sabato 7 febbraio 2009

Quali criteri di giudizio?

Dal Corriere della Sera (Rubrica Italians):
"Caro Severgnini, sarà perché il povero Beppino Englaro è di qui (Friuli, ndr), sarà perché conosco personalmente i medici che si occupano di Eluana, certo mi sento un poco personalmente preso da questa triste vicenda. Io la vedo così: nessuno ha il diritto di sindacare l'operato di povere persone che si trovano davanti problemi di questo genere. Lo dico perché personalmente mi sono trovato davanti a un dramma esistenziale molto meno impegnativo, e ho odiato tutti coloro che mi dicevano cosa andava fatto. Sembrerà fuori luogo, ma mi riferisco al fatto che la mia splendida bambina non voleva saperne di essere concepita, e avevamo iniziato il percorso della fecondazione assistita. La legge italiana a questo proposito è orrenda, e io non esito a mandare i miei pazienti a Krumpendorf (150 km circa da qui, nella cattolicissima ma non stupida Austria) se non riescono ad avere figli. Lo dico dal profondo del cuore: lasciate in pace quei poveretti che combattono contro sfortune della vita così terribili. Lasciateli in pace. Cari Italians, pensate se toccasse a voi".
Sergio Bierti

"Brutto spettacolo, davvero. Credo si stia commettendo una crudeltà verso padre e figlia. Alcuni, soprattutto tra i cattolici, agiscono in coscienza e buona fede, quando vogliono tenere in vita (?) Eluana. Ma purtroppo intorno a loro si muovono i fanti dell'ipocrisia ossequiosa. Aggiungo: anche i media, continuando a pubblicare quella fotografia di Eluana - bella, giovane e in salute - non hanno aiutato".
Beppe Severgnini

Mentre Eluana sta morendo cerchiamo di capire contro cosa stiamo combattendo, quale mentalità permette di giungere a questo risultato.

La realtà oggettiva è cancellata: Severgnini pensa di cavarsela con il punto interrogativo (?) accanto alla parola "vita", fingendo che questo non sia il punto centrale della questione.
Eluana è viva o morta? questa domanda non si può fare, è scomoda, va cancellata: del resto già nell'aborto abbiamo visto come la strategia sia quella di cancellare il bambino, non farlo vedere; allo stesso modo nella fecondazione artificiale gli embrioni prodotti in gran quantità e destinati a morte certa non esistono.

Se la realtà viene cancellata il criterio di giudizio di quanto avviene è soggettivo e arbitrario: il "poveretto" e lo "sfortunato" è colui che non riesce ad accettare la nuova condizione della figlia o che non riesce ad avere figli; egli "combatte" per realizzare ad ogni costo i suoi desideri o per cancellare ciò che lo turba: ha diritto a realizzare i suoi desideri; chi lo ostacola è cattivo, orrendo, stupido: nessuno può dirgli cosa fare o non fare.

Bierti dice di parlare "dal profondo del cuore"; ma il punto di vista che usa è uno solo: "pensate se toccasse a voi" ... quanto "tocca" ad Eluana non lo riguarda, si rifiuta di vederlo.

Giacomo Rocchi

1 commento:

  1. LA GENTE COME VOI ED IL VOSTRO COMITATO IN UN PAESE CIVILE NON DOVREBBE ESISTER ! DOVETE SOLO VERGOGNARVI. IL VOSTRO PAESE IDEALE E' L'IRAN O FORSE L'ARABIA SAUDITA O FORSE SONO TROPPO LAICI E LIBERALI ANCH'ESSI?
    VERGOGNATEVI DI CIÒ CHE SCRIVETE E FATE!!!!!!
    ALBERTO MARZI CECINA (LI)

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