venerdì 14 dicembre 2012

Nostalgia del far west


In tutte le famiglie c'è sempre qualcuno che, di fronte agli scadenti programmi televisivi che ci vengono proposti, ad un certo punto esclama: "Eh, ti ricordi i film del far west, i cowboy e gli indiani, le battaglie, gli inseguimenti a cavallo, i saloon ... quelli sì che erano film: vuoi mettere John Wayne!" ... e così via. Se si tratta di persona anziana, gli altri lo ascoltano pazientemente, pensando fra sé: "ho già sentito questo discorso molte volte ...."
Su Avvenire del 13 dicembre, un articolo di Ilaria Nava (http://www.avvenire.it/Vita/Pagine/legge-40-un-altro-piccone.aspx) titola: "Legge sulle Dat al capolinea: è il far west del fine vita". Si tratta della presa d'atto che, quasi certamente, con lo scioglimento anticipato del Parlamento, il progetto di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento non verrà approvato definitivamente e, quindi, decadrà. Come è noto, e come viene spiegato nell'articolo, il nuovo Parlamento non deve esaminare i progetti che il precedente aveva solo parzialmente approvato: deve ricominciare da zero. Avvenire, oggi, sottolinea questo dato con un articolo di Francesco Ognibene (http://www.avvenire.it/Commenti/Pagine/la-macchia-di-quel-voto-sottratto-al-parlamento.aspx). 

Quando ho letto l'articolo di Ilaria Nava - che si conclude con la constatazione: "Siamo al far west del fine vita", mi sono detto: "Mi sembra di aver già sentito questo discorso qualche anno fa ..."
Poi mi sono ricordato: sì, il famoso far west della provetta, quello per cui, prima del 2004 tutti facevano quello che volevano, con tanti embrioni prodotti e congelati, distrutti, utilizzati per la ricerca ...
Ora ricordo: in base a quella parola d'ordine - "No al far west della provetta!" - sono riusciti a fare approvare la legge che autorizza espressamente la fecondazione extracorporea, anche per le (sedicenti) coppie non sposate, permette la produzione di decine di migliaia di embrioni, il congelamento della maggior parte di loro, il trasferimento solo di quelli appositamente scelti, e perfino l'aborto volontario di quei pochissimi embrioni che, sopravvissuti miracolosamente al trasferimento in utero, non vanno più bene ... di quella legge che autorizza esplicitamente l'aborto selettivo ("te, continua a vivere; te no, siete in troppi e tu non mi sembri molto in forma ..."); che determina la morte di centinaia di migliaia di embrioni ...

Ecco la strategia vincente! Quella che dovrebbe compattare tutto il mondo cattolico (e, addirittura, il mondo prolife) intorno alla nuova parola d'ordine: "No al far west del fine vita!". 
E sì, perché, quando (e se) poi riusciranno ad approvare quella legge, e quando inizieranno a cadere uccisi i primi disabili, quando i vecchi nelle case di riposo inizieranno a morire "puntualmente", quando i primi neonati prematuri saranno lasciati morire, qualcuno è già pronto ad indicare gli indiani cattivi: i Giudici, la Corte Costituzionale, l'Europa ... e a dire: "ma noi li avevamo messi i paletti!". 

Mi è tornato in mente il titolo di una canzone. Come faceva? "Nostalgia, nostalgia canaglia ..."

Giacomo Rocchi

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