domenica 27 marzo 2011

L'impudente


Dal Vocabolario Zingarelli della lingua italiana: "Impudente": chi non sente pudore o ritegno; sfacciato, sfrontato.


Il professor Bruno Dallapiccola, illustre genetista, si dice "stupito" dopo aver letto le dichiarazioni del vescovo responsabile della Penitenzeria Apostolica sulla fecondazione in vitro (La Stampa del 21/3/2011). Il vescovo Girotti aveva affermato che


"Oggi ci sono forme di peccato che prima neanche si immaginavano. Le nuove frontiere della bioetica, innanzitutto ... il caso più frequente è rappresentato dal ricorso ad alcune tecniche di fecondazione artificiale, quale la FIVET, non moralmente accettabili ... il concepimento deve avvenire in modo naturale tra i due coniugi, mentre la fecondazione assistita può comportare di per sé un altro fatto non lecito, e cioè il congelamento degli embrioni che sono persone".


Come si diceva, Dallapiccola è stupito:


"Mi stupisce il fatto che la fecondazione assistita venga inclusa tra i peccati visto che viene effettuata nel mondo anche in alcune strutture cattoliche" ... "Mi stupisce il riferimento alla FIVET, poiché ormai la tecnica più utilizzata, in almeno il 70% dei casi, è l'ICSI; cioè l'iniezione del singolo spermatozoo nella cellula uovo. E' tutto molto problematico e la Santa Sede ha accolto l'analisi del globulo polare che seleziona il gamete femminile nel caso di genitori con problemi conosciuti, ad esempio la talassemia (...) La Chiesa ha avuto una posizione di apertura su questa nuova tecnica che di fatto è l'anticamera della fecondazione in vitro".
Dallapiccola conclude:


"E' segno che su questi temi esistono posizioni variegate nelle gerarchie ecclesiastiche".
Possiamo dichiararci anche noi "stupiti"?

Chi parla è Presidente di Scienza e Vita, l'organismo voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana per difendere la legge 40 sulla fecondazione artificiale e dare il "la" al variegato mondo cattolico con lo slogan "Alleati per il futuro dell'uomo".

L'impudenza del prof. Dallapiccola sembra dimostrare quale è la finalità che egli si propone nel ricoprire questo incarico: "sdoganare" quelle tecniche antiumane, trascinare la Chiesa e i cattolici ad accettarle e a considerarle "buone".


Possiamo dare un consiglio ai vertici della Conferenza Episcopale Italiana? Ai vescovi che il prof. Dallapiccola sbeffeggia, permettendosi di cogliere divisioni nelle "gerarchie ecclesiastiche" e perfino nella "Santa Sede"?
Avete colto quale alto ragionamento teologico è sotteso alle sue risposte? "Molti commettono peccati, mi stupisce che la Chiesa li consideri peccati" ...
Questo professore che ignora la Dignitas Personae (e prima ancora tutto l'insegnamento della Chiesa sul rapporto tra uomo e donna), che tace sui milioni di embrioni creati artificialmente destinati a morire, che tralascia la questione del congelamento, che si guarda bene dal confermare che l'embrione è persona, che si permette di correggere il vescovo proponendo una distinzione tra FIVET e ICSI (l'ICSI è una variante, ancora più artificiale, della FIVET), che ci propina una analisi del globulo polare "cattolica" ... non sarà forse bene farlo dimettere da quell'incarico? (magari nel momento giusto, sotto silenzio, destinandolo ad altro incarico prestigioso ...)


O forse ci siamo sbagliati.

Forse il prof. Dallapiccola non è impudente ... è imprudente!

Ma come si fa a proporre ad un giornale laico tutta la verità: che la fecondazione artificiale la praticano molti ospedali cattolici, che molti vescovi fanno finta che la Dignitas Personae non sia mai stata scritta, che le "gerarchie ecclesiastiche" sono divise, che l'allora presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha inaugurato (e benedetto?) un reparto in cui si praticano quelle tecniche, che molti ospedali cattolici fanno ICSI e congelamento, che qualcuno sostiene che la selezione degli embrioni conseguente all'analisi del globulo polare del gamete femminile sia "buona" ...!


Un consiglio? Forse è meglio che si dimetta lo stesso.


Giacomo Rocchi

1 commento:

  1. Concordo con il contenuto, ma penso che si potrebbero usare altri toni.
    Cordialmente
    Giovanni

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