lunedì 17 agosto 2009

Aborto: qualcuno è cambiato ... ma qualcuno no! /8

Abbiamo terminato il precedente post sottolineando come la legge 194 abbia pesantemente inciso sulla considerazione dell'aborto da parte della popolazione e sul rispetto in generale della vita.
Del resto, la mozione che l’on. Buttiglione ha proposto e fatto approvare alla Camera dei Deputati, è il migliore esempio di quanto si è detto.
Il bambino ucciso – a ben vedere – non c’è.

Nella premessa si lamenta, che “la diffusione nel mondo della pratica dell'aborto selettivo a danno prevalentemente delle concepite di sesso femminile sta provocando in alcune aree geografiche un forte squilibrio fra i sessi”, che “legislazioni straniere attivamente promuovono l'aborto come strumento di controllo demografico” e che “politiche colpiscono con sanzioni di vario genere le donne che rifiutano l'aborto”.
L’uccisione del bambino, quindi, non è indicata come male in sé: è un male solo se non è frutto di libera scelta della donna o se determina uno squilibrio fra i sessi dei bambini nati.

Non si chiede di ridurre l’aborto: questa non è una moratoria sull’aborto! Si chiede, piuttosto di fare altrove quello che sta avvenendo in Italia!
È una mozione oggettivamente abortista.

“Libertà di scelta per la donna”: espressione che una persona intelligente come Buttiglione non può usare senza riflettere: “Si può dire che l'aborto in qualche modo è sempre un'imposizione, ma questo è piuttosto un concetto filosofico”.
Il fatto è che, in realtà, Buttiglione dell’effettiva libertà delle donne di abortire in Italia non sa nulla: non sa che – o se – le prostitute extracomunitarie spesso vengono costrette ad abortire legalmente da chi le vuole “rimettere in pista” velocemente. Non sa nemmeno i motivi che spingono le donne ad uccidere i loro figlio in Italia: la 194 non prevede che si sappiano!

Molto meglio farsi belli con la libertà di aborto negata alle donne dell’altra parte del mondo (a proposito: con saggia prudenza la mozione non indica nemmeno i Paesi cui si riferisce …), piuttosto che affrontare il verminaio di casa nostra.

A noi interessano tutti i bambini e tutte le donne: e se non siamo cambiati (come invece è cambiato l’on. Buttiglione) è perché sappiamo e abbiamo potuto constatare in questi anni che il compromesso sui temi della difesa della vita non serve a nulla se non aiutare coloro che, della vita, sono nemici.

Giacomo Rocchi

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