venerdì 27 febbraio 2009

IL SENSO DI UNA DENUNCIA

1. Il Comitato Verità e Vita ha presentato una denuncia per omicidio volontario nei confronti di Beppino Englaro e di coloro che hanno provocato la morte di Eluana Englaro e così ha reso obbligatoria l’iscrizione nel registro delle notizie di reato, atto a cui (a quanto sembra) il Procuratore di Udine non aveva ancora provveduto.
È un atto che segue a quanto la nostra associazione ha dichiarato pubblicamente in più occasioni nelle scorse settimane, e coerente con lo statuto del nostro Comitato, che ci impegna a promuovere la difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale. E che quindi è contro la legalizzazione dell’aborto, della fecondazione artificiale e dell’eutanasia.
Noi di Verità e Vita – e non solo noi – affermiamo che non è lecito far morire una persona viva togliendole alimentazione e idratazione.

2. Sarebbe stato davvero tragico se nel nostro Paese, di fronte a un evento che ha sconvolto e turbato tutta l’opinione pubblica, nessuno avesse sentito la necessità di chiedere alla magistratura lo svolgimento di un’indagine seria e accurata intorno a questa vicenda.
Deve essere la giustizia penale a valutare la condotta di coloro che uccisero la disabile: la morte procurata di un uomo non è mai un fatto privato! L’azione penale è chiamata a tutelare i beni giuridici fondamentali, fra i quali primeggia quello della vita innocente.

3. Nel nostro ordinamento l’omicidio del consenziente è un reato, come anche l’istigazione al suicidio. La vita è un bene indisponibile, e non si può toglierla nemmeno a chi ne faccia richiesta. Per di più, nel caso in questione noi sosteniamo – e lo abbiamo scritto nella denuncia – che Eluana Englaro non aveva chiesto di morire, o che quanto meno non esiste una prova di una tale richiesta utilizzabile in un procedimento penale.
Ecco perché parliamo di omicidio volontario: non è stata la volontà della vittima ad indurre la condotta di chi l’ha uccisa.

4. Il giudice penale è autonomo rispetto alle decisioni del giudice civile, tanto più se quest’ultimo ha pronunciato in sede di volontaria giurisdizione: il Comitato chiede che l’autorizzazione rilasciata a Beppino Englaro sia considerata inefficace, non ricorrendo nessuna delle scriminanti previste dal codice penale, e sottolinea che anche le prove assunte in sede civile sono inutilizzabili in un processo penale.
La denuncia contesta che, fino a questo momento, le indagini della Procura di Udine si siano concentrate soltanto sul rispetto del protocollo e chiede, quanto meno e in subordine, di accertare se sia stata tentata la nutrizione per via naturale o tramite PEG: il decreto della Corte d’Appello di Milano non dava a Beppino Englaro il potere di vita e di morte sulla figlia, ma solo quello di rifiutare l’uso del sondino nasogastrico.

5. Il Comitato Verità e Vita ha ritenuto che la denuncia fosse doverosa, di fronte al tentativo di archiviare questo fatto tragico nel silenzio e nella menzogna, spinta al punto di negare la realtà stessa dell’uccisione di Eluana Englaro ad opera di chi doveva avere cura di lei.
Abbiamo operato semplicemente in coerenza con questo dato di realtà, senza alcuna animosità o ostilità nei confronti delle singole persone.
Che si difenda il diritto alla vita di ogni essere umano, sano o malato, cosciente o privo di coscienza: questo è il punto. Questo è il senso della nostra azione.


Il Comitato Verità e Vita

22 commenti:

  1. Prima, tutto sommato, cercavo di capirvi.
    Ma dopo la denuncia a quel pover uomo di Beppino Englaro;
    questa considerazione ve la tirate proprio addosso:

    "...Se solo Voi aveste qualcosa di serio da fare nella vita...
    Io fare a tutti un bel test di QI per vedere cosa salta fuori.
    Ad ogni modo, vi si puo' solo voler bene. E darvi sempre ragione annuendo in continuazione, mentre noi si porta avanti studio, lavoro, e futuro.

    Anche il vostro."

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  2. semplicemente ... V e r g o g n a .. !!

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  3. Ad ora devo ancora trovare qualcuno che sappia argomentare il proprio dissenso alla denuncia. In effetti Eluana era viva (altrimenti non avrebbero potuto eliminarla) e poteva anche svegliarsi dal suo stato, dopo pochi giorni in mani al manipolo di legali, medici infermieri, guidati da Beppino, sono riusciti ad eliminarla, sono semplici fatti di fronte ai quali non c'è molto da dire. L'intento era ucciderla e l'hanno realizzato. Chi uccide un innocente è omicida, il peggiore degli assassini. Non c'è bisogno di un test IQ per capire che nessuna legge o delibera può avvallare un omicidio di un innocente, resterà sempre un delitto.

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  4. Personalmente ritengo che prima pubblicare certe affermazioni e portare avanti certe azioni sarebbe necessario una fervida, ma soprattutto coraggiosa e umana, riflessione sulla loro portata.
    Denunciare penalmente il padre di Eluana è vergognoso.
    Affermare che " i magistrati non hanno rispettato la legge" (cfr. La Repubblica, 28 Febbraio 2009, pag. 6) è schifosamente presuntuoso e falso.
    Dietro tutta questa vicenda opera soltanto una forte ipocrisia e una paurosa antidemocraticità di movimenti e persone come voi, che offendono in continuazione la portata (molto più ampia di quella che voi ritenete e "pubblicizzate" - nell'accezione più meschina del termine - essere la verità assoluta -e ripeto, è solo la vostra!!) dell'etica umana e del rispetto verso la sofferenza della gente. Credere in una determinata confessione religiosa è un conto ed è non solo rispettabile (io al contrario di persone come voi credo che il rispetto sia sempre dovuto, anche verso coloro che sbagliano) ma rappresenta anche un punto di forza di un popolo e di una nazione. Pretendere di imporre la propria visione del mondo anche a coloro che la pensano diversamente (su questioni tutt'altro che oggettive) è soltanto meschina stupidità, oscurantismo e una pericolosa (per le generazioni future, anche le vostre) perdita del valore democratico della società.
    Spero possiate riflettere su certe cose e magari ammettere le vostre indiscutibili colpe.
    Mi rattrista sapere che nella nostra società ancora ci sono persone come voi.

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  5. Lo avete denunciato per farvi pubblicita',chi aveva mai sentito nominare la vostra associazione prima d'ora?Siete come tutti gli altri avvoltoi che si sono avventati su questo dramma.

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  6. V E R G O G N A T E V I

    Siete soltanto degli squallidi avvoltoi

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  7. L'interessante dei sopra riportati commenti, mi riferico a quelli viruleni e volgari, è che sono tutti anonimi.

    Non c'è coraggio nel proporre le proprie idee, non c'è capacità di mettere la faccia per insultare o denigrare. (La denuncia potrebbe essere dietro l'angolo e, quindi, meglio nascondersi nell'anonimato)

    Ciò posto, tali soggetti non meriatno repliche perchè non si può replicare ad uno che non accetta di motrare il volto.

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  8. Giuseppe Garrone

    ricordati che devi morire

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  9. L'estensore del commento di oggi delle ore 10:51 mi ha preceduta dando voce esattamente ai pensieri che avrei espresso anchì'io.

    Questa vostra iniziativa ha fatto comprendere a me e a mio marito una volta di più che non possiamo più riconoscerci membri di una Chiesa che accoglie nel suo seno un'istituzione come la vostra.
    Eravamo incerti se fare iniziare o meno ai nostri bimbi non ancora battezzati il percorso catechistico tradizionale e vi ringraziamo caldamente perché avete dissipato tutti i nostri dubbi residui.

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  10. Giovanni Ceroni ha detto...

    "Ad ora devo ancora trovare qualcuno che sappia argomentare il proprio dissenso alla denuncia.

    VA BENE GIOVANNI, VEDIAMO I TUOI ARGOMENTI

    In effetti Eluana era viva (altrimenti non avrebbero potuto eliminarla) ...

    QUESTA AFFERMAZIONE E' PRIVA DI FONDAMENTO.
    ELUANA NON ERA AFFATTO VIVA ( QUINDI COME AVREBBERO POTUTO, COME DICI TU, ELIMINARLA?)

    e poteva anche svegliarsi dal suo stato,
    dopo pochi giorni

    ANCHE QUESTA AFFERMAZIONE E' PRIVA DI FONDAMENTO, COME PUOI AFFERMARLO?

    in mani al manipolo di legali, medici infermieri, guidati da Beppino, sono riusciti ad eliminarla,

    STAI RIPETENDO IL CONCETTO INIZIALE

    sono semplici fatti di fronte ai quali non c'è molto da dire.

    QUESTI CHE TU CHIAMI "SEMPLICI FATTI" NON LO SONO AFFATTO, SI TRATTA SOLO DI TUE AFFERMAZIONI ELEVATE A RANGO DI VERITA'

    L'intento era ucciderla e l'hanno realizzato.

    ALTRA AFFERMAZIONE PRIVA DI FONDAMENTO
    (CERTO CHE NON TI FAI SCRUPOLO A ISTRUIRE PROCESSI ,GIUDICARE E CONDANNARE)

    Chi uccide un innocente è omicida, il peggiore degli assassini.

    ALTRA FRASE SENZA SENSO, COSA CAMBIA SE UNO UCCIDE UN NON INNOCENTE?

    Non c'è bisogno di un test IQ per capire che nessuna legge o delibera può avvallare un omicidio di un innocente, resterà sempre un delitto.

    FORSE UN TEST IQ SAREBBE NECESSARIO, ALMENO PRIMA DI ERGERSI A GIUDICE DELLE CAPACITA' ALTRUI DI ARGOMENTARE, MOSTRANDO SOLO LA POCHEZZA DELLE PROPRIE

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  11. L'insensatezza di una denuncia.
    Veramente non riesco a capacitarmi di come un comitato che ha come presidente un professore dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, possa compiere un gesto così inumano. forse romano direi, visto che la povera eluana, a parer vostro, doveva essere crocefissa affinchè tutti possano provare delle emozioni nel vederla.
    Rasentate il fanatismo, oltre all'ipocrisia!

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  12. Anonimo ha detto...

    sono sgomento nello scoprire l'esistenza di quest'associazione.Siete l'ennesimo abominio partorito dal virus dell'Indifferenza.Si il vostro è un caso di tanto banale quanto malefica Indifferenza...Indifferenza intesa nel senso di Differenza Assoluta,l'incapacità totale cioè, di riconoscere un altro essere umano come tale,accostarlo nemmeno ad una bestia (dei cani scommetto provate più pietà) piuttosto ad un insetto....la stessa differenza assoluta che,non ad assassini nati ma a gente come me o come voi,permetteva di portare milioni di uomini nelle camere a gas come fossero insetti,la stessa che ci permette di mangiare tranquilli o al massimo un pò schifati alla vista di tutti quegli insetti morti per le strade di mezzo mondo alla TV....la stessa differenza assoluta che siete riusciti a porre tra voi ed Eluana Englaro,essere umano come voi,costretta per anni in condizioni disumane contrarie alla sua volontà(c'è una sentenza definitiva)e suo padre Beppino e tutta la gente che gli è vicino,esseri umani anche loro straziati oltre che da una vicenda tragica ora anche da tale indifferenza....ma chi vi autorizza a tanta crudeltà?in nome di cosa riuscite a legittimarla e a dormire sonni tranquilli?

    risposta di Giovanni Ceroni:

    "Per quanto riguarda l'indifferenza, direi che non ci appartiene, tra 50 esposti presso Udine ce n'è stato solo uno di denuncia per ipotesi di omicidio volontario. L'atto di 'pietà e di amore' di togliere acqua e cibo ad un malato a casa mia si chiama omicidio volontario."

    Come ogni carneficie,come ad Auschwitz, portatori autoproclamati di una sola verità una sola giustizia,la vostra,da imporre agli altri anche al prezzo di calpestare la dignità umana....la vostra è forse pietà e amore?i vostri cuori e le vostre menti sono in cancrena!pronta a dilagare tra chi come voi è prenda di quell'indifferenza,non vede e non sente ma cerca solo un nemico a cui dire"tu sei il male assoluto,io il bene"...provo vergogna e paura nel leggere quanto scritto dalla vostra associazione,la stessa identica vergogna e paura che ho provato a Mathausen e san sabba...Giacomo1989

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  13. Che Dio abbia pietà di voi, illumini le vostre coscienze e vi perdoni quando vi presenterete davanti a Lui.
    State crocifiggendo un innocente in nome della vostra ideologia, che non ha nulla dell'amore del Cristo.
    State trasformando il Suo messaggio universale in una setta integralista. Mi auguro che questo tempo di Quaresima rinnovi la vostra fede. elisabetta

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  14. Nel caso Dio esista, e qualora mai sia veramente di infinita misericordia, allora sicuramente vi perdonerà.
    Sia chiaro però che io il pane con gente come voi non lo dividerei mai.

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  15. Capisco e rispetto la vostra scelta pur non condividendola.

    Concordo con voi che non sta scritto da nessuna parte nella sentenza che la volontà esplicita di E. Englaro fosse quella che lei morisse in questo modo. C'è una ricostruzione di volontà presunta in base a prove ritenute, secondo la normativa vigente, attendibili, univoche ed efficaci.

    C'è la normativa da perfezionare e la si sta perfezionando. Sarà valutata, come avete scritto, la liceità della sentenza.

    A me sembra che il problema principale sia la politica, che in tutto questo tempo non si è mossa. Prendersela con Englaro e gli altri ho l'impressione che significhi prendersela contro l'ultima ruota del carro. Il problema siamo noi e la nostra classe politica, che da anni sapevamo e non abbiamo fatto niente per modificare quel sistema legislativo che (vedremo come va anche la vs denuncia, per ora attendiamo e lasciamo un forse tra parentesi) ha consentito all'associazione "Per Eluana" di procedere come ha proceduto.

    Pur capendo quindi la correttezza e la liceità della vostra azione non la condivido, mi sembra che il target debba essere altro e si rischi di apparire come coloro che infieriscono contro l'ultima ruota del carro. Naturalmente evito ogni strumentalizzazione moralistica ed osservo con attenzione gli sviluppi della vs azione. In bocca al lupo.

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  16. La ringrazio per il commento pacato.
    Non credo sinceramente che Beppino Englaro sia l'ultima ruota del carro: piuttosto, proprio per il modo in cui ha condotto l'intera vicenda, egli ha inteso costituire il centravanti di sfondamento della squadra che persegue l'eutanasia nel nostro Paese.
    Non sono in grado di giudicare la classe politica: so, però, valutare le decisioni della Magistratura che, nel caso di Eluana Englaro, sono state non solo ingiuste nella sostanza - hanno consentito l'uccisione di una disabile incosciente da parte del padre contro il divieto dell'art. 575 del codice penale - ma chiaramente forzate e in buona parte insostenibili nella motivazione. La Cassazione prima e la Corte d'Appello di Milano poi hanno stravolto tutti i principi fondamentali del nostro ordinamento così da giungere al risultato desiderato.
    La saluto,
    Giacomo Rocchi

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  17. Non so se abbia inteso essere il centravanti di sfondamento di una "squadra". Certamente ha consapevolmente reso una questione che, come è stato sottolineato da più parti, poteva rimanere privata (es. dimenticarsi di dare i farmaci a sua figlia, come qualcuno ha suggerito anche in giro su Internet) un fatto pubblico. Lo ha fatto tra l'altro, mi pare, col massimo della pacatezza. Non ricordo di aver mai letto/sentito un insulto personale a chi la pensava diversamente da lui.
    Non so se quindi la sua sia stata una battaglia personale, poi diventata - poiché pubblica e mediatica - rappresentativa di un principio ideologico (con conseguente, ora sì, schieramento di squadre pro e contro in varie misure).
    Secondo la mia profana opinione (profana in fatto di giurisprudenza, un po' meno rispetto alla possibilità di ricostruire la volontà presunta in base a testimonianze di padre, madre e amiche) quella parte della sentenza, la seconda della corte d'appello successiva a quella della cassazione, sulla volontà presunta è un'accozzaglia di retorica e psicologismi della peggior specie. Non so neppure quanto sostenibile scientificamente. Mi manca tra l'altro un tassello: che indagini ha fatto il curatore speciale per arrivare alle stesse conclusioni di Englaro? Ha qualche link dove me le possa leggere?
    Però appunto mi sembra che il problema, sempre da profano, siano le leggi che glielo hanno permesso e su quello e solo su quello mi muoverei.

    Su questo siamo discordi ma pace. Grazie a lei, ancora in bocca al lupo.

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  18. Egregio
    Dorian

    In realtà secondo un famoso giurista, nonché già ministro della Giustizia, non certo cattolico come Giuliano Amato, la linea tenuta dalla giurisprudenza di Cassazione prima e della Corte d'Appello poi non avrebbe fondamento all'interno del nostro sistema normativo.

    Dice testulamente l'illustre giurista:

    " non so da quali principi del diritto vigente si possano trare decisioni simili a quelle riguardanti il caso Englaro".

    Come si può notare, quindi, a normativa vigente la Vita è un valore che dovrebbe ricevere tutela anche contro la volontà stessa del soggetto, non esistendo un diritto al suicidio.

    Se fosse vero il contrario, dovrebbe esserci anche un dovere per lo Stato di garantire il suicicio a chi lo chiede. In realtà istigazione al suicidio e suicidio asistito sono reati, così come l'omicidio.

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  19. Caro Giovanni, sono state chieste delle motivazioni al mio ..

    ... V e r g o g n a ! !
    Credo sia giusto dare una motivazione, anche se, a quanto vedo, in molti mi hanno preceduto, talmente tante sono le motivazioni per gridare

    ... V e r g o g n a ! !

    Mi dissocio da chi, dopo il mio intervento, ha utilizzato lo slogan, addizionandolo con insulti e sproloqui.
    Ricordo a tutti che questo è un "blog" gestito da una comunità dall'animo Cristiano.

    Ma veniamo alle mie personali motivazioni....

    L'ipocrisia serpeggia, nascondersi dietro vuoti legislativi, ritenevo fosse modus operandi esclusivo della politica, ma come è sempre più chiaro, politica e clero, sono sempre più colluse, nemmeno le associazioni si differenziano da questa metamorfosi. Ma parlavamo di ipocrisia, quella di chi punta il dito contro una persona, la cui vita è stata annientata dalla sofferenza della perdita di una figlia, e chi, per vocazione e costituzione, dovrebbe portare sollievo e comprensione cristiana, indossa invece la veste del giustiziere, chiunque poteva fare una tale denuncia, ma non un associazione che si dichiari Cristiana ... tra tutte le "regole" che compongono il vostro statuto, avete preso in considerazione, quella che vi poteva garantire visibilità, tralasciando, misericordia, aiuto ai più deboli, ma soprattutto giustizia e perdono.

    ... V e r g o n a !!

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  20. Gent.mo Pietro Brovarone

    cercherei di prescindere dal "cattolico". La cattolicità potrebbe essere rilevante come matrice religiosa comune (o secondo alcuni fondante) le posizioni di questo comitato che ci ospita. Comunque in questo caso non sono rilevanti: le idee del comitato potrebbero essere anche derivate da un sogno notturno dopo un bagno in lago gelato ma, dato che il comitato sostiene che le proprie idee siano conformi all'ordinamento italiano, dato che cerca democraticamente di portarle avanti, la dimensione religiosa è a questo livello irrilevante.

    Le posizioni dei giuristi sono varie, non scevre immagino dalle proprie posizioni ideologiche (religiosamente fondate o meno). Certamente ogni giurista cerca di argomentare come meglio crede e l'ultima parola appunto la si ha nei tribunali.

    Amato dice che non sa in base a quali principi si possano trarre decisioni simili. Però le varie sentenze, criticabili se si vuole, argomentano le proprie decisioni. D'altronde se non sbaglio, ad esempio, Zagrebelsky anche in TV mi pare avesse preso posizioni non avverse alle decisioni assunte rispetto a questo caso.

    Quindi appunto si vedrà che succede. Fermo restando che, come ho scritto altre due volte su questo blog, non condivido questa decisione di denuncia per omicidio. Ormai alea est iacta, si vedrà che succede.

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  21. Trovo questa denuncia una mancanza di pietà e rispetto per il dolore altrui davvero enorme!

    Unaq mancvanza di rispetto per le altre persone che la pensano in modo diverso e si rifiutano di farsi indottrinare da chi inventa dei, diavoli, geni e altre creature immaginarie al solo scopo di trarne profitto personale e potere..

    spero che la faccenda termini con un congruo risarcimento da parte dei denuncianti nei confronti dei contribuenti su cui gravano le spese giudiziarie!!!

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