lunedì 16 gennaio 2012

Educati dalla legge sull'aborto? /2



Nel suo intervento circa la vita nascente, la comunità politica non può restringersi all'emanazione di una legge, peraltro necessaria, che proibisca come reato l'aborto, da punirsi tuttavia con giustizia ed equità, tenendo conto delle situazioni concrete in cui é stato commesso (…) L'applicazione del principio della tolleranza civile all'aborto legalizzato è illegittima e inaccettabile perché lo Stato non é la fonte originaria dei diritti nativi ed inalienabili della persona, né il creatore e l'arbitro assoluto di questi stessi diritti, ma deve porsi al servizio della persona e della comunità mediante il riconoscimento, la tutela e la promozione dei diritti umani. Così quando autorizza l'aborto lo Stato contraddice radicalmente il senso stesso della sua presenza e compromette in modo gravissimo l'intero ordinamento giuridico, perché introduce in esso il principio che legittima la violenza contro l'innocente indifeso" (Conferenza Episcopale Italiana, La Comunità cristiana e l’accoglienza della vita umana nascente, 16/12/1978).
Nel post precedente ci siamo spinti a dire che Piero Gheddo, accettando la logica dell'applicazione integrale della legge 194 sull'aborto, abbia inevitabilmente sragionato anche sui numeri. Sia ben chiaro: dovremmo avere timore a ragionare in termini di numeri sull'uccisione cruenta di bambini innocenti; i numeri servono, ma rischiano di nascondere la realtà cruenta di ciascun aborto volontario. Rischiamo di dimenticare il nome di quel bambino che quel giorno è stato ucciso.
Fatta questa premessa, affrontiamo ugualmente la questione: quanti sono gli aborti in Italia? Restiamo, per ora, al dato riportato da Gheddo: 117.000 nel 2009 e chiediamoci: a cosa serviva la legge 194 approvata nel 1978? Beh, qualche Ministro della Sanità si era spinto a dire: "L’obbiettivo che tutti ci prefiggiamo è quello di debellare l’aborto ...(l'obbiettivo è) cancellare l’aborto dalla nostra realtà sociale" (Ministro Aniasi, Relazione al Parlamento 1980; Aniasi nella foto). E allora: dopo 34 anni, dopo 6.000.000 (sei milioni) di bambini uccisi legalmente in Italia, dovremmo esultare perché quelli eliminati ufficialmente in un anno sono solo 117.000 (320 al giorno, 13 all'ora ...)? Dovremmo rallegrarci che quest'anno ne hanno uccisi 4.000 in meno dell'anno scorso?
Perché non dire che - se quella era la finalità della legge 194 - quella legge ha clamorosamente fallito? O, piuttosto, perché non prendere atto che la finalità della legge 194 (quella che Gheddo vuole "applicata integralmente") era sicuramente un'altra? Davvero "la Legge afferma e tutti concordano sul fatto che l’aborto dovrebbe essere il più possibile evitato", come scrive Gheddo?
Ma torniamo ai numeri. La lettura della Relazione del Ministro della Salute già fornisce un ulteriore dato (che Gheddo non menziona): una stima di 15.000 aborti clandestini. (117.000 + 15.000 = 132.000). Non solo: il Ministro precisa che si tratta di una stima limitata agli aborti clandestini compiuti dalle donne italiane. Quanti sono gli aborti clandestini compiuti dalle donne straniere? Il Ministro della Salute non si azzarda a stimarli. Dalla Relazione del Ministro della Giustizia emerge che il 55% delle prsone indagate per aborto clandestino sono straniere, contro il 45% di italiane. Applicando (in via di stima) la stessa percentuale, si ricava la cifra di 18.300 aborti clandestini compiuti dalle straniere (132.000 + 18.300 = 150.300).

Gheddo pare dimenticarsi degli aborti precoci provocati dalle "pillole che uccidono": tra i tanti dati, come non ricordare le oltre 1.000 confezioni di "pillola del giorno dopo" vendute ogni giorno in Italia? Davvero è prudente calcolare almeno 30.000 embrioni uccisi ogni anno con le sostanze criptoabortive (150.300 + 30.000 = 180.300).

Fermiamoci qui (ma dovremmo ricordare anche gli embrioni uccisi con la fecondazione in vitro): almeno 180.000 bambini uccisi ogni anno.

Quanti erano gli aborti (ovviamente tutti clandestini) prima del 1978 (quando ancora la "pillola del giorno dopo non era in commercio)? Una stima attendibile - come suppongo Gheddo sappia benissimo - li quantificava nel massimo in 90.000 all'anno.

Davvero "si è registrato un calo degli aborti nel nostro Paese"? Davvero "L'Italia ha i valori tra i più bassi tra i paesi europei"? Dobbiamo davvero compiacerci di questi dati?
Vedremo, nei prossimi post, quali altri numeri siano significativi per comprendere come è fatta la legge 194 "da applicare integralmente".

Giacomo Rocchi

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