Che strane sensazioni provoca la lettura dell'articolo di Francesco Ognibene su Avvenire del 6/10/2010!
La fecondazione in vitro? Una tecnica fallimentare:
"Si parla dei 4 milioni di bambini nati grazie alla fecondazione
extracorporea, e si tace sui tentativi falliti (infinitamente di più) per
arrivare a quel risultato? La verità (taciuta) è che 32 anni dopo la nascita
della prima "figlia della provetta" – l’ormai celebre Louise Brown – la tecnica
della procreazione artificiale ha un imbarazzante tasso di fallimenti:
bene che vada, arriva in porto una gravidanza ogni otto embrioni
"prodotti". I dati dell’ultima relazione ministeriale al Parlamento
sull’applicazione della legge 40 parlano di 10.212 nati nel 2008 contro 84.861 esseri umani creati artificialmente e mai giunti a realizzare il
progetto di vita dirompente, irriproducibile e misterioso che li
governa sin dal primo istante (e sfidiamo qualunque Nobel a dimostrarci il
contrario). Una sproporzione agghiacciante, specie se si considera che parliamo
di vite umane".
Accipicchia! Stai a vedere che sta per parlar male di quella legge che ha permesso 84.861 morti in un anno (ma Ognibene non parla di "embrioni morti" ...): si è reso conto di quello che sta succedendo e ha tirato le inevitabili conclusioni!
Sbagliato! Sta succedendo altro:
"quello che accade è questo, per chi l’avesse dimenticato: il dilagante business delle cliniche private che pretendono mano
libera per poter prosperare; il mercato degli ovociti e delle maternità
surrogate, sulla pelle delle donne di Paesi poveri; la spietata
selezione dell’embrione con le caratteristiche migliori, il sesso
prescelto, la dotazione genetica ineccepibile; il bombardamento ormonale
di ogni ciclo di fecondazione, che espone le donne a conseguenze
nefaste per la salute; la sterilità (talora motivata da cause psicologiche)
ancora lì, assolutamente irrisolta, con tutto il suo carico di sofferenze; un
numero enorme e crescente di embrioni "sospesi" nei freezer di mezzo
mondo; l’adozione deprezzata a scelta di scarto"
E gli embrioni morti? Quisquilie ...
In Italia va tutto bene! Le cliniche private non dilagano (349 centri, di cui almeno 250 privati): anzi, non dilagano le cliniche private cattive, perché quelle private (cattoliche?) buone che congelano gli embrioni applicano la buona legge! In Italia non si fa selezione degli embrioni e diagnosi preimpianto (è sicuro Ognibene?); in Italia non vi sono casi di sindrome da ipestimolazione ovarica (329 casi di complicanze nel 2008 di cui 197 casi di sindrome da iperstimolazione); in Italia non si congelano gli embrioni (almeno 3.000 embrioni congelati dal 2004 ad oggi); in Italia si dà preferenza all'adozione (la legge prevede solo che il medico possa far presente alla coppia richiedente della possibilità di adottare e nient'altro).
Ma soprattutto, in Italia quegli 84.861 embrioni morti non si devono conteggiare!
Come è difficile scrivere in un giornale cattolico in Italia ...
Giacomo Rocchi
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