lunedì 19 gennaio 2009

Cattivi maestri/2

In un articolo del Secolo XIX si parla del problema dell'età primo rapporto sessuale:
"L’età minima del primo rapporto sessuale è scesa a 12 anni». (...) In tribunale questi dati li conoscono bene perché casi di ragazzine magari non proprio di 12 ma 13 o 14 sì già costrette ad abortire per aver fatto l’errore di non prevenire una gravidanza, dovendo poi ricorrere alla firma del giudice tutelare perché terrorizzate dall’idea di dirlo alla famiglia, ne hanno già visti (e affrontati) parecchi".

Il problema può, ovviamente essere risolto: basta ascoltare la Magistratura!
"quindi le famiglie, i consultori dell’Asl, gli insegnanti di scuola, tutta quanta la società “adulta” dovrebbe prendere atto di questa realtà e suggerire solo una cosa agli adolescenti: il preservativo e la pillola del giorno dopo" taglia corto Fiorenza Giorgi, magistrato che nel palazzo di giustizia ricopre proprio il delicatissimo ruolo di giudice tutelare e non ha mai negato la sua decisa posizione pro-aborto quando si tratta di minorenni.

Ovviamente la d.ssa Giorgi ha già individuato i colpevoli: chi impone l'ignoranza ai poveri ragazzi: «È ora di finirla con le chiacchiere e i falsi moralismi - spiega - c’è da prendere atto di una situazione culturale e sociale in mutamento che ha portato i giovani ad avvicinarsi al sesso sempre prima. Personalmente non ho per fortuna ancora dovuto seguire casi di ragazzine incinte sotto i 13 anni ma capisco benissimo che possa succedere viste la velocità con cui le nuove leve sperimentano ogni cosa. Ne ho affrontati con 14enni, 15enni e credo che noi tutti adulti, ciascuno con i propri ruoli, a cominciare dai genitori, dovremmo impegnarci affinché l’informazione non mieta altre vittime" (la d.ssa Giorgi, quando parla di vittime, temo non faccia riferimento ai bambini abortiti con il suo avallo ...).

Posizione libertaria? Niente affatto: il preservativo e la pillola del giorno dopo devono diventare obbligatori:
"Mi prenderò una scomunica ma dico e sottoscrivo che bisogna iniziare una campagna per imporre ai ragazzi di uscire sempre con il preservativo in tasca e alle ragazze di prendere la “pillola del giorno dopo” dopo ogni caso rischioso. Non farlo significa prendersi rischi inutili, assurdi. Vogliamo essere così ipocriti da dirci che una ragazza di 13 anni può essere pronta ad essere madre? O che un ragazzino di 13 possa fare il padre? Non scherziamo. Qui si parla di scelte che condizionano l’esistenza, bisogna avere il coraggio di rompere il tabù e parlarne con i figli, con gli studenti, e invitarli a fare il proprio percorso di crescita ma tutelandosi dalle conseguenze irreparabili" (anche in questo caso mi sembra che la d.ssa Giorgi, quando parla di conseguenze irreparabili, non si riferisca ai bambini uccisi ...).

Di fronte alle perplessità del giornalista il giudice tutelare ribadisce la sua linea: riduzione del danno; fare sì sensibilizzazione ma obbligare i minori alle precauzioni:
"Ma così non si rischia di svilire il sesso rispetto al significato più profondo dell’amore? Non bisognerebbe anzitutto aiutare i giovani a capire “quando” e “con chi” farlo?" chiede il giornalista: "È ovvio che oltre alla sensibilizzazione sui contraccettivi bisogna chiarirgli che alla base ci vuole un trasporto affettivo e il sesso non va fatto col primo partner che passa - conclude Fiorenza Giorgi - ma visto che ogni giovane decide con la sua testa e non è detto che ascolti i suggerimenti, almeno bisognerebbe imporgli l’obbligo delle precauzioni, preservativo e pillola. Diversamente dire ai ragazzi di non fare sesso sarebbe come dire a chi ha le gambe di non correre: una scempiaggine. Il sesso è una cosa bella, la più bella probabilmente, e le nuove leve sono troppo sveglie per aspettare. Ecco spiegato il perché dell’età sempre più bassa rispetto al passato. Bisogna farsene una ragione e lavorare sulle precauzioni per evitare almeno i danni».

Al tempo di Mani Pulite certi magistrati ritenevano di essere la coscienza della Nazione; qualcuno di loro ha deciso di estendere la sua influenza e diventare direttamente moralista ...
Come si svolgeranno gli incontri delle minorenni con il Giudice tutelare a Genova? Insieme al timbro - "può abortire senza avvisare i genitori" - si beccheranno anche il pistolotto ("guai a te se, con il prossimo ragazzo, non ti porti dietro la pillola del giorno dopo e non lo obblighi a usare il preservativo!") ... davvero un incontro di grande valenza educativa!

Giacomo Rocchi

3 commenti:

  1. Dire allucinante è poco, certo dal tribunale di Genova non ci si poteva aspettare altro; è noto l'humus ideologico della principale sede ligure.

    La teoria gramsciana di occupazione del potere ha fatto scuola e sta dando "buoni frutti", purtroppo....

    Pietro Brovarone

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  2. bisognerebbe rendere obbligatoria la verginità prematrimoniale, ci vorrebbe il carcere per chi non arriva vergine al matrimonio!

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