Il Fatto Quotidiano rilancia un articolo del The Telegraph dove si riferisce che il Crown Prosecution Service avrebbe deciso di non procedere nei confronti di due medici che avevano acconsentito a praticare aborti basati sul sesso del nascituro.
Il Fatto Quotidiano, nella presentazione in internet, la prende alla lontana: si chiede, infatti, "se questa possibilità assomigli troppo all'eugenetica".
Il giornalista Pietro Citati, nel video di presentazione del giornale, osserva che "è vero che nel Nord Europa l'eugenetica è una tradizione, ma la conferma che questa pratica possa essere in qualche modo legale nella Gran Bretagna di oggi fa comunque impressione".
Non possiamo che gioire per questo sussulto di umanità: il fatto che un bambino (o una bambina) sia ucciso prima della nascita non può che "fare impressione".
Oppure fa impressione solo l'uccisione di una bambina e solo se essa è decisa perché si tratta, appunto, di una bambina?
Per restare all'eugenetica: al giornalista del Fatto quotidiano "fa impressione" che l'uccisione del bambino venga deciso perché si tratta di disabile, oppure di down, oppure perché malato o "imperfetto"? Non è anche questa eugenetica?
Ma andiamo ancora più in là: davvero il giornalista del "Fatto quotidiano" è disposto a giudicare gli aborti sulla base di quello che pensa la madre? E' quindi favorevole a vietare l'aborto volontario quando, esaminati i motivi per i quali la donna chiede di abortire, si scopre che ella non vuole una figlia femmina, ma un figlio maschio?
Interessante mi pare un'altra domanda: in Italia, sulla base della legge 194, l'aborto basato sul sesso del nascituro è legale? Il giornalista del Fatto Quotidiano si sorprenderebbe nello scoprire che, sì, si tratta di pratica legale, perché, ovviamente, alla legge non interessa affatto il reale motivo per cui la donna vuole abortire (motivo che, infatti, non viene nemmeno registrato nei primi tre mesi di gravidanza): l'aborto volontario è sempre permesso!
Vedremo se qualcuno nel Fatto Quotidiano farà qualche altra riflessione sul fatto che l'eugenetica, dal Nord Europa, è scesa anche in Italia ...
Giacomo Rocchi
Il Fatto Quotidiano, nella presentazione in internet, la prende alla lontana: si chiede, infatti, "se questa possibilità assomigli troppo all'eugenetica".
Il giornalista Pietro Citati, nel video di presentazione del giornale, osserva che "è vero che nel Nord Europa l'eugenetica è una tradizione, ma la conferma che questa pratica possa essere in qualche modo legale nella Gran Bretagna di oggi fa comunque impressione".
Non possiamo che gioire per questo sussulto di umanità: il fatto che un bambino (o una bambina) sia ucciso prima della nascita non può che "fare impressione".
Oppure fa impressione solo l'uccisione di una bambina e solo se essa è decisa perché si tratta, appunto, di una bambina?
Per restare all'eugenetica: al giornalista del Fatto quotidiano "fa impressione" che l'uccisione del bambino venga deciso perché si tratta di disabile, oppure di down, oppure perché malato o "imperfetto"? Non è anche questa eugenetica?
Ma andiamo ancora più in là: davvero il giornalista del "Fatto quotidiano" è disposto a giudicare gli aborti sulla base di quello che pensa la madre? E' quindi favorevole a vietare l'aborto volontario quando, esaminati i motivi per i quali la donna chiede di abortire, si scopre che ella non vuole una figlia femmina, ma un figlio maschio?
Interessante mi pare un'altra domanda: in Italia, sulla base della legge 194, l'aborto basato sul sesso del nascituro è legale? Il giornalista del Fatto Quotidiano si sorprenderebbe nello scoprire che, sì, si tratta di pratica legale, perché, ovviamente, alla legge non interessa affatto il reale motivo per cui la donna vuole abortire (motivo che, infatti, non viene nemmeno registrato nei primi tre mesi di gravidanza): l'aborto volontario è sempre permesso!
Vedremo se qualcuno nel Fatto Quotidiano farà qualche altra riflessione sul fatto che l'eugenetica, dal Nord Europa, è scesa anche in Italia ...
Giacomo Rocchi