sabato 18 luglio 2009

"Siamo tutti d'accordo ..."





Due autorevoli manifestazioni di consenso alla mozione proposta dall'on. Buttiglione ed aprovata alla Camera:

ABORTO: AIED, BENE MORATORIA COERENTE CON LEGGE 194
(AGI) - Roma, 16 lug. - Il Parlamento italiano si e' giustamente pronunciato a favore della moratoria internazionale contro l'aborto imposto alle donne in alcuni degli Stati piu' popolosi del mondo, in coerenza con i principi e le norme espressi dalla legge 194, che riconosce il pieno diritto della donna alla maternita' libera e consapevole. Cosi' l'Aied, Associazione italiana per l'educazione demografica, accoglie la risoluzione che impegna il governo italiano a chiedere che l'aborto coatto venga dichiarato fuori legge all'interno delle Nazioni Unite. "E' proprio perche' l'Italia ha adottato una valida legge sull'aborto, che il nostro Pese puo' legittimamente promuovere presso le Nazioni Unite la messa al bando dell'obbligo di abortire per la ragion di Stato - commenta il presidente dell'Aied, Luigi Laratta - Nel nostro Paese, grazie alla legge 194, non solo e' gia' stabilito il principio che l'interruzione volontaria di gravidanza non e' un mezzo per il controllo delle nascite, ma l'interruzione volontaria di gravidanza e' riconosciuta come una libera scelta della donna, per altro dolorosa e quindi degna del massimo rispetto, che lo Stato e' tenuto a garantire, nei casi ammessi, rimuovendo le cause - economiche, mediche, sociali - che potrebbero limitarla o impedirla";
Adriano Sofri (Repubblica, 16/7/2009): "Perseguire penalmente l'aborto, condannarlo alla clandestinità e all'infamia, è un delitto contro la persona, e specialmente contro la donna. E' un orribile delitto anche il controllo coercitivo della natalità, col quale lo Stato o la comunità tradizionale pretendono di espropriare e violentare, in nome del "corpo sociale", le famiglie e le persone, e soprattutto il corpo delle donne. Delitto aggravato dalla strumentalizzazione dell'allarme che suscita l'aumento della popolazione umana. Questo è vero sia quando si sopprima una vita già iniziata (come nell'aborto indiscriminato o nell'infanticidio delle figlie femmine) sia quando la tecnologia riproduttiva permetta di predeterminare il sesso del figlio voluto escludendo le femmine. (Paradosso impressionante, man mano che si avvicina un'autosufficienza delle donne nello stesso concepimento). La pretesa di accostare alla moratoria sulla pena di morte una "moratoria sull'aborto" non ha alcun senso dove alle donne sia riconosciuta una libertà di scelta. Ha un senso per l'aborto forzato o "comprato", dove siano in vigore politiche dispotiche e brutali di denatalità"

L'on. Buttiglione sarà contento: "Tutti abbiamo cambiato idea" ... tutti o solo alcuni?
Giacomo Rocchi

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