che la dichiarazione universale dei diritti (1948) o altre dichiarazioni del genere siano state siglate dai papi ...


IRREALISTICI. Marco Mastrini afferma che "Eluana non era affatto viva". Il sig. Mastrini deve decidere se le sue affermazioni sono agganciate alla realtà effettuale e alla scienza (secondo cui, come nessuno nega, Eluana Englaro era viva), oppure alle sue fantasie: se il concetto di morte è quello (comunemente accettato dalla comunità scientifica) di morte cerebrale, nessuno dei parametri dei soggetti in stato vegetativi persistente corrisponde a quelli dettati per verificare se è intervenuta questa morte. Ma le fantasie servono al sig. Mastrini per affermare (e convincere se stesso, presumo) che Eluana Englaro non è stata uccisa ... perché era già morta!

Si svegli Mastrini!


IDEOLOGICI. Ovviamente, con la nostra denuncia, abbiamo voluto "imporre la propria visione del mondo anche a coloro che la pensano diversamente", come scrive Anonimo. No: abbiamo solo preso atto di un fatto realmente accaduto - una disabile in stato di incoscienza che è stata fatta morire di fame e di sete - e lo abbiamo presentato all'autorità giudiziaria penale con considerazioni che dimostrano (a nostro parere) che si è trattato di un'uccisione illecita (condotta che il codice penale - non noi - qualifica "omicidio volontario"). L'autorizzazione ad uccidere Eluana Englaro, invece, era giusta? Attendiamo - che altro potremmo fare - la pronuncia dell'autorità giudiziaria.


BUONISTI. Eh, sì: perché ovviamente siamo "inumani", ipocriti, antidemocratici, crudeli, indifferenti verso l'uomo (qualcuno è convinto che proviamo più pietà nei confronti dei cani) e così via. Un Anonimo, in uno slancio (e un volo pindarico) davvero notevole, ci paragona ai carnefici di Auschwitz ... Tutto questo nasconde, ancora una volta, la realtà: sono stati Beppino Englaro e la sua equipe a far morire di fame e di sete Eluana Englaro, noi (e non solo noi) ci siamo limitati a chiedere che l'autorità giudiziaria penale verificasse se ciò era lecito. Ma il distacco dalla realtà fa dire allo stesso anonimo che "Eluana era stata costretta in condizioni disumane contro la sua volontà", quando è notorio, da una parte che la giovane disabile era amorevolmente curata ed accudita, che non sentiva alcun dolore e, soprattutto (se l'anonimo ha letto la sentenza che con tanta sicurezza cita, lo sa benissimo) che ella non aveva mai chiesto di essere uccisa (ciò è scritto a chiare lettere!).


Non pretendiamo di convincere gli anonimi commentatori, ma nemmeno Alberto Marzi di Cecina, perché il loro ripetuto "vergogna!" nasconde la voglia di ragionare e di capire (o, quanto meno, di discutere civilmente).

Semplicemente certe cose vanno fatte e vanno dette, per difendere la vita di molte persone (che dopo l'uccisione di Eluana Englaro sono potenzialmente candidate a subire la stessa sorte) e la verità dei fatti.


Giacomo Rocchi

71 commenti:

  1. Dal gruppo di Facebook:
    Esprimiamo il nostro dissenso per la denuncia al Sig. Englaro per Omicidio
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    Già mi indignava il fatto che quest'uomo debba viaggiare con la scorta perchè minacciato di morte (da coloro che professano la sacralità della vita!), figuriamoci arrivare a questo punto, denunciato come fosse uno dei peggiori criminali!
    Mi auguravo solo che Peppino Englaro potesse trovare un po' di pace dopo 17 anni di sofferenza, ma sottovalutavo il fatto che nel nostro paese ogni pretesto è buono per arrivare a strumentalizzazioni e sterili polemiche.
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    Qualcuno di voi sa cosa significa per un padre
    vegliare il corpo senza vita di sua figlia per 17 anni senza alcuna speranza di cambiamento?
    Vi assicuro che per distruggere psicologicamente un essere umano basta molto meno.
    Dovreste accusare di omicidio tutti quelli che vedendo un proprio caro soffrire senza speranza
    pregano perche' la sua sofferenza finisca prima possibile.
    Beppino Englaro e' un padre che con molto coraggio ha compiuto un gesto di amore estremo
    Auguro a tutti di non trovarvi mai in una situazione del genere.
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    Prego, con il cuore, tutti coloro che hanno creato pagine intitolate al caso Englaro come un ‘omicidio’ di riflettere se sarebbe meglio ribattezzare i vostro siti con definizioni più appropriate, cristiane, o semplicemente umane, magari tralasciando nomi e cognomi di altri esseri viventi, fratelli nostri, e immersi nel dolore.
    Facciamo un bell’atto collettivo di buon senso e di onesta’.. limitiamoci a dire cosa faremmo noi, in una determinata situzione (supposto che ci si conosca tanto bene e si sia così forti e sicuri di se'), e lasciamo i giudizi a Dio ‘Padre misericordioso’.
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    “Non giudicate e non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati.Perdonate e vi sarà perdonato. Date e vi sarà dato: ne riceverete in misura buona, pigiata, scossa e traboccante, perché con la stessa misura con cui misurate, sarà misurato anche a voi”
    Ho sentito, acuto, il bisogno di rileggere più e più volte questo meraviglioso passo del vangelo, per riuscire a sopportare l’idea che qualcuno potesse, da credente, accostare questo dramma ad un omicidio.
    Ciascuno si regoli in base alla propria coscienza ed alle conoscenze, alle informazioni, al sapere che possiede.
    Perché ciascuno, poi, dovra’ rispondere di cio’ che dice e che fa, in piena coscienza e consapevolmente.
    La mia mi dice di tacere, su certi argomenti, se non sono in grado di trattarli con il dovuto rispetto verso le persone , anime viventi e creature di Dio malgrado la loro fede o il loro ateismo !!, che ne sono coinvolte.
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    RISPETTARE LA VITA
    RISPETTARE LA LEGGE
    RISPETTARE LA SOCIETA'
    RISPETTARE BEPPINO ENGLARO
    NO ALLE BUFFONATE, ANCHE A CARNEVALE!!!
    VERGOGNA

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  2. si pensi anche solo al nome: "verità e vita". Con qualche e fondato pregiudizio, lo ammetto (del resto anche Scientology si definisce un movimento a favore della verità e fermamente convinto della fondatezza delle sue azioni, lascio a chiunque il relativo giudizio) mi viene da pensare subito, appena letto il nome del comitato, che la verità sia soltanto la VOSTRA verità e che la vita non possa altro che considerarsi, in questo contesto, un dono da parte di Colui che la verità ve l'ha insegnata. Mi dispiace, preferisco molto di più Libertà e Giustizia, non so, probabilmente perchè, per una persona che non crede all'esistenza di una verità assoluta, suona più democratico.
    PS: l'accusa di omicidio, per quanto legalmente lecita, calata nel contesto, è soltanto una grossolana e volgare mancanza di sensibilità.
    PPS: Per quanto anticlericale, so che ci possono essere persone ancora più miopi e dogmaticamente chiuse nella parte laica della società; grazie per avermi dato un'ulteriore prova di ciò.

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  3. Il gruppo che ha espresso civilmente il proprio dissenso (così come si invitava a fare su Facebook) deve essere anche in grado di ragionare.
    Se qualcuno rispetta la legge, questo è il Comitato verità e Vita che, altrettanto civilmente, ha presentato una denuncia all'organo deputato a farla rispettare, la Giustizia penale.
    Quanto al rispetto della vita ... la vita di chi? Nessuno giudica moralmente Beppino Englaro, noi valutiamo la sua condotta - quella di uccidere la figlia disabile e priva di coscienza senza che nemmeno ella lo avesse mai chiesto - e chiediamo che la Magistratura penale la valuti.
    Rispettare Beppino Englaro? Lo stesso ha ripetuto più volte che si aspettava l'apertura di un'indagine penale, i suoi avvocati lo avevano avvisato: in che cosa gli abbiamo mancato di rispetto?
    Buffonate? Si tratta di una denuncia penale fatta seriamente (e ovviamente discutibile nelle sue argomentazioni), tanto che il Procuratore di Udine non l'ha affatto considerata una buffonata, ma ha iscritto i responsabili nel registro degli indagati.
    Vergogna? Chi la invoca - temo - preferisce non ragionare. Perché ci dovremmo vergognare? Per avere interpellato - come hanno fatto moltissime altre persone - la Procura deputata a valutare i reati proponendogli delle argomentazioni giuridiche?

    Giacomo Rocchi

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  4. Per Anonimo.
    Vedo che si diletta a discettare di verità, ma non parla della vita: beh, senza volerle spiegare chi siamo (esiste un sito e su questo blog sono state scritte tante cose che, mi pare, Lei non abbia letto), vorrei che riflettesse come sia indubitabilmente vero (reale, percepibile nella realtà effettuale) che la vita di Eluana Englaro sia stata soppressa.
    Vedo che, piuttosto che andare al nocciolo della questione - è giusto oppure no che una disabile priva di coscienza sia stata fatta morire di fame e di sete? - lei discetta sulla "sensibilità" di qualcuno, come se il criterio della sensibilità potesse sostituirsi a quelli legali. Il codice penale non punisce mica chi lede la sensibilità altrui, ma "chiunque cagiona la morte di un uomo".
    La saluto,
    Giacomo Rocchi

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  5. IRREALISTICI.
    "Marco Mastrini afferma che "Eluana non era affatto viva".
    Il sig. Mastrini deve decidere se le sue affermazioni sono agganciate alla realtà effettuale e alla scienza (secondo cui, come nessuno nega, Eluana Englaro era viva), oppure alle sue fantasie: se il concetto di morte è quello (comunemente accettato dalla comunità scientifica) di morte cerebrale, nessuno dei parametri dei soggetti in stato vegetativi persistente corrisponde a quelli dettati per verificare se è intervenuta questa morte.
    Ma le fantasie servono al sig. Mastrini per affermare (e convincere se stesso, presumo) che Eluana Englaro non è stata uccisa ... perché era già morta!

    Si svegli Mastrini!"

    Sig. Rocchi,
    Se permette cerco di chiarire il mio pensiero, che è stato estrapolato brutalmente dal contesto (infatti erano righe di commento inserite in una risposta ad un altro lettore).
    Rivendico il mio diritto a considerare insindacabilmente per me stesso (ed esclusivamente per me stesso) una condizione quale quella di Eluana una condizione di "non vita", assolutamente non desiderabile.
    Qualora io fossi impossibilitato a ribadire la mia volonta, considererei auspicabile qualsiasi intervento che, in accordo con le mie convinzioni, interrompa tale condizione.
    La scienza non c'entra niente, la mia affermazione è legata alla mia realtà di essere umano (non comprendo il senso in cui è stato utilizzato il termine "fantasie").
    Quello che mi chiedo è come mai, mentre io rispetto le sue convinzioni per cui riconosco il suo diritto a continuare un tale tipo di esistenza, pronto a sostenerne gli oneri connessi, lei non riusca a comprendere il mio legittimo desiderio di non subire tale condizione e il desiderio che venga intrapresa ogni possibile azione in tal senso.

    P.S.
    Non vedo come le offese gratuite ("si svegli") possano giovare al dibattito.
    Chissà cosa avrebbe da dire in proposito il sig. Pietro Brovarone?

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  6. Desidero congratularmi con "Verità e Vita" per il coraggio che questa associazione ha dimostrato denunciando tutti i boia di Eluana Englaro.

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  7. Ho appena letto l'intervista del sig. Giuseppe Garrone sulla Repubblica e voglio esprimere tutto il mio disgusto e disprezzo nei confronti di chi, arrogondasi il diritto di possedere la verità, con un'operazione di sciacallaggio ideologico (siete apolitici e non confessionali sic!) ha accusato Beppino Englaro di aver usato la figlia per trarre vantaggio dalla sua morte e vendere più copie del libro VERGOGNATEVI !!!!!!!

    Se il vostro dio di cui parlate, e di cui vi considerate interpreti, esiste veramente spero non vi perdoni questa perfidia

    Alessandro Spaziani

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  8. Sono un cittadino italiano disgustato e preoccupato visto che le nuove leggi di questo governo imporranno a tutti il vostro delirante Credo.Cittadino che pensa che se uno di voi desidera restare attaccato ad un sondino o a un respiratore tutta una vita ne ha tutto il diritto ma imporre questa cosa agli altri sia molto più violento e ingiusto del lasciare che la natura faccia il suo corso e che le volontà dell'INDIVIDUO che sceglie di interrompere qualsiasi trattamento medico vengano rispettate.
    Anche io dopo aver letto l'intervista a Giuseppe Garrone mi associo al disgusto e al disprezzo di Alessandro. La vostra arroganza e fanatismo supera ogni limite... mi spiace solo constatare che qualcuno vi prenda sul serio in quest'Italia che invece di progredire sprofonda verso il medio evo, siete solo una banda di fanatici a cui non dovrebbero essere concessi spazi pubblici se non per sbeffeggiarvi, anzi dovreste essere sottoposti a forza a qualche trattamento di riabilitazione mentale perchè ne avete veramente bisogno. Pensare che esista un'essere superiore che vi abbia investito di portare avanti follie come questa denuncia è pazzesco... vi lascio con l'augurio di finire attaccati a forza ad un bel sondino gastrico per 40/50 anni, cosa che volete imporre x legge a tutti i cittadini italiani. Non sprecatevi in risposte tanto non tornerò molto presto su questo sito di fanatici. Godetevi questi beati anni di catto-oscurantismo, non potranno durare per sempre.

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  9. Ma perchè invece di una semplice denuncia alla Procura della Repubblica, non promuovete con l'aiuto del Vaticano, che in merito ha una vasta e consolidata esperienza, un bel rogo sulla pubblica piazza per quell'essere a voi tanto odioso che risponde al nome di Beppino Englaro, che osando rispettare le volontà di sua figlia, che non avrebbe mai voluto vivere nelle condizioni in cui è stata costretta per 17 anni, si è avvalso del sostegno della legge dello Stato, quella legge che voi, in nome delle vostre granitiche verità - che vorreste imporre con la forza a tutti coloro che non la pensano come voi - disprezzate?
    Visto che la vostra denuncia, per le fanatiche ragioni che la sostengono, configura il reato di calunnia, spero che il sig. Beppino Englaro, dopo aver tanto subito, vi controdenunci penalmente e vi chieda un risarcimento danni da lasciarvi in mutande.
    VERGOGNATEVI!!! L'essenza della religione cristiana è la pietà e la carità verso il prossimo. Voi squalificate il senso vero della religione, oltre a non avere alcun senso dello Stato e delle sue regole. VERGOGNATEVI!!

    Giuseppe Gianquinto

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  10. Egregio Giacomo Rocchi, vedo che non ha saputo controbattere con argomentazioni serie ai post che le ho girato. Certo che Englaro si aspettava la denuncia, visto che a tutti in Italia è garantita, almeno per ora, la libertà anche di dire scempiaggini e soprattutto di fare denuncie. In Italia tutti deninciano tutti, è lo sport nazionale dopo il calcio, ma la cosa non è molto seria e sopratutto non è serio da parte di chi dice di avere come vocazione e si è autoarrigato il ruolo di difensore dei più deboli.
    Di vergogna di certo non ne provate perchè è evidente il motivo propagandistico di questa iniziativa, anche perchè casomai da un punto di vista prettamente giuridico avreste dovuto denunciare il Tar.
    Questo sarà l'ultimo post inquanto non vogliamo fare il vostro gioco, ovvero di creare gazzarra per farvi pubblicità. Al vostro bel sito arriveranno tanti bei finanziamenti e vi riempirete le tasche speculando sulla buona fede di qualche sprovveduto che comprerà i vostri libri piene di parolone quali Vita e Verità scritte da uomini aridi.

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  11. Sono sul vostro sito per capire cos’è l’associazione “verità e vita”.
    Quello che m’incuriosiva di più era la parola “verità” annessa alla vita … dell’essere umano.
    Oltre ogni aspettativa, vedo che l’ass. intende “affermare … tutta la verità sull’uomo … “.
    Capperi! Vediamo un po’ qual è la verità!
    Ma sul sito non ho trovato nulla che la enunciasse.
    Ho tentato di dedurne qualcosa nelle varie argomentazioni, ma non ho intravisto “la verità”, come ci si potrebbe aspettare da chi dichiara di esserne a parte.
    Delle posizioni che si rifanno alla coscienza, alla dignità, ho voluto vederle al di fuori da un ambito confessionale, quindi non ho potuto rifarmi ai sostegni individuati in documenti come: Istruzione Donum Vitae, Giovanni Paolo II - Enciclica Evangelium Vitae, Catechismo della Chiesa Cattolica, Carta degli Operatori Sanitari - Città del Vaticano, o a citazioni di testi facenti parte del canone della Chiesa cristiana cattolica.
    Qual è il riferimento di verità che s’intende affermare? Sarà forse ad una legge, cosiddetta, naturale? Quale?
    Vorrei essere messo a conoscenza, da voi, di questa verità che, in quanto tale, sarà indiscutibile, come indiscutibile la sua fonte.
    È solo per capire su quali basi ci si può intendere; non vorrei ricadere nel pregiudizio senza neanche sapere cosa starei giudicando.
    p.s.
    ad esempio: nel post, il sig. Rocchi afferma (stabilisce?) che B. Englaro e la sua equipe hanno ucciso Eluana E.; l’uccisione rappresenta un omicidio ed uno o più omicidi. L’aver individuato il padre e la sua equipe come omicidi, è una sentenza per un giudizio di omicidio. Tale giudizio e la sua sentenza, a quale “legge” si rifà? Se nei vari gradi di giudizio di tribunali italiani, non venisse confermata simile sentenza, il sig. Rocchi sarà contento perché non c’è stato omicidio, oppure riterrà valide altre leggi o altri giudici? Quali?

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  12. Non esiste alcun "pregiudizio" nel ritenere che la vostra abietta denuncia sia dettata dalla vostra fede religiosa.
    E' del tutto IRRILEVANTE che nel vostro statuto vi definiate "aconfessionali" e apartitici" ed è perfino OVVIO che cerchiate di caratterizzarvi come tali: vi ritenete o no portatori di una PRESUNTA morale naturale che, in quanto tale, dovrebbe essere condivisa da "tutti gli uomini di buona volontà" ?
    In realtà siete pienamente espressione della morale cattolica e della Chiesa cattolica. E' sufficiente ricercare in rete le biografie di molti di voi o ascoltare anche solo una volta un vostro discorso.

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  13. Caro anonimo, per dimostrare alcuni assunti è sufficiente la ragione e la buona volontà, questo è il senso di un'associazione aconfessionale e apolitica. Inoltre pregherei di avere il coraggio di inserire il proprio nome nei post, è anche una questione di coraggio delle proprie idee....
    Infine complimenti a Giacomo, bastano alcuni ragionamenti onesti, pacati per giustificare una denuncia per omicidio volontario.
    Attenzione se non andasse a buon fine la denuncia di omicidio volontario del Comitato Verità e Vita, si aprirebbe in qualche modo una nuova era di scempio della vita come descritta qui http://www.comitatoveritaevita.it/pub/news_read.php?read=177 ad esempio.

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  14. Bravi,complimenti...grazie per aver difeso in bene supremo (vita), degli ultimi. Quanto è accaduto ad Eluana è inaccettabile per me.
    Voi avete acceso un lumicino, la speranza che aiuterà sicuramente (sempre se esiste la giustizia),a non far passare l'eutanasia passiva nel nostro Servizio Sanitario Nazionale. I nostri medici ed infermieri devono decidere da quale parte stare, ovvero se stare a servizio della vita, quindi non adoperarsi a nessun titolo per cagionare la morte altrui o essere al servizio della morte e quindi comportarsi di conseguenza anche privando un essere (quindi non fare nulla), delle sostanze essenziali per il mantenimento della vita cellulare ( sostanze nutritive e di idratazione).
    Io non posso immaginare e non voglio, dopo tutti gli ultimi scandali relativi alla nostra sanità, che queste figure professionali siano la bilancia del bene supremo di ogni individuo.
    Non è accettabile per me, che le stesse figure si adoperino per salvare delle vite già segnate dal destino (trapianti), e nello stesso tempo si adoperino ad accelerare il destino di altre vite altrettanto sfortunate come quello di Eluana.

    Secondo me,e'normale la scorta per gli artefici del caso Eluana, tanto l'abbiamo data anche ad uno "scannacristiani" come Brusca, perchè non darla a quella brave persone che hanno deciso, sembra per pietà, della vita degli altri?

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  15. Giovanni Ceroni ha scritto:

    Caro anonimo, per dimostrare alcuni assunti è sufficiente la ragione e la buona volontà, questo è il senso di un'associazione aconfessionale e apolitica.
    - - - - -

    Certo, basta che la razionalità di cui parlate collimi con il *VOSTRO* concetto di "retta ragione"!

    E smettetela anche di predire possibili esiti catastrofiasti con le vostre teorie che "piano inclinato": lo fate da almeno 35 anni e il mondo è andato avanti benissimo, senza che siano comparsi sulla scena novelli Erode o Hitler.
    Dovete semplicemente accettare che siamo in un mondo plurale in cui esistono più concezioni etiche, non solo la vostra.

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  16. Per Mastrini.
    Lei decide "esclusivamente per se stesso" che la condizione di stato vegetativo persistente sia "non vita": così ha chiarito.
    In realtà l'intero sistema giuridico si fonda su presupposti diversi: il concetto di "morte" è scientificamente e legislativamente definita; l'opinione personale del soggetto sull'essere egli morto o vivo è irrilevante, la richiesta del soggetto di essere ucciso non può esere accolta (omicidio del consenziente), l'uccisione volontaria di una persona viva è considerata omicidio.
    E allora: noi, con la nostra denuncia, abbiamo fatto riferimento a questo quadro normativo con riferimento all'uccisione di Eluana Englaro (non alla sua, sig. Mastrini); ci siamo anche basati su un ulteriore presupposto: che Eluana Englaro (fra l'altro) non aveva mai chiesto di essere uccisa (come sembra che invece lei abbia intenzione di fare).

    In realtà, sig. Mastrini, quello che lei ha affermato nella sua prima mail era ben altro: Lei sosteneva in generale che Eluana - e quindi tutti i soggetti in stato vegetativo persistente - non era affatto viva e quindi non poteva essere eliminata.

    Si decida e ci faccia sapere

    Giacomo Rocchi

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  17. Per Giuseppe Gianquinto
    Lei discetta sull'essenza della religione cristiana: buon per Lei che svolge riflessioni così alte!
    Quale è, invece, "l'essenza dell'ordinamento giuridico"? L'art. 2 della Costituzione e l'articolo 575 del codice penale lo indicano con chiarezza: la società è chiamata in primo luogo a riconoscere e a difendere i diritti fondamentali dell'uomo, primo fra tutti il diritto alla vita, tanto che sanziona con durezza l'uccisione volontaria di essere umani.
    E allora: noi non disprezziamo nessuno e, tanto meno vogliamo mettere un rogo sulla pubblica piazza; non siamo (fra l'altro) in nessun modo collegati al Vaticano: semplicemente (a prescindere dal giudizio personale che ciascuno può nel suo intimo dare della persona di Beppino Englaro, giudizio che non ha alcun rilievo all'esterno) abbiamo segnalato alla Procura competente una condotta che integra materialmente quella prevista dalla norma sull'omicidio (Lei è d'accordo che Eluana sia stata materialmente uccisa?) e che, a nostro parere, anche giuridicamente non può essere considerata lecita.
    Quanto alla calunnia: vedo che Lei è esperto di diritto penale; comunque, se Beppino Englaro vorrà guadagnare sulla nostra denuncia, dovrà presentare una denuncia analoga a quella che abbiamo presentato noi: se lo farà Lei si straccerà le vesti denunciando la crudeltà dell'Englaro nei confronti di poveri padri di famiglia ridotti sul lastrico insieme ai loro bambini?
    La aspetto.

    Giacomo Rocchi

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  18. Per il gruppo di facebook "Esprimiamo il nostro dissenso ..."
    Capisco la difficoltà e la fatica di ragionare: ognuno si ferma quando vuole.
    Interessante sotto il profilo giuridico è il vostro suggerimento di denunciare il TAR; ma chiedo: quale? il TAR della Lombardia (l'unico giudice amministrativo che ha pronunciato sulla vicenda)? E perché, visto che il fatto si è svolto in una regione diversa (TAR significa Tribunale Amministrativo Regionale)? O il TAR del Friuli Venezia Giulia (che non è mai stato interessato alla vicenda)?
    Aspetto chiarimenti.

    Giacomo Rocchi

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  19. Per Enrico Sponton

    Sulla verità si può parlare a lungo: certo è che nella vicenda Englaro molta verità è stata nascosta, sostenendosi che ella avesse chiesto di essere uccisa, impedendo la testimonianza di soggetti che sostenessero versioni opposte a quella delle tre amiche e, in fondo, presentando lo stato vegetativo persistente come una malattia (è invece una condizione stabile conseguente al coma), facendo intendere che, in realtà, non si trattasse di persona viva.
    Non si può veramente dialogare se non siamo disposti fino in fondo a guardare in faccia la realtà.

    Per quanto riguarda l'esempio finale che Sponton fa: non vi è dubbio che noi non abbiamo emesso alcuna sentenza, ma abbiamo presentato una denuncia; l'abbiamo fatta all'Autorità Giudiziaria penale e, quindi, ci siamo rifatti esclusivamente alla legge penale e alle norme generali dell'ordinamento nel suo complesso. La nostra azione, quindi, è quella di cittadini che si rivolgono all'autorità competente per invocare l'applicazione delle leggi.
    L'esito finale del procedimento dirà se, secondo i Giudici chiamati ad applicare le norme, la condotta è stata lecita o illecita: e ovviamente il Comitato niente potrà fare rispetto ad una pronuncia che affermasse che la condotta di Beppino Englaro e dell'equipe è stata lecita anche penalmente.
    Resta, ovviamente, il diritto di criticare le sentenze e di cercare di ottenere un mutamento della giurisprudenza: in particolare, poiché i Giudici sono soggetti alla legge, si sosterrà che occorre una legge del Parlamento che impedisca decisioni di questo genere: anch'essa un'azione del tutto lecita e nascente dallo stato di cittadinanza di ognuno.
    Non vi è dubbio che il diritto naturale permette di giudicare la vicenda e che, secondo noi (almeno quelli che si occupano di queste questioni) l'ordinamento giuridico deve tornare a rispettare le norme principali del diritto naturale: ma non confondiamo - come potremmo? - l'azione pubblica e ufficiale (come quella che abbiamo intrapreso) dall'elaborazione del pensiero.

    La saluto,

    Giacomo Rocchi

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  20. Per Anonimo delle 11,27
    In realtà le teorie del "piano inclinato" vengono dopo: siamo convinti che anche una sola uccisione di un uomo costituisce uno strappo alla comunità intera.

    Lei sembra interpretare la nostra azione come strumentalizzata a sostenere una linea politica: ma quando (ad esempio negli Stati Uniti) la gente si mobilita prima di ogni esecuzione capitale, si tratta di persone che chiedono che "quella" vita venga salvata, e poi sostengono che la pena di morte debba essere abolita.

    Noi - e non solo noi - abbiamo tentato di salvare quella vita e ci rammarichiamo che i nostri sforzi siano falliti, piangiamo Eluana Englaro ingiustamente e barbaramente uccisa e chiediamo che si accerti se la sua uccisione sia stata lecita o meno sotto il profilo penale.

    Poi sosteniamo che la sua uccisione è un primo passo verso l'eutanasia nel nostro Paese e, quindi, verso l'uccisione di altri uomini: e combatteremo perché ciò non avvenga.

    Concludo osservando che Lei, evidentemente, è un ottimista: quando sostiene che "il mondo è andato avanti benissimo" dopo la seconda guerra mondiale e che non sono apparsi sulla scena (né, mi sembra di capire, lei teme che appaiano) "novelli Erode o Hitler".
    A parte che tra Erode e Hitler sono passati diversi altri personaggi "discutibili" e che, anche dopo la morte di Hitler, di persone pericolose ne abbiamo viste parecchie, temo che non si tratti soltanto di un "mondo plurale in cui esistono più concezioni etiche": temo invece che l'uomo continui ad uccidere il suo simile come ha fatto fin dall'inizio ...

    Giacomo Rocchi

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  21. Scrivo per esprimervi tutto il mio disprezzo, bigotti, atei devoti, servi dei servi. Non credo ci siano parole per descrivere l'infamia del vostro gesto, di voi gente meschina e piccola. Di quante sofferenze sarete ancora responsabili prima di veder appagato il vostro delirio da alto medioevo? Di quali bassezze vi macchierete ancora nella vostra crociata?
    Siete dei fondamentalisti senza un briciolo di umanità, integralisti senza alcun sentimento di generosità e compassione.

    Voi rappresentate tutto ciò da cui l'umanità si dovrà emancipare se vuole ancora sperare in un futuro migliore. Perciò la vostra sconfitta sarà inevitabile. La storia vi condannerà, e di voi non rimarrà memoria.

    Mi firmo perché non mi vergogno di gridarvi in faccia tutta la mia indignazione; se potessi (magari potessi!) lo farei di persona.

    Lorenzo Coccoli, Roma

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  22. non ho pregiudizi. mai avuti. ma solo una certezza: ognuno è libero di morire come crede, se la sua morte non crea danno a terzi. è così nei paesi più sviluppati al mondo, ma non da noi italiani, ultimi e retrogradi cittadini europei. ognuno ha il sacrosanto diritto di decidere come avvicinarsi alla morte. chi può negarlo? da noi, almeno per quello che ha riguardato il caso di eluana, in tanti sembrano averlo fatto. voi per primi (insieme ad una nutrita quanto avvilente compagnia). non conoscete eluana, non conoscete il padre, non potete sapere le sue intenzioni quando era in vita. chi ha trascorso i primi 20 anni con eluana? noi, o la sua famiglia? chi siete voi per elevarvi a paladini di una sconosciuta e anteporvi all'amore di un padre? e nessuno mi venga a dire che anche i genitori sbagliano, perché non è il caso del signor englaro.
    il fatto è che in italia ognuno vuol dire la propria opinione su tutto e, in casi come questo, persino i fatti seguono alle parole (denuncia per omicidio). a me infonde una tristezza enorme vedere degli sconosciuti che si intromettono nella vita di altri sconosciuti. chi vi ha chiamato in causa? qual'è il vostro contributo? dire ad un padre che ha ucciso una figlia che ha nutrito con amore per 17 anni nonostante il coma? questo significa uccidere per voi? è così che si merita di essere trattato un padre che ha passato un calvario del genere? RIPETO: chi siete voi per dirlo? Chi siete? cosa sperate di fare? decine di migliaia di ragazzi, per fortuna, hanno deciso, su network o per scritto, di chiarire le proprie intenzioni per evitare che ci sia un accanimento come nel caso di eluana, da parte di stampa, clero, gruppi di pressione, comitati come il vostro, ecc... denuncerete anche i loro genitori?
    a me, come a tanti altri ragazzi non ascoltati in un paese gestito da ottuagenari vigliacchi, piacerebbe solo che ci fosse meno protagonismo, meno intrusioni nella sfera privata, pratica che in europa continua a diffondersi solo in italia. e questo mette addosso ansia e tristezza.
    vorrei ribadire un concetto: il diritto alla libetà di scelta su come morire è sacro. basta fare i protagonisti di una morale che non appartiene a tutti. basta col vostro protagonismo da nessuno rischiesto.
    con tanto dispiacere e immensa tristezza,
    davide ferro

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  23. Vorrei dire qualcosa sul concetto di VERITA', che ricorre anche in "COMITATO VERITA' E VITA". Non sono sicuramente il solo a ritenere "La verità come un diamante dalle molte facce di cui ognuno ha colto ed interpretato un aspetto"; e, quindi, giudico abbastanza presuntuoso che qualcuno sia, oggi, in possesso della verità ASSOLUTA. Da qui, il trovare insensato voler imporre una propria verità ad altri, senza cadere nei fondamentalismi e negli integralismi, religiosi o laici, di cui è piena la storia degli ultimi seimila anni, che hanno procurato danni immensi. Fatta questa necessaria premessa, in base alle mie convinzioni personali, non sono d'accordo nel considerare alla pari la vita umana, la vita di un embrione e la vita vegetativa irreversibile (cito, solo, a titolo esemplificativo un articolo: http://www.genova.mpv.org/news/EcoSartoriSanTommaso.htm.).
    Qualcuno, in merito, è convinto di avere la VERITA' ASSOLUTA?
    Il mio punto di vista, anche se si basa su altre basi, è molto vicno al pensiero di San Tommaso d'Aquino, in quanto considera che si entri a far parte della comunità umana solo quando nell'embrione si forma, verso i tre mesi dal concepimento, un cervello in grado di svolgere funzioni specificatamente umane (ad esempio uno scimpanzè sano non ha funzioni specificatamente umane, eppure sa fare molte più cose di un embrione o di una persona in stato vegetativo, che ha avuto danneggiate in modo irreversibile i neuroni e le sinapsi a tali funzioni preposte). Maggiori delucidazioni nel sito www.nuoveteorie-calos.it, grazie per l'attenzione.
    Riccardo Calantropio

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  24. Per Anonimo delle 14'09
    "il diritto alla libetà di scelta su come morire è sacro".
    Conosciamo e comprendiamo questa posizione, ma non vi è dubbio che, nel nostro ordinamento, esiste il principio del tutto opposto: non vi è alcun diritto alla morte, al suicidio o all'essere uccisi. Ciò è assolutamente pacifico ed è sancito dagli artt. 579 e 580 del codice penale che puniscono l'omicidio del consenziente e l'aiuto al suicidio.
    Quindi non si tratta di intromettersi nella vita privata altrui: la morte procurata di un essere umano - anche se la stessa è stata richiesta dalla vittima - non è un fatto privato, ma un fatto pubblico, tanto che è prevista come reato procedibile d'ufficio.
    Invece di strapparsi le vesti per la denuncia di coloro che hanno ucciso Eluana Englaro, quindi, ci si aspetterebbe che vi fosse la richiesta al Parlamento di abrogare le norme che ho ricordato.
    Non mi sottraggo al tema della volontà di Eluana prima di cadere nello stato di incoscienza: ebbene se Anonimo ha letto integralmente la sentenza della Cassazione del 2007 e il decreto della Corte d'Appello di Milano del 2008 (suppongo lo abbia fatto, perché ne parla con certezza) sa benissimo che è pacifico ed affermato esplicitamente che Eluana Englaro non ha mai chiesto di essere uccisa.
    Spero mi venga citato un passo dei provvedimenti che dica il contrario.

    Giacomo Rocchi

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  25. Per Riccardo Calantropio

    Non stupisce affatto che qualcuno teorizzi quello che molti "indignati" sottintendono: che cioè vi sono uomini di serie A, di serie B e di serie C e che qualcuno ha dei diritti, altri meno, altri ancora nessuno.

    Non sono stato io a citare Hitler, ma qualche indignato che contestava le teorie del "piano inclinato", dicendo che "va tutto bene".

    Beh, San Tommaso o meno (chissà come sogghignerà a sapere che il suo pensiero è "molto vicino" a quello di Calantropio), noi abbiamo una posizione diversa: difesa della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale: e quella di Eluana Englaro morte naturale non è stata davvero!

    Giacomo Rocchi

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  26. Complimenti per aver trovato un modo di farvi pubblicità gratuitamente, andando contro al buon senso umano e sfruttando l'idiozia dei media dei giorni nostri.
    Complimenti davvero, perchè al posto di capire che ognuno ha la libertà di morire come vuole, o di decidere per la creatura che ha messo al mondo,e che giace in stato vegetativo, al posto del rispetto del silenzio, dovete far parlare, far si che il rispetto di una persona in vita venga calpestato, oltre a cercare di farlo passare per un criminale.
    In questo caso però non fate valere i discorsi che fate con i preti pedofili o che negano l'olocausto..."sono pecore che hanno smarrito la retta via"...

    Complimenti davvero... Almeno farlo nel silenzio... No... dovete farvi conoscere da tutti... con tanto di comunicato stampa...

    Pregherò per voi, pregherò come faccio ogni giorno per quelle persone che non sanno rispettare le idee altrui, e esercitano violenze nel nome della pace ritenendo cosa buona e giusta.

    Complimenti davvero di nuovo...

    Cordiali saluti.

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  27. Per Mauro Guidi
    Grazie per le preghiere.
    Quanto ai preti pedofili o a quelli che negano l'olocausto, Lei sa indicare un luogo dove Verità e Vita abbia detto: "sono pecore che hanno smarrito la retta via"?
    Ma, continuo, mi sa dire cosa c'entrano i preti pedofili e quelli che negano l'olocausto?

    Piuttosto: è sicuro che "ognuno ha il diritto di decidere per la creatura che ha messo al mondo, e che giace in stato vegetativo"? Intende dire lo ius vitae ac necis che pensavamo di eserci buttati alle spalle? E in quale misura si estende il diritto dei genitori a decidere di uccidere i propri figli? Solo quando sono in stato vegetativo o anche in altre condizioni?

    La nostra azione sottintende una concezione della società dove ogni essere umano, dal cncepimento alla morte naturale, ha il diritto alla vita, nonché uguale dignità, e dove non sia possibile che altri (che siano genitori o no) possano decidere per la loro soppressione: lei pensa che invece si debba fare diversamente?
    Argomenti, sig. Guidi: dica cosa propone!

    Quanto alla pubblicità: abbiamo reso pubblica ogni nostra azione; non solo: avevamo reso pubblica (lo potrà vedere andando sul sito del Comitato e leggendo i comunicati stampa) anche la nostra intenzione di presentare denuncia prima del l'uccisione di Eluana fosse avvenuta. Lei pensa che il silenzio fosse doveroso?
    Non si può criticare pubblicamente la condotta di chi, pur invocando il silenzio per gli altri, non si è certo tirato indietro rispetto alle comparsate in tv prima e dopo il fatto?

    Giacomo Rocchi

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  28. Spero di non averla fatta aspettare troppo, sig. Rocchi. Conosco abbastanza il diritto penale per sapere che la vostra denuncia è assurda, per il semplice motivo che ciò che il sig. Beppino Englaro ha fatto è stato legittimato dalla giurisprudenza, di ogni ordine e grado competenti, seppure dopo un grande travaglio (che mi sembra ovvio vista la delicatezza dl caso). Alla fine la Cassazione ha riconosciuto che il distacco del sondino (le cui conseguenze erano ovvie), fosse compatibile con il diritto concesso al cittadino dall'art.32 della Costituzione. Vi piaccia o no, in uno stato di diritto la legge la interpreta la magistratura, non le associazioni come la vostra. Il magistrato di Udine avrebbe potuto tranquillamente cestinare la vostra denuncia, invece ha deciso, come spesso si fa in Italia, di fare un pò di scena per tacitare i tanti fanatici, religiosi e non, e politici che su questo caso vogliono speculare. Può stare tranquillo che entro poco tempo sarà comunque archiviata. Altrimenti avremo la singolare situazione di un magistrato che manda a processo un individuo che ha agito dietro legittimazione della Corte di Cassazione. Voglio proprio vedere se questo succede! In ogni caso, visto che in questo paese non è possibile, al contrario di quello che voi sembrate pensare, denunciare alla magistratura qualcuno senza assumersi le proprie responsabilità, quando la denuncia è chiaramente viziata da ignoranza e fanatismo, come la vostra (e ho dei dubbi anche sulla vostra buona fede), ciò integra chiarissimamente gli estremi della calunnia (per vostra cultura il reato di calunnia, previsto dall'art.368 c.p., si ha quando taluno, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o ad altra Autorità che abbia l'obbligo di riferire all'Autorità giudiziaria, incolpa di un reato una persona che egli sa essere innocente, oppure simula a carico di una persona le tracce di un reato. Per il reato di calunnia la pena è della reclusione da due a sei anni, salvo i casi di aggravante. La giurisprudenza ha chiarito che non è necessario che sia iniziato un procedimento penale a carico della persona offesa dal reato, essendo sufficiente la mera potenzialità che un tale procedimento si avvii. Non so cosa farà il sig. Beppino Englaro, ma vi dico, con cognizione di causa, che può tranquillamente denunciarvi in sede sia penale che civile, avendogli tra l'altro voi cagionatogli un danno grave e ampiamente risarcibile. Spero ardentemente che lo faccia, visto che ne ha la facoltà, almeno fino a quando il nostro sarà uno Stato di diritto e non uno stato assolutista governato da Ayatollah depositari della Verità a senso unico come voi. E non mi straccerò certo le vesti per voi. Anzi....

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  29. Per Giacomo Ronchi.
    Da quanto leggo, anche in risposta in altri interventi, si diverte a distorcere il senso degli interventi. Se avesse letto il sito www.nuoveteorie-calos.it, avrebbe capito che una cosa è essere per l'altruismo e la fratellanza universale umana, senza alcuna distinzione di sesso, razza, religione, etc. e un'altra è stabilire cos'è un essere umano (in teoria per i Cristiani dovrebbe essere a somiglianza di Dio, per razionalità e coscienza); per me, ancora meno, e cioè che possa avere almeno dei SOGNI REM di tipo umano, con tutto quello che ne consegue. Un po di nozioni di neuroscienze non farebbero male.
    Riccardo Calantropio

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  30. Per Giuseppe Gianquinto
    Il tema giuridico sottostante alla nostra denuncia è molto chiaro: la magistratura civile, soprattutto quella che agiva in sede di volontaria giurisdizione, non aveva il potere di autorizzare Beppino Englaro al distacco del sondino nasogastrico alla figlia Eluana; l'autorizzazione concessa è, pertanto, inefficace e, quindi, la magistratura penale, nel valutare la condotta occisiva messa in atto dall'Englaro, dovrà non tenerne conto. Si tratta di posizione, noti bene, sostenuta da più parti, anche a livello di professori universitari di varie discipline giuridiche.
    D'altro canto Lei dà per scontato il "grande travaglio" della giustizia civile nel giungere a quelle pronunce, ma dimentica che si è trattata di procedura senza un reale contraddittorio, in cui sono stati escussi solo tre testimoni senza alcuna possibilità di indicarne altri che riferissero circostanze opposte, in cui a base del provvedimento è stata presa una relazione tecnica risalente a molti anni prima e verosimilmente superata e nella quale quando il P.M. (portatore degli interessi pubblici) ha tentato di rendersi parte attiva proponendo ricorso per cassazione è stato zittito con la risposta: si tratta di affare privato, tienitene fuori!
    Un processo per furto in un supermercato o uno per un incidente stradale prevedono più testimoni, più contraddittorio, una prova più completa e, soprattutto, permettono all'imputato di difendersi! Eluana l'ha difesa qualcuno?
    Esiste un altro profilo: la Corte d'Appello di Milano aveva autorizzato solo il distacco del sondino nasogastrico: e perché allora non è stata inserita la PEG o tentata la nutrizione per altre vie?
    Non so nemmeno io cosa farà Beppino Englaro: sono curioso di sapere quale sia il "danno grave" che la nostra denuncia gli avrebbe procurato (il danno lo dividiamo insieme agli altri 50 esposti?).
    Veramente buffo, infine, che Lei contrapponga lo stato governato da Ayatollah allo Stato di diritto, posizionandoci nel primo, quando noi ci siamo rivolti all'Autorità che è deputata a garantire lo Stato di Diritto ... oppure è Lei (proprio come in uno Stato assolutista ...) che pretende di dire quando e come qualcuno deve rivolgersi alla Magistratura e quando invece deve stare zitto?

    Giacomo Rocchi

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  31. Domanda tecnica, per Giuseppe Gianquinto e Giacomo Rocchi: che tempi immaginate (se sono immaginabili, con la giustizia italiana servono degli aruspici) per l'evoluzione dell'azione penale del Comitato?

    merci

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  32. Di solito le sentenze non sono pronunciate in nome del popolo italiano?
    Da quando il parlamento oppure direttamente il popolo si è espresso su tale argomento?

    Io di questa roba non m'intendo,ma se non c'è la una legge in tal senso come possono i giudici applicare una legge che non c'è?
    Resisti Rocchi, mi sbaglierò ma questa volta l'hanno combinata davvero grossa...perchè ancora non capisco di quale paese è la costituzione che viene citata in molti post a tale proposito.
    E grazie ancora per aver difeso la vita degli ultimi
    Un saluto,tyi.

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  33. Ma perchè dovete torturare un uomo che ha già sofferto tanto? Il rispetto alla vita è anche permettere al signor Englaro di vivere in serenità dopo tanto dolore ed evitargli ancora anni di sofferenza in un lungo processo. Ritirate la denuncia!
    Valentina Matteoli

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  34. L'avviso di garanzia per omicidio volontario notificato a Beppino Englaro per la morte di Eluana — pur definito dagli stessi inquirenti un «atto dovuto» — in qualche modo aiuta ad abbassare il tono generale della polemica perché non piace a nessuno. Non a chi ha sostenuto a spada tratta le ragioni di un padre che chiede una morte dignitosa per la figlia, nè di chi invece non avrebbe staccato il sondino che teneva viva da diciassette anni la donna in coma vegetativo. Tra questi ultimi, sceglie parole che toccano un po' tutti il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, che vorrebbe «come credo tutti gli italiani, vivere in un Paese in cui non scoppiassero più guerre fra Guelfi e Ghibellini sul valore della vita e non avvenissero più episodi come quello di una Procura costretta ad aprire un'inchiesta che coinvolge il padre di Eluana. È tutto poco civile e per niente cristiano».

    L'articolo è tratto dal sito del corriere .it

    Sono sconcertata dalle affermazioni di Bondi che spesso mi ispirava fiducia. Come è possibile credere che sia civile autorizzare la morte di un proprio figlio attraverso una procedura barbara come quella applicata ad Eluana? Ma ha ragione Bondi quando dice che bisogna abbassare i toni. Sono anch'io cittadina italiana e come tale quella sentenza non è stata pronunciata in mio nome. La volontà di portare a morte una persona non può essere un fatto privato, poichè forse un giorno potrei anch'io subire la stessa sorte dato che si è creato un precedente. Io non voglio morire per fame e per sete con qualcuno che mi somministra sedativi per lenire il mio dolore...preferisco "qualcosa" di veloce ed indolore.
    Appunto perchè sono una persona civile ritengo sia giusto che anche la giustizia penale faccia il suo corso perchè nessun altro essere subisca per legge l'agonia di Eluana o di Terri Schiavo

    tyi

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  35. Per Tyi. In assenza di leggi specifiche, i giudici interpretano la costituzione, approvata dall'assemblea costituente, e quest'ultima fu eletta dal popolo italiano, che può sempre modificarla tramite i voti dei due terzi dei parlamentari, eletti sempre dal popolo italiano. Spero che Lei non vorrebbe sottoporre a referendum ogni singola sentenza dei giudici, visto che è pronunciata in nome del popolo italiano.
    Colgo l'occasione per aggiungere qualcosa a Giacomo Rocchi: Secondo il suo ragionamento estensivo, anche San Tommaso d'Aquino era razzista? Eppure insieme a Sant'Agostino è stato uno dei due pilastri teologici della chiesa cattolica. Riccardo Calantropio

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  36. PER DORIAN: Secondo l'art.405 c.p.p. la durata delle indagini preliminari è di sei mesi dall'iscrizione della notizia di reato, salvo che non si proceda per uno dei delitti delineati dall'art.407 comma 2.
    Tuttavia il PM, ex art.406 c.p.p. può chiedere al Giudice per le indagini preliminari (GIP) una proroga, per giusta causa, non eccedente altri sei mesi. Possono essere richieste anche altre proroghe per particolare complessità delle indagini, sempre non eccedenti i sei mesi.
    La proroga è accordata dal giudice 10 giorni prima la scadenza del termine e notificata all'indagato e alla persona offesa che ha fatto richiesta di essere informata.
    Il giudice deve adottare lo stesso procedimento nel caso non ritenga di accordare la proroga fissando l'udienza in camera di consiglio. La durata massima delle indagini non può comunque superare i 18 mesi o i 2 anni nel caso dei delitti ex art.407. L'art. 406 comma 3 del c.p.p. afferma che:" La richiesta di proroga è notificata, a cura del giudice, con l'avviso della facoltà di presentare memorie entro cinque giorni dalla notificazione, alla persona sottoposta alle indagini nonché alla persona offesa dal reato che, nella notizia di reato o successivamente alla sua presentazione, abbia dichiarato di volere esserne informata. Il giudice provvede entro dieci giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle memorie." Difficile dire quanto durerà questo caso, essendo vicenda che ha poco valore giuridico e molta, purtroppo, valenza politica. A mio parere, comunque, non dovrà attendersi tanto per l'archiviazione di questo aborto di denuncia. Penso qualche settimana, il tempo che il magistrato giudicherà opportuno per far calare la tensione sociale sul caso e valutare il referto dell'esame tossicologico sui campioni prelevati con l'esame autoptico.
    Per il SIG. ROCCHI: Lei travisa sistematicamente il senso delle affermazioni dei suoi contraddittori, e ciò mi era già evidente dai suoi precedenti scritti, non solo a me diretti.
    Qualunque persona intellettualmente onesta può facilmente giudicare le diverse impostazioni, che parlano da sé. Io non credo di possedere verità assolute ed indiscutibili e mi guardo bene dall'imporre il mio punto di vista al prossimo, soprattutto quando le mie idee sono sostenute solo dal convincimento che esse sono figlie di una VERITA' giusta ed indiscutibile. E lei?
    Io rispetto, anche se talvolta posso non condividerle, le sentenze della magistratura (soprattutto se sono inappellabili),in quanto massima espressione dello Stato di
    diritto. E lei?
    Io ritengo un'inaudita violenza intromettermi nelle vicende personali e dolorose di una famiglia, alla quale potrei
    vieppiù offrire il mio sostegno e comprensione, ma non certo ostacolarne le scelte tutelate dal diritto o, peggio, ergermi a giudice morale di comportamenti figli di sofferenze che non ho condiviso e non ho alcun titolo a giudicare, se non nel
    mio privato. E qui la domanda su cosa farebbe lei è superflua. E' evidente la sua diversa impostazione al riguardo.
    Ed ancora, io non vorrei vivere nelle condizioni della povera Eluana nemmeno un giorno, figuriamoci 17 anni. La mia concezione di vita è evidentemente diversa dalla sua. Nella mia libertà di autodeterminazione, riconosciutami dalla
    Costituzione, ritengo che il mio corpo non è nulla senza i miei pensieri, le mie emozioni, la possibilità di interagire con gli altri, di amare, di costruire il mio futuro. Trovo illogico ed inaccettabile che ci sia qualcuno, cui non è mai fregato nulla della mia vita, che si senta in diritto di
    sentenziare,in base alle SUE VERITA',come io debba gestire la fine dei miei giorni nel caso non fossi più in grado di esprimere un'esistenza dignitosa (e né il sig.ROCCHI, né alcun altro al mondo, può decidere cosa é per me dignitoso e cosa no).
    Sono però disposto a lottare con tutte le mie forze per chi, nel suo diritto,la pensi diversamente da me (concetto cardine delle moderne democrazie).
    Se il sig. Rocchi (ovviamente non glielo auguro) dovesse essere ridotto in stato vegetativo, con sondino nasogastrico e pannolone, e avesse espresso il desiderio di rimanere in quella condizione a vita, mi adopererei civilmente perché abbia le migliori cure ed il miglior trattamento possibile, non esclusa la possibilità di chiedere alle suore di non lesinare, di tanto in tanto, un buon Brunello di Montalcino a spese mie nel sondino (specifichi se è astemio nel suo testamento biologico). De gustibus non est disputandum.
    Io credo di essere venuto al mondo per qualcosa di diverso che vegetare in un letto facendomi pulire il culo a vita dalle suore. Ma rispetterei la sua diversa libertà di scelta.
    Lei rispetterebbe la mia?
    La cosa grave, che mi sembra lei non abbia capito, è che finché esprimiamo delle diverse opinioni tra noi è una cosa, ma cosa ben diversa è accusare un innocente di omicidio.
    Proprio perchè,a differenza sua,io sono rispettoso dello Stato di diritto, rispetto le sentenze (che, se non l'avesse ancora capito, sono inappellabili) della Cassazione.
    Peraltro, siccome difendo la libertà di pensiero, accetto pure che persone che credono di possedere la VERITA' e di saperne di diritto più della Cassazione sporgano le loro sconclusionate denunce alla magistratura. Ma tali libertà DEVONO trovare un contrappeso nella responsabilità. Quindi
    DOVETE assumervi la responsabilità civile e penale delle vostre azioni di fronte al sig. Englaro, e degli altri che avete calunniato.
    Ah, dimenticavo. Meglio per lei se siete in tanti a calunniare il sig. Englaro, potrete dividervi meglio le spese processuali e l'importo dei danni che dovrete risarcire (mi chiede quale danno consegue dall'accusare un innocente di omicidio con risonanza nazionale? Ma devo anche risponderle?)
    Avrei altre cose da dirle, ma parlare con uno che si crede depositario della VERITA', che intitola il Blog "Fuga dalla Realtà" (quale realtà? Immagino la SUA visione della realtà, ovviamente),che appartiene ad un comitato che nel proprio nome inserisce il termine VERITA' (a mia memoria, solo l'organo di informazione ufficiale della fu Unione Sovietica, guarda caso regime assolutista, si intitolava "PRAVDA - La Verità") non è solo operazione intellettualmente sterile, è inutile.
    Scenda dalla sua torre eburnea di autoreferenziali certezze e granitiche verità. Impari ad ascoltare e comprendere la
    sofferenza altrui, lotti per le sue idee ma senza ergersi a giudice morale di nessuno, se non di sé stesso. Forse capirà che la cosiddetta VERITA' è più complessa e sfaccettata di quello che credeva.
    Giuseppe Gianquinto

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  37. Per Giuseppe Giaquinto. Visti i nostri precedenti interventi, su verità e rispetto delle opinioni altrui, ritengo di concordare pienamente con lei.
    Riccardo Calantropio

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  38. Caro Riccardo e Giuseppe,
    credo che un punto veramente chiave sia il malinteso sulla questione 'scelta', a questo credo si potrebbero ricondurre gran parte dei ragionamenti.
    Scriveva Giuseppe."Io credo di essere venuto al mondo per qualcosa di diverso che vegetare in un letto .... Ma rispetterei la sua diversa libertà di scelta. Lei rispetterebbe la mia?..."
    Parliamo di libero arbitrio, è più preciso, si tratta della facoltà che abbiamo di valutare (dopo aver conosciuto le cose) in base al significato che hanno. Se non conosciamo una cosa non possiamo infatti valutarla. Ora conosciuta una cosa possiamo sapere e capire se è bene o male. Nel momento che capiamo che una cosa è 'male' non possiamo più considerarla una scelta possibile, altrimenti non saremmo più uomini degni di fiducia.
    Riassumendo, non è lecito scegliere consapevolmente il male. La scelta è una facoltà riservata solo tra due beni, di cui valutiamo quale sia il più grande. Ogni qualvolta le nostre 'pretese' scelte non vengono indirizzate verso il 'bene', perdiamo pian piano la nostra libertà per la 'scelta' successiva.
    Supponiamo un uomo decida di rubare, ebbene dal momento in cui determinerà il suo proposito si stà autolimitando la libertà. Sarà costretto a nascondersi per non farsi vedere (meno libertà) sarà costretto a mentire quando verrà interrogato.... e così via.
    Supponiamo un uomo decida di eliminare suo fratello, dal momento in cui mediterà il proprio piano maligno avrà ridotto la propria libertà e quella di quelli che subiscono la sua azione morendo.....
    Per concludere, la questione di Eluana si pone nei termini:
    E' giusto uccidere una persona innocente che viene accudita amorevolmente da delle suore da quindici anni?
    Non è giusto.
    E' giusto fare il possibile perchè questo non capiti per Eluana o per persone nelle sue stesse condizioni?
    Sì, è giusto.
    L'unica strada, anche se triste, è quella di riaffermare, per quanto possibile, la verità che una persona innocente è stata strappata da cure amorevoli. Tutto questo usandola come strumento per far passare l'eutanasia nell'ordinamento italiano e nelle coscienze delle persone.
    Beppino e quelli del suo gruppo hanno avuto come primo obiettivo quello di dimostrare che una persona cronicamente debole non ha più valore.
    Il nostro compito è ora quello di riaffermare che tutte le vite (ma soprattutto quelle innocenti e deboli) sono degne di rispetto e di difesa.

    Giovanni Ceroni

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  39. Sig. Riccardo Calantropio,
    non conosco la giurisprudenza, preferisco le materie artistiche dove posso dare sfogo alla mia interpretazione creativa...però visto che anche i giudici possono interpretare le leggi del popolo sovrano invece di farle applicare, con la conseguenza che il risultato dei loro atti possono interferire sulla nostra vita come nel causo di Eluana l'argomento comincia ad interessarmi.
    Io credo, che il potere giudiziario ha l'obbligo di attenersi ai codici e niente di più e qualora le leggi non ci sono o appaiono in contrasto con la Costituzione, i magistrati dovrebbero sollevare la questione di legittimità costituzionale. Come mai tutto questo non è stato fatto visto che si trattava della vita di uno di noi (popolo sovrano)?
    A proposito di verità, oltre ad essere come un diamante è ancora più appropriato definirla come un tavolo in mezzo ad una stanza, ma se qualcuno tira da una parte o l'altra il tavolo, la verità si sposta e non è più tale poichè il tavolo non è più nel centro della stanza.

    saluti tyi

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  41. Per Tyi
    Tutte le leggi si interpretano, come anche le sacre scritture. Solo in matematica vi sono certezze assolute (e lo dico da ingegnere). Per la verità vale quello che ho già detto: un dimante dalle mille facce di cui ognuno ha colto ed interpretato un aspetto. Saprà che da almeno seimila anni, e prima ancora con gli sciamani di 50.000 anni fa, vi sono stati profeti ed illuminati in tutti i culti e religioni. Una domanda che faccio sempre: Come mai Dio ha rivelato a costoro VERITA' sempre diverse? Nel mio sistema filosofico vi è la risposta, che manca in tutte le altre teologie e filosofie. Se la vuole conoscere vada nel sito www.nuoveteorie-calos.it
    Riccardo Calantropio

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  42. Appunto, sig. Riccardo i giudici posso interpretare e far applicare la legge, ma non crearla dove essa non esiste in modo di applicarla. Altrimenti a cosa serve il nostro Parlamento e la Corte costituzionale?
    ...per me questa è davvero materia oscura, più del sonno non REM! E' interessante il suo sito, nei prossimi giorni gli dedicherò un pò del mio tempo. Riguardo al nostro cervello per l'attuale scienza è pressochè sconosciuto. Tutti fanno a gara a portare nuove teorie, ma la scienza si è fermata al 1959 quando hanno scoperto il coma oltrepassato o irreversibile, oltre c'è la morte e non si ritorna indietro, ma fino ad oltrepassare quella soglia nessuno può affermare con assoluta certezza che quel cervello in attesa ( stato vegetativo) non si riaccenda. Lo sanno bene i medici di Torino ( mi sembra), che sono riusciti a ridare la "scintilla" ai circuiti della coscienza di una ragazza in coma irreversibile da 20 mesi.
    Sono importanti i sogni nella fase Rem del sonno, però sembra che sia proprio la fase non Rem ad essere molto importante per il nostro organismo ed in particolare per il cervello...ma adesso è tardi, anche il mio organismo ha bisogno della fase NON REM.

    alla prossima, tyi

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  43. a sig. Rocchi: in realtà non chiedevo lumi sulla verità riguardo la vicenda Englaro, ma sul concetto di verità dalla vostra ass. ripetutamente citato e non espresso; evidentemente non ho saputo esprimermi in modo adeguato. Ma non ha più importanza. La saluto sig. Ronchi

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  44. Per tyi.
    Mi fa piacere che sia entrata nel mio sito www.nuoveteorie-calos.it. Come ho già detto, poco fa, in un mio intervento nel blog "autodeterminazione?", la scienza nel 2009, con la risonanza magnetica funzionale ha fatto passi da gigante, tanto da verificare l'esistenza di attività cerebrale in singole zone del cervello (ed oggi conosciamo moltissimo della specificità delle singole zone del cervello e delle funzioni cerebrali che presiedono). Fin dall'epoca di Freud, si ipotizzava l'esistenza di funzioni inconsce, pre-consce, e consce; e si intuiva già che l'inconscio era la parte preponderante del cervello, che comunicava con il conscio, tramite una piccola zona "pre-conscio", in cui si manifestavano i sogni "REM". Come a dire che i sogni REM sono messaggi che il nostro inconscio invia al nostro CONSCIO; per cui giustamente come lei dice l'attività NON REM di un cervello sano è preponderante. Il problema è che nel cervello umano vi sono zone dedicate alle attività motorie ed emozionali, che abbiamo ereditato dai nostri antenati mammiferi (anche altri animali provano emozioni), e nuove zone specificatamente umane, che si trovano nelle parti più esterne. Come ogni parte di un organismo vivente, se non viene utilizzata per diverso tempo, si atrofizza in modo irreversibile; per cui una cosa sono 20 mesi e un'altra 17 anni. Nel caso di Eluana, la risonanza magnetica aveva stabilito l'inesistenza delle funzioni cerebrali inconsce specificatamente umane, per cui non potevano nemmeno esistere i messaggi (sogni REM) da inviare al CONSCIO.
    Se avrà la pazienza di leggere ancora il contenuto del mio sito, apprenderà che in fatto di sogni e di inconscio ne so qualcosa in più di molti altri, in quanto dal 2000 mi sono reso conto di avere delle qualità psicosomatiche similari a medium e sensitivi, e per questo ho dedicato, pur essendo un ingegnere, molto del mio tempo allo studio a 360° del cervello umano.
    Riccardo Calantropio

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  45. Quanto alla posizione di Riccardo Calantropio - che approfitta del nostro blog per fare pubblicità alle sue (secondo me) strampalate teorie (come del resto è lecito fare e gliela lasciamo fare con mezzo sorriso), l'ho già commentata altrove: in realtà egli propone una discriminazione tra uomini, sostenendo che alcuni uomini (che la legge e la scienza considerano appunto, uomini e, per di più, vivi), in realtà non sono uomini o non sono vivi o comunque sono uomini di serie B, "non persone".

    Non è Calantropio ad essere pericoloso in sé: continui pure a baloccarsi con i sogni REM.
    In realtà la sua posizione dovrebbe essere un segnale per molti, anche per molti commentatori aspri della nostra iniziativa: siamo sicuri che la lettura della vicenda Englaro sia quella del padre eroico e sofferente che lotta per rispettare il desiderio della figlia e dei cattivi che torturano la figlia e si accaniscono sul padre fino a denunciarlo per omicidio volontario?

    Siamo - siete - davvero sicuri che, dietro alla vostra indignazione non faccia capolino un pensiero: "in fondo, che senso aveva che Eluana Englaro continuasse a vivere?" "A che serviva la sua vita?", "Era davvero una vita?".

    Difesa dell'autodeterminazione del paziente o - in realtà - disconoscimento della dignità umana a una donna disabile?

    Giacomo Rocchi

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  46. Per Giacomo Rocchi.
    Per cui anche San Tommaso d'Aquino faceva discriminazioni? ....Si renda conto che il suo ragionamento non regge, e sia più onesto intellettualmente: le sue solo solo posizioni dogmatiche, che anche la chiesa cattolica ha mutato nel tempo.
    Mi è sembrato doveroso far conoscere, in questo blog, che vi sono altre teorie alternative alla metafisica, al relativismo e all'olismo; in modo che ognuno poi possa farsi liberamente le sue opinioni personali, con la certezza che non esistono VERITA' DOGMATICHE condivise da tutti.
    Riccardo Calantropio

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  47. Vorrei fare un ulteriore esempio, che esula dalle mie teorie, ma serve ad evidenziare che il concetto dogmatico di MALE e di BENE, non sempre regge alla REALTA' di tutti i giorni. Se si va nel sito: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/07_Luglio/03/cervello_amorale.shtml, si legge testualmente:
    "Antonio Damasio, portoghese di origine, neurobiologo, autore di innumerevoli lavori (spesso co-firmati con la moglie Hanna), e di opere di alta divulgazione, benedette da un grande successo internazionale, dopo anni trascorsi all'Università dello Iowa, è ora «David Dornsife Professor of Neuroscience», creatore e direttore dell'istituto per il cervello e la creatività (Brain and Creativity Institute) all' Università della California del Sud a Los Angeles. Le cronache scientifiche, ma non solo quelle, si sono di nuovo occupate di lui nelle scorse settimane, per via di un dato netto e sorprendente, pubblicato su Nature, che riguarda le basi cerebrali delle scelte morali. Basato su un dilemma facile da presentare su uno schermo di computer, ideato dallo psicologo di Harvard Marc Hauser, co-autore di questo studio, Damasio e collaboratori mostrano che i pazienti affetti da danno cerebrale all'area ventro-mediana della corteccia prefrontale effettuano senza dilemmi di sorta scelte morali che sarebbero per tutti noi assai lancinanti, in particolare decidono di dirottare un vagone impazzito su un diverso binario, salvando sei persone, ma uccidendo un innocente malcapitato che si trova per caso sul binario sbagliato."
    La domanda sorge allora spontanea: E' male o bene prendersi la responsabilità di uccidere un innoccente per salvare sei persone. Il 5° comandamento recita "NON UCCIDERE", ma in questo caso?
    Ma,io aggiungo, al fine di dimostrare che non vi sono certezze dogmatiche nella realtà:
    E se si dovessero uccidere cinque persone per salvarne sei?
    Fare questo tipo di riflessioni, serve a chiarirsi le idee in problemi legati alla vita.
    Riccardo Calantropio

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  48. Bello questo esempio "uccido 5 salvo 6", ma le persone, gli uomini non sono in vendita. Non sono negoziabili. Se uccido, uccido e basta. Se voglio salvare 6 persone devo usare mezzi leciti, uccidere è illecito. Mi rifaccio ad un principio base della legge naturale che è inscritta nei nostri cuori. Non uccidere è una legge non scritta, ma sempre valida. Questo è per stare sul reale, come dice il post di Giacomo, stiamo sui fatti, non facciamo ipotesi da laboratorio sulla vita degli altri.....
    Nel caso di Eluana per riportare il tema sul giusto 'binario' siamo di fronte ad una realtà di una persona innocente innocua, che è stata uccisa, immolata sull'altare dell'eutanasia.

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  49. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  50. Gentile Riccardo Calantropio, la prego di voler fare attenzione ai nomi e cognomi che devono essere scritti correttamente, sono costretto a rimuovere i post quando gli errori divengono una abitudine.
    Cordialmente
    Giovanni Ceroni

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  51. Per Giovanni Ceroni.
    Riscrivo il post eliminato.
    Se ci riflette meglio, casi simili accadono nella vita reale molto frequentemente. A titolo solo esemplificativo e non esaustivo, durante l'attacco alle torri gemelle, uno degli aerei dirottati (con a bordo centinaia di persone innoccenti)fu abbattuto dal pentagono per evitare danni in vite umane molto maggiori.
    L'esempio è attinente al tema, in quanto tende a contestare il vostro dogmatismo sul concetto di male e di uccisioni di innoccenti.
    Riccardo Calantropio

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  52. Sig. Riccardo,
    non sono d'accordo con chi sostiene che la cessazione irreversibile delle attività della corteccia cerebrale sia sinonimo di morte.
    Un organismo umano non può rimanere in vita senza la funzione cerebrale, quindi la morte di una persona subentra solo con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello ( assenza di attività elettrica o apporto di sangue al cervello). Solo in quel caso la procedura dell'accertamento della morte sembra sicura. La perdita della funzione cerebrale comporta in breve tempo la cessazione del battito cardiaco e della respirazione...Con i nuovi progressi della medicina ( macchine cuore-polmoni), è possibile fare in modo che i segni esterni della morte non siano evidenti (macchie, rigidità cadaverica e la cessazione respiro)...e si da inizio alle procedure per un eventuale espianto di organi.
    Se un giorno basterà solo la lesione irreversibile della corteccia cerebrale per dichiarare una persona morta, allora prepariamoci al peggio per la nostra società.
    Non ci saranno più liste d'attesa per chi aspetta un organo ( a parte il cervello).
    E questo mi induce a pensare che come nell'aborto agli operatori sanitari dovrebbe essere concesso l'obiezione di coscienza.
    Riguardo ad Eluana, dobbiamo aspettare i risultati l'autopsia per sapere quale era l'effettivo stato del suo cervello, ma sicuramente era viva. Se poi quella vita qualcuno la considerava non degna di essere vissuta questo è un altro discorso...

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  53. Per l'autore dell'intervento delle ore 17,06.
    Il cervello umano è sicuramente l'organo biologico più complesso tra quelli conosciuti. Non è stato creato, però, ex novo; ma proviene da una evoluzione genetica lunga miliardi di anni, che ha sovrapposto sempre nuove funzioni. Le funzioni motorie, vitali e le emozioni, ad esempio, le condividiamo anche con i molluschi (famosa è la lumaca di mare Aplisya), mentre i sentimenti li condividiamo con alcuni mammiferi più evoluti. Nell'essere umano si sono sviluppate ulteriori funzioni, riguardanti la coscienza estesa (legga qualcosa pubblicato da Antonio Damasio, anche su internet) e la razionalità, oltre a un inconscio con funzioni superiori, specificatamente umane. In Eluana non era morta l'intera corteccia cervicale, ma solo si era atrofizzata quella parte non usata, che purtroppo era quella che la differenziava dagli altri animali inferiori.
    Da qui la proposta attuale del PD di presentare un nuovo emaendamento che specifichi meglio i casi in cui intervenire.
    Francesco F.

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  54. Appunto, sig. Francesco il cervello della ragazza era verosimilmente in attesa. Non credo che attualmente ci siano strumenti( anche quelli delle neuroscienze), che ci permette con assoluta certezza di affermare che una parte anche minima della corteccia sia atrofizzata e quindi irreversibile. Il mio pensiero va immediatamente anche senza avere conoscenze specifiche in materia,sia ai neonati che ai malati psitici, e di conseguenza non possiamo considerarli animali non umani. Il problema è appunto nella scienza che ancora non è capace di stabile quali sono i complessissimi meccanismi di stimolo interrotti o che si devono riorganizzare tra la parte della corteccia ed il tronco del cervello (il tronco di Eluana era efficiente), Ecco, forse perchè lo studio delle fasi sonno (REM e NREM) diventa importante. Basta pensare agli incubi...dove la mente lavora intensamente, ma il corpo è al minimo.
    Ci vogliono anni ed anni di studio per poter capire questi meccanismi, qualche lettura non mi aiuta molto, ma l'importante è iniziare.

    tyi

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  55. Per tyi.
    Se vuole, intanto le segnalo qualche articolo e sito su internet di psicosomatica e neuroscienze.
    Dovrebbe però togliermi una curiosità fondamentale; altrimenti continuiamo a girarci intorno, accampando solo pretesti:
    Se si è già arrivati o si arriverà da parte della scienza a stabilire, con certezza, che una persona ha vita solo vegetativa irreversibile, e non più umana, e costei avesse manifestato in precedenza di non volere che il suo "corpo" fosse alimentato ed idratato, LEI PERSONALMENTE sarebbe favorevole a togliere il sondino nasogastrico?
    Francesco F.

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  56. Consiglio caldamente ai signori di questo blog di farsi un giro sul sito del su citato Marc Hauser, in cui si studia il senso morale degli esseri umani.

    Se capite l'inglese, fate il test.

    http://moral.wjh.harvard.edu/index2.html

    Enrico

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  57. Per Francesco F.
    Mi permetto di rispondere io alla domanda che ha posto a Tyi.
    "Se si è già arrivati o si arriverà da parte della scienza a stabilire, con certezza, che una persona ha vita solo vegetativa irreversibile, e non più umana ...": la domanda è sbagliata! la scienza non deve dire se una vita è umana oppure no; ha il limitatissimo compito (da quando esistono gli strumenti di rianimazione che in precedenza mancavano) di verificare se la persona è morta "cerebralmente". E' un compito, fra l'altro che, come dimostrano le recenti polemiche sul concetto di morte cerebrale, non riesce nemmeno a fare particolarmente bene ...

    Lei ha una fiducia sconfinata nella scienza, quando dice: "In Eluana non era morta l'intera corteccia cervicale, ma solo si era atrofizzata quella parte non usata, che purtroppo era quella che la differenziava dagli altri animali inferiori"; chi l'ha deciso? gli scienziati? quindi quando uno perde qualche funzione rischia di non essere più riconosiuto come uomo?
    In realtà gli "scienziati" (poi, come è noto, gli scienziati si dividono sempre in fazioni contrapposte, cosicché raramente vi è un'opinione scientifica indiscussa e assoluta ...) pretendono di essere i "sacerdoti" e i "legislatori" di oggi, ma nascondono le loro teorie filosofiche, etiche e politiche (e, purtroppo, in questo periodo molti nascondono convinzioni francamente eugenetiche: l'eugenetica, del resto, era stata proposta a livello "scientifico" all'inizio del 1900).

    Il paziente in SVP non è, quindi, morto; ma nemmeno può essere dato corso alla sua richiesta di staccare il sondino nasogastrico espresso in un testamento biologico: su questo punto mi permetto di richiamare numerosi post sul testamento biologico già apparsi su questo blog.

    Giacomo Rocchi

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  58. Hauser è un signore che, tra le mille corbellerie che ha scritto, afferma che non è il concetto di natura il termine di paragone per comprendere quando un atto è lecito o illecito sotto il profilo morale. Egli spiega a questo proposito che portare gli occhiali è cosa innaturale e la miopia invece è un fenomeno naturale. La dsitinzione tra natura (confacente all'essenza-finalità delle cose) e naturalistico (cioè innato) era stata già risolta più di 700 anni fa da quel Tommaso D'Aquino così spesso citato a sproposito in molti post. Non tutto ciò che è presente in natura (miopia) e confacente alla natura delle cose (la natura dell'occhio, cioè il suo fine, è vedere).

    Tommaso Scandroglio

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  59. Dunque qual è la natura (finalità) di un essere umano in SVP?

    Enrico

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  60. Se vi fate un giro negli altri blog, tipo corriere della sera o la repubblica, vedrete che la stragrande maggioranza vi considera al pari dei telebani. Almeno io vi considero in buona fede.
    San Tommaso lo ha citato per primo Umberto Eco e Giovanni Sartori, non persone del livello intellettuale che scrivono in questo blog (me compreso). Si può non essere d'accordo, ma non insultarli.
    In ogni caso, gradirei, il commento specifico di Tyi; o anche Tyi fa parte della vostra associazione?
    Francesco F.

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  61. Un altro punto fondamentale. Ceroni afferma che non devono essere gli scienziati a decidere se una persona ha vita umana oppure no.
    Ammesso e non concesso che possa essere così, chi è che lo deve stabilire?
    I filosofi, i teologi o i politici (e se i politici, su quali basi: filosofiche, teologiche o scientifiche)?
    Penso che questa risposta, il più possibile condivisa, sia fondamentale
    per il proseguo di qualsiasi discussione sensata, altrimenti ci si prende solo in giro.
    Francesco F.

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  62. Caro Francesco F., non facciamo confusione sui nomi, non ero io.
    In ogni caso la questione è semplice. La scienza è lo strumento per conoscere l'inizio della vita, al giorno d'oggi non ci sono dubbi che il concepimento sia l'inizio di un essere vivente della specie umana. Il concetto di persona è concetto filosofico e non dimostrabile direttamente.
    Con il ragionando si può capire che o si associa a tutti gli esseri umani il 'bollino' di persona, oppure ognuno può negare agli altri, in base ai propri gusti, tale 'dignità'.
    I nazisti trattavano come non persone i disabili, gli Ebrei, e altri 'non degni'.
    I comunisti cinesi per esempio negano i diritti alle 'non persone' dissidenti politiche....
    Oggi molti vorrebbero poter dare la 'patente' di persona solo ai più forti oppure ai più utili.... ecco che viene fuori quella che definivo la società della sopraffazione.
    Giovanni Ceroni

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  63. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  64. Mi scuso per l'errore:
    Per Giovanni Ceroni.
    Sono sinceramente felice che abbia detto "Il concetto di persona è concetto filosofico e non dimostrabile direttamente."
    Si renderà conto, che in campo filosofico, non si trovano due filosofi che la pensano esattamente allo stesso modo su tutto (non siamo in matematica).
    Oggi esistono poi sistemi filosofici inconciliabili, come METAFISICA (nelle varie sfumature), Relativismo, Olismo (a cui si possono riferire le filosofie e religioni orientali, le new age, ed altri culti esoterici occidentali).
    E allora chi è che decide a quale filosofia si ci deve attenere?
    IL DISCORSO DIVENTERA'INTERESSANTE, se verrà proseguito con onestà intellettuale.
    Francesco F.

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  65. Sig. Francesco,
    io non staccherò mai volontariamente quel sondino anche in presenza di un testamento biologico ( a prescindere dalle condizioni e dell'eta' del paziente). Ma questo non significa che altri non possono farlo. Il testamento biologico dovrebbe valere solamente da indicazione poichè davanti alla reale possibilità del morire la nostra concezione del fine vita potrebbe cambiare. A nessuno dovrebbe essere permesso di firmare una condanna a priori...perciò è essenziale una commissione etica multidisciplinare a livello nazionale che si occupi per ogni singolo caso quando sarà il momento.
    In ogni caso, qualsiasi pratica che riguardi l'eutanasia diretta, passiva o suicidio assistito dovrebbe essere svolta in strutture idonee, ma fuori dal Servizio Sanitario Nazionale appunto perchè credo che il compito dei nostri operatori sanitari sia quello di adoperarsi per la vita e non per la morte.
    Le dirò di più sig. Francesco, io comincio ad avere dei dubbi sul rapporto di Harvard...e comincio ad essere contraria ai trapianti. Non donerò mai i miei organi a quella scienza che un giorno mi vuole considerare non umana per prendere il mio fegato ed impiantarlo ad un'altra persona. Mi dispiace, sono una peccatrice egoista. Io voglio vivere, ma se un giorno qualcuno dovrà portare a termine la mia vita, lo faccia in modo veloce, altrimenti se lo farà lentamente io non potrò tornare per dirgli cosa ho provato...malgrado la legge ed i loro sedativi come ultimo accanimento terapeutico.
    Concludo con una frase di operatori sanitari:
    «È ragionevole dire no all’eutanasia attiva e al “suicidio assistito”: non si uccide l’uomo che muore, chi è uomo come lui lo accompagna alla fine».

    tyi

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  66. Grazie Tyi.
    Io, invece, sono contrario a qualsiasi eutanasia diretta, passiva o suicidio assistito, se non si è in uno stato vegetativo irreversibile. Se la scienza dice che lo sono, allora mi devono staccare il sondino nasogastrico; dal momento che mi considerei morta come persona. E voglio una cristiana sepoltura.
    Ovviamente sono favorevole anche a casi come quello di Giovanni Paolo II, che ha rifiutato ulteriori cure.
    Francesco F.

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  67. Sig. Francesco,
    se io fossi nello stato vegetativo irreversibile,lei mi staccherebbe il sondino per lasciarmi morire in una lenta agonia anche se lenita da sedativi? Io credo di no. perciò non è giusto demandare ad altri ciò che non si ha il coraggio di fare.
    Anch'io le consiglio di leggere qualcosa per me di molto interessante. L'autrice si chiama Elisabeth Kubler-Ross, lei ha descritto le cinque fasi del morire.

    http://www.elisabethkublerross.com/index.html

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  68. Ho dimenticato di firmare il post delle 23.24

    Però. il Santo Padre non ha rifiutato le cure, ha rifiutato l'accanimento terapeutico. La sua è stata una scelta libera che tutti i cittadini nelle sue condizioni,quando vengono informati correttamente, possono fare.
    tyi

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  69. Per Tyi.
    La risposta è nettamente si; perchè ho chiaro il concetto di consapevolezza umana, di cosa sono le emozioni, il dolore e i sentimenti; ma comprendo che chi non ha chiari questi concetti biologici, non ha elementi sufficienti per giudicare e si affida a un proprio buon senso.
    Per questo è una questione personale che non si può demandare allo stato, ma solo alla propria autodeterminazione preventiva e ai familiari.
    Francesco F.

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  70. Appunto Francesco, non si può demandare ad altri, in modo particolare allo Stato, quindi al Servizio Nazionale Sanitario di cui fanno parte medici ed infermieri qualsiasi forma di eutanasia o suicidio assistito.
    E' questo il punto. Personalmente credo molto di più alle persone di buon senso che alla diagnosi d'infallibilità di coma vegetativo permanente. E questo è un altro punto.
    Però credo anche alle lobby della medicina...ed è un altro punto ancora.
    Insomma questa tragedia ha creato ( per fortuna nostra e per sfortuna di Eluana), tantissimi "punti" che potremmo chiamare consapevolezza di quanto sta accadendo intorno a noi. Molti hanno invocato il silenzio, ma è stato proprio il sinlezio di Eluana ad entrare rumorosamente nelle nostre coscienze.
    Le dobbiamo un grande grazie.

    tyi

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  71. Per Tyi.
    Io per natura sono ottimista: ritengo l'altruismo in aumento.
    Come per l'aborto, medici ed infermieri hanno il diritto all'obiezione di coscienza, ma
    sono certo che la Corte Costituzionale farà giustizia. Chi la pensa diversamente dovrà accettare la realtà e rispettare la volontà dei singoli; altrimenti si romperebbe la civile convivenza (riflettiamo sui conflitti tra sciiti e sunniti, tra cattolici e protestanti in irlanda, tra cristiani e mussulmani in Africa, nei luoghi sacri al Cristianesimo in Palestina, dove le diverse correnti del Cristianesimo fanno a botte anche durante le processioni, etc.).

    Francesco F.

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