lunedì 2 aprile 2012

Guasto al centro di procreazione. L’impianto va in tilt.


Tombe nel ghiaccio
Leggiamo su alcuni giornali di oggi, 1° aprile 2012 - Domenica delle Palme: “Guasto al centro di procreazione. L’impianto va in tilt. Persi 94 embrioni”. Correggiamo subito questo linguaggio: gli embrioni non si sono persi, sono morti. Sono le cose che si perdono, le persone muoiono o vengono uccise. E gli embrioni umani sono persone, non sono cose. Sono persone la cui vita, da poco iniziata, viene bloccata nel suo sviluppo, impediti a crescere e svilupparsi, messi nei freezer come fossero derrate alimentari.

E’ successo qualche giorno fa, i giornali ne danno notizia oggi - Domenica delle Palme - giorno in cui la liturgia della Messa ci narra la passione e la morte di Gesù in croce. Non è un caso: Gesù ci ricorda che con la sua passione e morte ha pagato per noi il prezzo dei nostri peccati, dei peccati commessi dagli uomini di tutti i tempi, e perciò anche dei nostri tempi. Ci dice che, avendo pagato col Suo Sangue preziosissimo il prezzo dei nostri peccati, noi possiamo beneficiare della grazia del perdono. Ma per accogliere il perdono che Lui vuole donarci, dobbiamo riconoscere i peccati, dolercene, pentirci per avere causato la morte del nostro Salvatore, piangere per avere offeso il Dio che ci ha creati, che mai ci tradisce e che non ci abbandona neppure quando siamo noi ad abbandonare Lui.

Allora affidiamo alla misericordia del Signore l’anima di quei 94 piccoli innocenti che sono morti: in questa Settimana Santa offriamo per loro preghiera e penitenza.

Detto questo, dobbiamo domandarci di chi è la colpa della loro morte. Perché il Signore vuole donare il Suo perdono a tutti quanti sono colpevoli della loro morte, ma è necessario che il peccatore riconosca la sua colpa, ne sia pentito per le gravissime conseguenze inimmaginabili, che abbia l’umiltà di confessare la sua colpa al sacerdote che ha il potere di dargli l’assoluzione, il perdono sacramentale.

Di chi è davanti a Dio la colpa della morte di questi nostri 94 piccoli fratelli? Guardando l’ultimo anello vediamo che sono morti a causa di un incidente tecnico all’impianto freezer che li teneva in vita; ma chi ha la colpa dell’incidente tecnico non voleva provocare la morte degli embrioni e perciò davanti a Dio non è colpevole della loro morte. Guardiamo allora gli anelli precedenti.

I genitori hanno fatto fecondazione assistita per avere un bambino, un figlio. Sapevano che con la fecondazione assistita extracorporea gran parte degli embrioni prodotti in vitro muoiono ( in misura del 90/95%, dicono gli esperti) al fine che uno sopravviva e abbia inizio una gravidanza ? Questo i genitori lo sapevano? Glielo hanno spiegato bene?

E arriviamo al primo anello della catena: i tecnici, i medici, le equipe che fanno fecondazione assistita. Loro sanno quello che fanno. Loro sanno che chiamano alla vita esseri umani che nella maggior parte moriranno; sanno che nei tanti freezer come quello dove sono morti i 94 piccoli concepiti, migliaia sopravvivono nelle provette ghiacciate … vivono una solitudine come nessun uomo ha mai vissuto da quando il Creatore ha fatto il mondo (e la solitudine genera angoscia!). Sono piccoli innocenti bloccati nel loro sviluppo, impossibilitati di crescere e svilupparsi.

Loro sanno quello che fanno. Conoscono le procedure, i protocolli, eccetera, applicano tutto con competenza, con professionalità, ma … non si accorgono di compiere un male gravissimo contro l’uomo, un’offesa gravissima alla persona umana e, ancora prima, a Dio, perché con la generazione extracorporea stravolgono il disegno del Padre-creatore e amante della vita. Di certo non sanno (non le sa nessuno) le conseguenze nefaste nel corpo, nella mente, nell’anima, sui figli ‘prodotti’ con queste tecniche.

Stiamo entrando nella Settimana Santa. Ecco, le braccia di Gesù sulla Croce sono aperte per noi, per abbracciarci col Suo perdono, purché noi lo vogliamo.

La Chiesa cattolica, i cristiani, pregano con Gesù morente sulla Croce: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

P.S. : Oggi è il 2 aprile. Ricordiamo il Beato Papa Giovanni Paolo II. Quante volte ha detto, purtroppo inascoltato: “Fermate la provetta!!!”. Ricordiamolo e preghiamolo d’intercedere per noi, perché Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

Maria, Vergine Addolorata, Madre di Gesù e Madre nostra, prega per noi!

Bologna, 2 aprile 2012


Paola Pareschi Baravelli
Casalecchio di Reno (BO)

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