Al termine di questo post vi sarà posta una domanda.
Provocato da Ignazio Marino su Concilio Vaticano II e fecondazione assistita, il Card. Martini, nella sua pagina settimanale sul Corriere della Sera, pesa le parole; anzi, le centellina, tanto che l'impaginatore mostra qualche difficoltà a riempire gli spazi.
Marino "chiede": non è che si sta tornando alla interpretazione letterale della Sacra Scrittura, con l'abbandono della critica storica, con la conseguenza che la Chiesa si sta allontanando dalla scienza? E perché non permettere di soddisfare i desideri delle coppie sterili ricorrendo alla fecondazione in vitro? E di eliminare le malattie dell'embrione comparse ai "primi stadi di sviluppo"? E perché non utilizzare le cellule staminali embrionali per tentare di curare gravi malattie, soprattutto le cellule che possono essere prelevate da embrioni congelati che non saranno mai utilizzati a scopo di riproduzione?
Come si vede, di "carne al fuoco" per un cardinale di Santa Romana Chiesa ce ne è, e molta.
E infatti, in prima battuta, Martini dimostra di essere - quando vuole - assai severo. I timori sulla vita della Chiesa non derivano tanto dalla questione del metodo di lettura delle Sacre Scritture:
Provocato da Ignazio Marino su Concilio Vaticano II e fecondazione assistita, il Card. Martini, nella sua pagina settimanale sul Corriere della Sera, pesa le parole; anzi, le centellina, tanto che l'impaginatore mostra qualche difficoltà a riempire gli spazi.
Marino "chiede": non è che si sta tornando alla interpretazione letterale della Sacra Scrittura, con l'abbandono della critica storica, con la conseguenza che la Chiesa si sta allontanando dalla scienza? E perché non permettere di soddisfare i desideri delle coppie sterili ricorrendo alla fecondazione in vitro? E di eliminare le malattie dell'embrione comparse ai "primi stadi di sviluppo"? E perché non utilizzare le cellule staminali embrionali per tentare di curare gravi malattie, soprattutto le cellule che possono essere prelevate da embrioni congelati che non saranno mai utilizzati a scopo di riproduzione?
Come si vede, di "carne al fuoco" per un cardinale di Santa Romana Chiesa ce ne è, e molta.
E infatti, in prima battuta, Martini dimostra di essere - quando vuole - assai severo. I timori sulla vita della Chiesa non derivano tanto dalla questione del metodo di lettura delle Sacre Scritture:
"Ci sarebbero altri timori, oggi, ma di ciò sarebbe lungo il discorso.In ogni racconto ci vogliono i cattivi: e il Card. Martini li ha scovati, quelli che vogliono pregare davvero durante la messa e sopportano che duri più dei 45 minuti "canonici", e magari evitano le chiese con le chitarre e preferiscono quelle dove c'è un po' di silenzio (o c'è il gregoriano) o si commuovono di fronte alle vesti sacre del sacerdote che si avvia verso l'altare ...
Basterebbe accennare alla tendenza al formalismo liturgico, con una sorta di
vanità, che si esprime nella passione per le vesti e le cerimonie liturgiche, ma
non ha lo stesso entusiasmo per l'offerta di se stesso a Dio".
Ipocriti! Grida il cardinale: io lo so che voi non offrite voi stessi a Dio!
Davvero una grande capacità di leggere le menti e i cuori ...
Beh, mi sono detto: se ha sistemato in questo modo i suoi fedeli, chissà che viene fuori sulla fecondazione in vitro ...
Davvero una grande capacità di leggere le menti e i cuori ...
Beh, mi sono detto: se ha sistemato in questo modo i suoi fedeli, chissà che viene fuori sulla fecondazione in vitro ...
"Il problema è molto complesso ..."
e, poco dopo,
"L'esperienza e l'ascolto dei laici ci insegneranno molte cose"
Ahi ...
Condanna della fecondazione in vitro? Non c'è. Anzi, rispetto al quadro ipotetico fatto da Marino di un ricorso in massa alla fecondazione in vitro, il Martini risponde:
"La ipotesi che Lei fa di un orientamento di massa verso laUn po' sì ... ma non del tutto.
riproduzione in provetta non mi convince. Non penserei che si possa giungere in
un domani a staccare del tutto l'atto sessuale dalla generazione".
Del resto - il cardinale ci tiene a precisarlo - stiamo parlando delle "critiche di un certo mondo cattolico per la fecondazione assistita": guarda un po', ancora una volta i cattivi (insistenti, noiosi, esagerati, intolleranti ...) stanno nel mondo cattolico.
Nell'intera risposta a Marino la parola Chiesa non c'è: ci sono i gruppettini di cattolici "stolti" (quelli che pensano al formalismo liturgico, quelli che criticano la fecondazione assistita), e ci sono quelli che sono pronti ad "una attenta riflessione sul senso proprio della sessualità umana nella linea del Concilio Vaticano II" (avverrà "in futuro": Giovanni Paolo II doveva aver parlato e scritto per qualcun altro ...); in questo ultimo gruppo potrà essere ammesso anche il Papa attuale, purché continui a sorprenderci "con le sue uscite stimolanti" ...
Torniamo alla fecondazione in vitro (questo è un blog prolife).
Embrioni prodotti e morti con la fecondazione in vitro? Silenzio.
Fecondazione in vitro come negazione del significato umano e cristiano della sessualità? Silenzio.
Possibilità di congelare gli embrioni? Silenzio.
Possibilità di dissolvere gli embrioni congelati per estrarre le cellule staminali? Beh, almeno questo, card. Martini, dicci che è sbagliato, che l'embrione ha il diritto non solo a non essere prodotto artificialmente ma anche a non essere smembrato e ucciso; spiegaci quanto è orribile l'idea di provocare la morte di uomini per fare esperimenti, fai qualche riferimento alla follia nazista, inventati qualcosa ...
"Circa il possibile utilizzo delle cellule staminali,
ricavate da embrioni, bisognerà risolvere il problema tenendo conto della
dignità di ogni persona umana. A tutt'oggi si pensa che anche le cellule non
provenienti da embrioni possono essere impiegate con buoni risultati. In tutte
queste cose sarà necessario un impiego della ragione, senza farsi prendere da
emozioni personali".
Voi l'avete capita la risposta? Bisognerà riflettere ...
Giacomo Rocchi
P.S. Dimenticavo la domanda!
Se siete un Cardinale di Santa Romana Chiesa, cosa dovete scrivere per avere a disposizione una pagina a settimana sul Corriere della Sera?