venerdì 22 gennaio 2010

La storia riscritta


Domenico Delle Foglie su "E' vita":
"Ora, cosa è accaduto?"
E' una domanda che presuppone una risposta "vera", non ideologica

"Nei fatti la 194 si è sempre più conformata a una mentalità sfavorevole alla vita"
"nei fatti" o "di diritto"? Cosa comporta aver previsto che la donna possa abortire per qualsiasi motivo con l'unico onere di sostenere un colloquio ed attendere sette giorni?

"e ora stiamo correndo il rischio di avvicinarci a una legislazione sul fine vita con la stessa presunzione negativa"
"il rischio"? Una "presunzione"? Non è un rischio e nemmeno una presunzione: è la prima legge in cui si autorizzano terze persone a rifiutare trattamenti salvavita nei confronti di incapaci (leggete il Manifesto Appello)

"Una sola legge, la 40, ha invertito questa deriva, ponendo all’articolo 1 il baluardo del diritto del concepito"
Delle Foglie non si ricorda che nella legge 40 c'è scritto: "E' vietata la soppressione di embrioni, salvo quanto previsto dalla legge 194"? I "diritti del concepito" sarebbero quelli di farsi procreare artificialmente, di sopravvivere alle tecniche (9 morti su dieci), di farsi congelare in "casi particolari" e di farsi ammazzare secondo le procedure della legge sull'aborto"?

Giacomo Rocchi

1 commento:

  1. Abbiamo capito, per metterci la coscienza a posto basta dichiarare i diritti dei concepiti! - per poi negarli - subito dopo negli articoli successivi, e nella prassi quotidiana che è spaventosamente ipocrita.
    I bimbi prodotti e morti per tecnica allo stato embrionale (almeno centinaia di migliaia), a seguito della legge 40, quali diritti avevano? Chi si cura di ciò? Chi ne piange la morte iniqua?
    Giovanni Ceroni

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