mercoledì 25 febbraio 2009

Modus procedendi

Marco Olivetti (Avvenire del 24 febbraio) sostiene che le direttive anticipate di trattamento previste dal disegno di legge Calabrò, sono "una forma razionalizzata di testamento biologico, opportunamente ricondotta nell'ambito dell'alleanza terapeutica medico-paziente e di un duplice chiaro rifiuto sia dell'eutanasia, in ogni sua forma, sia dell'accanimento terapeutico".

Tutto bene, insomma; legge da approvare così come è.
Vedremo nei prossimi giorni che l'interpretazione della proposta è - mettiamola così - fin troppo benevola.
Per il momento ci preoccupa non poco il finale dell'articolo di fondo:

"Del resto, non c'è proprio nulla di nuovo. Tutte le grandi questioni "filosofiche" degli ultimi 40 anni (divorzio, aborto, fecondazione assistita) sono state risolte da leggi approvate da maggioranze e osteggiate da consistenti opposizioni, con un certo grado di trasversalità. E tutte quelle leggi, nei loro testi (anche se non sempre nella prassi: si veda la legge 194) sono state in qualche modo di mediazione, pur se la mediazione non era per tutti soddisfacente. Non pare che oggi esista un'alternativa a questo modus procedendi".


Se il modus procedendi era quello giusto, le leggi approvate sono state giuste o ingiuste?
A Olivetti interessa questa domanda? Pare di sì, perché definisce solo "non soddisfacente" il risultato e addebita solo all'applicazione della legge 194 il risultato dei milioni di aborti eseguiti in questi trent'anni: e qui - diciamolo chiaramente - mente.

Era giusto permettere il divorzio tutte le volte che i coniugi lo volevano, e anche se il coniuge del tutto incolpevole non lo voleva?
Era giusto permettere l'aborto assolutamente libero, a prescindere dai motivi per cui la donna lo richiede e istigare le donne a ricorrere all'aborto eugenetico ricorrendo alle diagnosi prenatali?
Era giusto permettere la creazione di un numero altissimo di embrioni destinati a morte certa?

E soprattutto: Olivetti ha dimenticato la storia del nostro paese?
Era giusto combattere per abolire la legge sul divorzio - il cui padre, non a caso, è stato ricordato come fonte della sua ispirazione politica, da Beppino Englaro - fino a raggiungere il consenso del 40% del popolo italiano?
Era giusto difendere in tutti i modi i bambini destinati ad essere uccisi nel grembo della madre e promuovere un referendum che ebbe il 32% dei consensi?
Era giusto promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare che ebbe più di un milione di firme e che venne subito accantonata dal Parlamento?

Le alternative Olivetti le individua sul modus procedendi (leggi: compromesso e mediazione) oppure sul contenuto dei provvedimenti che vengono adottati?

A Olivetti interessano davvero i malati, gli anziani, i soggetti in stato vegetativo persistente, tutti potenziali candidati alla soppressione?

Giacomo Rocchi

4 commenti:

  1. Noi Italiani siamo offesi dalla vostra squallida incivile ed ipocrita denuncia, voi non siete cristiani, non porgete l'altra guancia non rispettate il vangelo e lo spirito VERO e cristiano di Cristo, in voi vi è solo il male di Satana cercate la VENDETTA nei confronti di persone che hanno già sofferto ABBASTANZA! Siete peggio delle serpi e mi vergogno di considerarvi miei fratelli.

    RispondiElimina
  2. sono sgomento nello scoprire l'esistenza di quest'associazione.Siete l'ennesimo abominio partorito dal virus dell'Indifferenza.Si il vostro è un caso di tanto banale quanto malefica Indifferenza...Indifferenza intesa nel senso di Differenza Assoluta,l'incapacità totale cioè, di riconoscere un altro essere umano come tale,accostarlo nemmeno ad una bestia (dei cani scommetto provate più pietà) piuttosto ad un insetto....la stessa differenza assoluta che,non ad assassini nati ma a gente come me o come voi,permetteva di portare milioni di uomini nelle camere a gas come fossero insetti,la stessa che ci permette di mangiare tranquilli o al massimo un pò schifati alla vista di tutti quegli insetti morti per le strade di mezzo mondo alla TV....la stessa differenza assoluta che siete riusciti a porre tra voi ed Eluana Englaro,essere umano come voi,costretta per anni in condizioni disumane contrarie alla sua volontà(c'è una sentenza definitiva)e suo padre Beppino e tutta la gente che gli è vicino,esseri umani anche loro straziati oltre che da una vicenda tragica ora anche da tale indifferenza....ma chi vi autorizza a tanta crudeltà?in nome di cosa riuscite a legittimarla e a dormire sonni tranquilli?

    RispondiElimina
  3. Denunciare un omicidio non mi sembra vendetta, è così che si cerca di difendere altri innocenti. Per quanto riguarda l'indifferenza, direi che non ci appartiene, tra 50 esposti presso Udine ce n'è stato solo uno di denuncia per ipotesi di omicidio volontario. L'atto di 'pietà e di amore' di togliere acqua e cibo ad un malato a casa mia si chiama omicidio volontario.

    RispondiElimina
  4. Altro che verità: il fondamentalismo nega ogni verità e la sostituisce con falsità e mistificazioni. Chi pretende di somministrare la verità ne è molto lontano e sostiene l'assoggettamento e nega il libero arbitrio. Nessuno ha il diritto di infrangere la sovranità del singolo sul PROPRIO CORPO.

    RispondiElimina