lunedì 14 dicembre 2009

Le macerie di una "buona legge"/2


L'articolo di Benedetta Frigerio su "Tempi" dimostra anche quale sia la situazione attuale sulla sovrapproduzione e sul congelamento degli embrioni.

Le risposte date alla giornalista - che fingeva di essere interessata a sottoporsi alla fecondazione in vitro - sono assolutamente esplicite:

"Ma perché vuole andare all'estero? Ormai anche in Italia si possono crioconservare gli embrioni e li si congela senza impegni. Può lasciarli qui per sempre"

"No che non deve impiantare l'embrione se non vuole. Basta che firmi un certificato d'abbandono e lui resta qua"

"Non c'è differenza tra noi e l'estero: fecondiamo, congeliamo ... di che si preoccupa? Feconderemo più ovuli possibile"

"Si, noi possiamo creare più di tre embrioni e poi congelarli ... e per gli embrioni in più, ce ne occupiamo noi. Il servizio è completo, qui"

Due risposte meritano di essere segnalate:
"Da maggio tutto è tornato come prima. La Consulta ci ha liberato le mani. Noi facciamo tutto e siamo qui al suo servizio sempre aperti a sua disposizione!"

Ecco: qualcuno vuole davvero sostenere che l'approvazione della legge 40 prima e il successo nel referendum poi furono una vittoria?
Ora i centri possono fare esattamente quello che facevano in quel mondo che qualcuno soprannominava "il far-west della provetta": sovrapprodurre, congelare, decidere di non impiantare, selezionare ...

Ma non è più un far west: forse è un supermercato della provetta, in cui i centri si fanno belli per attirare i clienti e, per di più, usano i soldi pubblici per il loro scopo.

Eppure le bandiere che venivano sventolate durante la battaglia per la legge 40 erano due: no alla fecondazione eterologa e per i singles (l'abbiamo vista nel post precedente); no al congelamento degli embrioni ...

Come non riportare, poi, l'ineffabile risposta del San Raffaele di Milano:
"La tutela della donna non dà limiti da rispettare sul numero degli embrioni. Attualmente si possono fecondare gli ovociti e poi congelarli. Ad esempio, se la donna ne genera più di tre di buona qualità, li si congela e li si usa all'occorrenza. Non c'è obbligo di impianto, li può lasciare qui gli embrioni. Nessuno obbliga nessuno"
Vedete? Ci sono i cattivi che congelano gli embrioni e quelli che li congelano per tutelare la donna ... Fanno le stesse cose degli altri (anzi, forse peggiori: la risposta fa capire che se viene generato un embrione che i sanitari non classificano come "di buona qualità", quello non verrà mai trasferito ...), ma lo fanno a fin di bene ...

Qualcuno li chiamava ipocriti!

Giacomo Rocchi

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