venerdì 8 gennaio 2010

Difendiamo gli animali! (... e i bambini?)




La storia di un veloce processo in Sardegna: (da l'Unione Sarda):


Un pastore di Siurgus Donigala, Bruno Laconi, 42 anni, è stato arrestato dai carabinieri. Col suo fucile calibro 12 ha ucciso due cani maremmani, di un suo compaesano. Due colpi alla testa ed i due animali sono rimasti stecchito. Il motivo? I due cani avrebbero più volte assalito il suo gregge, disperdendolo nelle campagne. Oggi il processo.

Un anno di reclusione per aver ucciso due cani maremmani nelle campagne di Siurgus Donigala. E’ questa la pesante condanna che il giudice del Tribunale di Cagliari ha inflitto ieri mattina all’allevatore Bruno Laconi, 44 anni. L’uomo dovrà anche pagare una ammenda di 200 euro. Il giudice ha pure disposto la confisca del fucile, un Browning calibro 12, utilizzato per abbattere i due cani di proprietà di un compesano di 35 anni. L’allevatore è stato comunque scarcerato dopo l’udienza: il giudice gli ha concesso la sospensione condizionale della pena.

Proviamo a ragionare:
- l'uomo è stato arrestato ed è rimasto detenuto per uno o due giorni, ai ferri!
- egli aveva una ragione - certamente non sufficiente, ma esistente - per uccidere i due cani: la difesa di altri animali (le sue pecore) e la difesa del valore della sua proprietà (il gregge): forse si tratta della sua unica proprietà (pensiamo che sia un pastore milionario?)
- ha ucciso i cani con un unico colpo alla testa: quindi senza farli soffrire ...
- d'ora in poi egli avrà sul capo la spada di Damocle di un anno (!) di carcere: basterà litigare con qualcuno, fare a botte o uccidere un altro animale e la sospensione condizionale della pena gli verrà revocata.

Giustizia?


Giacomo Rocchi

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